PUBLISHED ON 7 MARZO 2020 BY LUIGI LUCATO su homosapienshibernus.com https://www.homosapienshibernus.com/anno-2020-levento-il-virus/ Ho lasciato passare un po’ di tempo prima di scrivere per vedere le dimensioni che acquisiva il caso CORONAVIRUS e viste le dimensione che ha acquisito l’evento, vediamo di analizzarlo insieme al contesto in cui si sta sviluppando.
Il virus ha oramai contagiato buona parte del mondo e sembra avviarsi a essere una PANDEMIA, ma quello che colpisce più dei danni alle persone, è il COLLASSO che induce rapidamente nel sistema SANITARIO ed ECONOMICO dovuto al CROLLO delle catene di APPROVVIGIONAMENTO costruite con la GLOBALIZZAZIONE.
CONTESTO in cui si SVILUPPA il VIRUS
Lasciando perdere per ora le ipotesi sull’origine naturale o artificiale, il VIRUS è comunque tra NOI. Meglio guardare a tutto l’AMBIENTE e alle condizioni CLIMATICHE che stiamo attraversando; siamo in un minimo SOLARE centenario se non millenario e questo, nella storia, è sempre corrisposto alla diffusione di carestie ed epidemie se non al crollo di imperi e civiltà varie.
È in questo contesto che si sviluppa il VIRUS, indipendentemente da come è nato.
Siamo (eravamo) in un momento di crisi dovuta allo sgancio dell’economia dalla realtà produttiva, due mondi estranei in cui l’economia ruba sempre più risorse al mondo reale, che comunque ha i suoi problemi dovuti al picco di vari tipi di risorse. E la GEOPOLITICA MONDIALE, con tutte le sue CRISI e CONFLITTI in corso, rispecchia questa situazione… Siamo alla fine di un IMPERO?
Sta cambiando tutto il mondo che abbiamo conosciuto fino ad OGGI, la diffusione del VIRUS e gli EVENTI ad esso collegati stanno modificando completamente tutto quello che pensavamo normale e dovuto, le certezze cadono, i dubbi aumentano e si vede con sgomento che molte cose su cui si faceva affidamento, sia a livello di società che di valori delle persone, vengono meno.
Da questo punto di vista il VIRUS è un grande RESET.
Cosa ASPETTARSI e come PREPARARSI
Dai primi eventi a cui stiamo assistendo, il VIRUS sta mettendo a nudo l’estrema fragilità di una società basata solo sul profitto estremo e immediato, senza nessuna visione del futuro, una società dell’apparenza, del sembrare. Le decisioni vengono prese in base all’opinione pubblica, al gradimento, al politicamente corretto… ma il VIRUS riporta duramente alla REALTÀ … non è politicamente corretto, non è verde, non gli importa delle catene di produzione che avvolgono il GLOBO, anzi le usa per diffondersi… per difendersi bisogna chiudersi e arroccarsi dietro le mura, come una volta quando fuori giravano le fiere e i barbari.
Il grande mondo GLOBALE sta COLLASSANDO, chi ne dipende maggiormente ne pagherà il prezzo maggiore, la via della SETA è interrotta, le produzioni a basso costo in CINA finite, tutto quello che era basato su un consumismo estremo a basso costo FINITO, collassano le catene di approvvigionamento ENERGETICO, il TURISMO e in generale la libera circolazione delle PERSONE, la produzione AGRICOLA risente oltre che dei problemi di collegamento anche di altri fenomeni legati alle variazioni CLIMATICHE, come le cavallette in AFRICA e in ASIA. La geografia politica mondiale cambia in fretta e si passa da un mondo GLOBALE a un mondo a ZONE dove si cerca di impostare nuovi modelli di sviluppo.
Valutare OGGI quanto sarà profondo il CAMBIAMENTO è difficile, ma tante analisi fatte in passato legate al contesto del CAMBIAMENTO CLIMATICO, in parte aiutano, per questo vi lascio ai link richiamati in fondo.
Quello che stupisce è come la classe politica/dirigenziale o come la volete chiamare, non si accorga di quanto sia profondo il cambiamento (manca una visione reale del futuro, vivono solo l’immediato) e cerchi di tamponare le varie toppe, senza rendersi conto che tutto l’edificio sta crollando. Cercare di rilanciare le esportazioni in un mondo che si sta chiudendo e che per la crisi in corso vede un calo dei consumi è solo buttare delle risorse. Quello che serve è rilanciare i consumi e la produzione interna e non cercare più fuori la salvezza che ci dobbiamo costruire dentro.
Purtroppo non credo che questo avverrà e quindi penso che ci si debba preparare alla situazione peggiore che è quella del collasso delle istituzioni (TUTTE) dal sistema produttivo al sistema politico amministrativo. È quello che già si vede nella sanità, dove la diffusione del virus procede ma le risorse per contrastarlo sono già al limite, i casi di contagio stanno già colpendo e limitando alcune amministrazioni, basta proiettare il tutto nelle prossime settimane o mesi e si vede il CAOS.
Quindi prepararsi al caso peggiore, cercare di diventare autosufficienti o almeno di ridurre la dipendenza dalle catene di rifornimento. Si può fare abbastanza bene in campagna, un po’ meno in città. Fare almeno un po’ di scorta dei beni essenziali per compensare gli inevitabili contraccolpi che arriveranno.
Il punto autosufficienza da solo richiede parecchi articoli (rimando in parte ai link del passato e per il resto rimane da sviluppare in futuro) con particolare riguardo al contesto che si viene a creare.
Il VIRUS è solo una parte dell’EVENTO, non è una EMERGENZA se persiste per un TEMPO è limitato.
È un CAMBIAMENTO EPOCALE, le scorte finiscono si deve impostare un nuovo modo di vita AUTOSUFFICIENTE e INDIPENDENTE da tutte le vecchie strutture sociali che stanno COLLASSANDO, non si ritorna più al PASSATO. Bisogna costruire un futuro totalmente nuovo. Diverso!
Per contrastare il VIRUS oltre alle norme di igiene e isolamento: Vitamina C, acqua tonica (per il contenuto in cloridrato di chinino) e liquirizia, sembra che un po’ danno fastidio alla bestia. Ma, soprattutto, restare calmi e non farsi prendere dal panico.