Comincio con qualche post cazzeggiante relativo a qualche altro mio hobby, lo studio degli alieni che popolano il Giappone, esseri simili a noi, ma molto, molto diversi nel modo di pensare.
la sigla 切腹 Vs.腹切 significa letteralmente Seppuku contro Harakiri. i più “informati” ci deliziano con il fatto che si tratta di due parole, di due tecniche diverse di suicidio rituale giapponese e tante altre belinate simili. Ebbene no, bambini, si tratta delle stesse due parole e degli stessi due ideogrammi, però invertiti.
A noi amanti dello sbudellamento piace essere precisi.
In realtà seppuku significa taglio del ventre e si ottiene dalla lettura in cinese dei due ideogrammi, harakiri significa sempre taglio del ventre ma in lingua giapponese.
Dovete sapere che i giapponesi, non avendo un proprio alfabeto hanno copiato in toto quello cinese, già plurimillenario ai tempi, ma lo avevano adottato nella loro lingua, completamente e totalmente diversa. I nobili però scrivevano e leggevano i documenti pubblici in cinese, un po come si faceva in europa con il latino.
Un nobile e un popolano che sapesse leggere avrebbero potuto leggere lo stesso documento, pur con qualche differenza grammaticale dovuta al modo diverso di disporre nomi e complementi, e lo avrebbero letto con parole del tutto differenti. Estremamente differenti, come si vede, tipo il tedesco e lo swahili. Per cui il nobile ingiungeva al samurai infedele di andare a sbudellarsi (seppuku) e lui, rozzamente eseguiva (harakiri).
Tutto molto complicato e molto giapponese. Alieno, perfino.
Ma oggi non parliamo di sbudellamenti, ma del Kōhaku Uta Gassen.
Letteralmente significa “battaglia canora tra rossi e bianchi“, in modo picoresco il governo giapponese lo traduce per gli stranieri “festival canoro di fine anno“, così i diavoli bianchi capiscono meglio.
Malgrado con l’avvento di internet questa trasmissione sia in declino tutt’ora rimane l’evento di capodanno per eccellenza, ovvero il programma televisivo di intrattenimento di gran lunga più seguito dalla televisione giapponese.
Si fa presto a descriverlo, una lotta canora tra due squadre quella che raggiunge un maggior punteggio vince.
Cosa volete che vi dica, la migliore attrazione non sono le canzoni, una serie di rumori che passano per musica da quelle parti , ma le opere della superstar Sachiko Kobayashi (2) e le sue canzoni coreografate.
Costei, idolo della musica enka, il pop giapponese è una simpatica signora sessantenne , un incrocio tra il mago Otelma e Iva Zanicchi, per intenderci.
Eccovene un esempio, la vecchietta canta e mettendo rumori gutturali accompagnata da una orchestrina da balera, ma al minuto e mezzo succede qualcosa… ecco cosa succede quando gli autori sono gli stessi di Transformers e il budget è illimitato…
Altro esempio
In effetti il povero Otelma si vergognerebbe, osservando queste opere…
Strano anche che non sia una icona gay.
Ok, ragazzi, fine della autopunizione, per il momento.
Se vi piace commentate e ne faccio ancora, volete film, per esempio?
O sbudellamenti ( scrivete sbudellamenti, mi raccomando!)?
Per gli amici di OraZero da Nuke di www.liberticida.altervista.org