Carlos Tavares (dopo che PSA e FCA hanno annunciato la loro fusione a ottobre 2019, Tavares ne diventerà amministratore delegato) ammette che : “Oltre il livello 3, la guida autonoma non conviene”. Il tema “auto senza conducente” continua a far discutere.

scala Sae della giuda autonoma

Quindi il famigerato livello 5 dove si prevede “una vera e propria automobile senza conducente” non entrerà così velocemente e non potrà far parte della nostra vita quotidiana. Quindi ci sono due aspetti fondamentali chiari: arriverà di sicuro in futuro, ma non è vicino e al momento non conviene.

Le dichiarazioni di Tavares fanno riflettere parecchio. Lo studio del team della Stanford University RethinkX “Rethink Transportation 2020 – 2030 afferma che l’auto di proprietà ha gli anni contati, ma al momento attuale delle esigenze la guida autonoma è totalmente inadatta all’uso che ne facciamo delle auto di proprietà.

Viene da pensare che questo tipo di guida e progetto non nasce per soddisfare un uso personale della vetture. La guida autonoma+la base IA che si sviluppa, creano una rete complessa e organica ma che NON sviluppano un servizio per il singolo. In effetti per il prossimo futuro è più semplice sviluppare percorsi in aree urbane dove realmente si possono tagliare i costi e diventa vantaggioso produrre per la massa che inizia in aree urbane a cercare questo servizio.

La disruptive innovation ci sarà, ma sarà molto più graduale. Se le persone prendono confidenza con una base di servizio taxi autonomo in grosse aree urbane dove si costruiscono appositi percorsi, allora davvero conviene sempre investire nelle giga-factory che la stanno sviluppando, vale la pena finanziarli. Si parla di servizi h24 7 giorni su sette per tutto l’anno.

Dopo bisogna anche essere un filo realistici, se ti becchi una protesta francese lungo il tuo percorso (come quella del 5/12/2019), o ti becchi una giga buca su una via di primaria importanza e rimani a piedi, ecco non incolpare gli sviluppatori… devi sempre capire che nella vita reale gli imprevisti sono inevitabili.

Sono casistiche immense difficili da gestire, a questo punto vale di più al momento sviluppare un mezzo che prevede prima una guida autonoma dove il guidatore rimane presente e ha il pieno possesso del mezzo (magari durante il tragitto il mezzo impara e può aiutare il conducente del mezzo), ma quando si entra in reti controllate si commuta la guida in automatica, ovvero si permette una guida mista ma dove sempre si è partecipi durante la guida.

In questo modo arriveremo a migliori performance, ogni terreno ha le sue caratteristiche e AI lentamente apprenderà come evolversi.

Se le casistiche sono infinite, pure una guida autonoma avrà bisogno di tempo per implementarsi. Vale la pena iniziare in zone limitate e rapportarsi sempre al mondo reale, dove poi ci sono continenti poco mappati escludiamo tutto e qua abbiamo l’obbligo di tornare a guidare coi vecchi metodi. Perché puoi sviluppare tutto ma tra il dire ed il fare… bisogna sempre conoscere le basi. Quindi in certe aree si svilupperanno sistemi misti per aree poco mappate e servite, mi sembra inevitabile nel prossimo futuro.

Qualcuno mi può replicare che abbiamo montagne di satelliti, ma io replico che non coprono tutto e non vedono micro problemi locali a cui nessuno è preparato. E’ una tecnologia valida ma che non può prevedere tutto.

E’ rivoluzionaria dove si aggrega una grande mobilità e dove i trasporti necessitano di diventare più performanti, ma il trasporto su gomma ha davvero conosciuto ogni tipo di ostacolo.

Le stesse aziende devono poi combattere in aree metropolitane dove già esistono treni automatizzati, immense metropolitane che già risolvono in modo alternativo il traffico in modo soddisfacente, ovvero devono soddisfare un nuovo servizio in aree molto servite. E qua bisogna analizzare ogni metropoli e come si è sviluppata.

Parliamo di palate di investimenti su alti livelli dove spesso il flusso del traffico non è omogeneo e gli imprevisti sono infiniti. Ma perché in modo umano la tecnologia non mi ha detto IN FACCIA: GUARDA QUESTO TI OFFRO MA PER TUTTO IL RESTO DEVI USARE IL TUO CERVELLO. OVVERO TI AIUTO DA 1 A 2, POI A 3 TI AIUTO IO ANCHE SE IL PILOTA SEI TU! E’ più semplice e realizzabile, non dobbiamo nemmeno rinunciare all’uso del nostro cervello che in modo automatico si fida in modo terribilmente automatico delle cose che ha appreso in milioni di anni di esperienza.

Noi non vogliamo sostituire un cervello vecchio di milioni di anni, ma vogliano aiutarlo per migliorare la vita. Un passo alla volta, ci vuole tanto a capirlo e fare gli investimenti giusti? E’ un processo che non si ferma, ma dove sempre esistono limiti al momento attuale della ricerca. Infrastrutture con grossi problemi e le reali condizioni di viabilità nelle strade di tutto il mondo possono essere FORSE risolte nei prossimi 40/50 anni… e in aree remote mai potremo arrivare.

Al momento nessuna AI può sostituirsi in tempo reale a ciò che in brevi millesimi è in grado di fare il cervello umano, perché è troppo grande la casistica di situazioni che possono verificarsi nella normale circolazione di veicoli e pedoni. Parlare di automazione richiede una interazione totale tra mezzi e infrastrutture, cose che puoi prevedere in aree metropolitane ma non in tutte le stazioni del mondo. Oltre la lunga percorrenza fuori non sai mai cosa ti capita. E in Russia il concetto l’ho capito in modo molto chiaro.

Se poi parliamo di AI che ci aiutano a perseguire il livello di mortalità zero è pura utopia. In certe realtà poi è impossibile radere tutto al suolo e ripensare tutto da capo. Se poi parliamo di scienza avanzata… nessun pilota aereo – dove siamo a livelli incredibili- mai deve fidarsi! Si deve allenare a tutto e mai affidarsi agli automatismi, anzi deve saperne riconoscere gli errori e le mole di implicazioni. Serve sempre un intervento manuale di correzione. Sai cosa conosci e sai quanto affidarti, sempre e ovunque.

https://europe.autonews.com/automakers/tavares-shares-views-bid-combine-psa-and-fiat-chrysler

https://www.quattroruote.it/news/industria-finanza/2019/10/29/volkswagen_creata_una_societa_apposita_per_la_guida_autonoma.html

https://www.hitech-sport.com/guida-autonoma-la-scala-sae/