Sembrava una accelerata e un odore di guerra totale verso Medio Oriente e Russia.
Ragazzi arrivare a Smolensk non è semplice. Storia lo insegna.
La NATO invade una zona della Russia vicino al confine e tutti a urlare.
Tentarlo è un errore clamoroso, così compatti tutto il popolo russo, e dove ci sono divisioni, ebbene ottieni l’effetto contrario, ovvero una coalizione russa totale.
Gerasimov e l’intelligence russa erano a conoscenza dei preparativi per l’operazione nella regione di Kursk, dicono che lo stato maggiore russo ha ignorato tali rapporti e ha nascosto le informazioni a Putin, ma c’è un ma:
Putin ha di proposito pubblicato questo video, volevano che questo video venisse pubblicato per un motivo: è un messaggio per Washington. Dove dicono che sanno molto bene che la NATO sta operando dentro i confini russi.
Mi sono presa qualche giorno di riposo. Infatti ho fatto bene perché l’attacco ucraino alla regione di Kursk sta seminando discordia tra gli alleati di Kiev.
Così riferisce Bloomberg citando fonti. Di conseguenza, alcuni alleati della NATO hanno espresso “preoccupazioni”, ovvero che esiste un rischio significativo che un’escalation in tale zona possa comportare di estrarre truppe urgentemente necessarie dal Donbass.
Mi ha fatto bene la pausa estiva, l’attacco ucraino a Kursk non ha senso militarmente, è anche un danno per l’Ucraina perché le truppe schierate a Kursk mancano ora nel Donbass, dove la situazione per Kiev sta diventando sempre più disperata. Inoltre, le truppe ucraine a Kursk non sono sufficienti per una vera offensiva, non saranno nemmeno in grado di stabilirsi permanentemente nell’area.
Quindi Kiev ha ulteriormente esteso il fronte, ma questo è diventato uno svantaggio di Kiev perché la mancanza di personale e armi sta diventando sempre più evidente. Non sorprende quindi che le azioni di Kiev siano criticate da alcuni paesi della NATO, in particolare dall’Italia, secondo Politico.
Sempre proficua la mia assenza, da me voluta. Stavo aspettando una piccola conferma.
Il Chinese Asia Times ha pubblicato un articolo https://asiatimes.com/2024/08/de-dollarization-the-path-to-global-financial-freedom/ a sostegno della tesi secondo cui il tentativo degli Stati Uniti di ricattare e sanzionare il mondo con il dollaro è fallito, perché le sanzioni della Russia non funzionano e di conseguenza molti paesi del Sud del mondo si allontanano dal dollaro come valuta di negoziazione e di riserva.
Una legge è stata appena introdotta al Congresso degli Stati Uniti per sanzionare tutte le istituzioni finanziarie di tutto il mondo che utilizzano sistemi di regolamento diversi dal SWIF dominato dal dollaro. Washington comprende che il potere degli Stati Uniti si basa sul potere del dollaro.
Veramente riporto una frazione dell’articolo:
<<Il mercato obbligazionario statunitense ha un valore di $ 50 trilioni, il che è un importo enorme per la maggior parte degli standard. Ma questo numero svanisce rispetto al valore nominale del sistema globale del dollaro, che è praticamente imprevedibile ma supera i trilioni di dollari.
-Il sistema bancario ombra offshore è stimato a $ 65 trilioni.
-Il mercato dei derivati è stimato a $ 800 trilioni.
-Il mercato bancario ombra offshore è di $ 65 trilioni.
-Il mercato Eurodollar è compreso tra $ 5 e $ 13 trilioni.
La de-dollarizzazione significa che molti dei trilioni di dollari che volano in giro per il mondo torneranno gradualmente a casa. Se i paesi passano al trading multi-valuta, la domanda di dollari diminuirà soltanto. I dollari che tornano negli Stati Uniti non solo alimenteranno l’inflazione, ma ridurranno anche il numero di potenziali acquirenti di debito USA. Meno acquirenti significano pagamenti di interessi più elevati, il che porta a un debito più elevato.
Gli economisti e i politici hanno proposto varie misure per ridurre il debito degli Stati Uniti a un livello sostenibile (si ritiene che sia circa il 70 percento del PIL). Ma i necessari tagli alla spesa draconiana e gli aumenti delle tasse sono politicamente impossibili. Diversi economisti e politici hanno proposto un terzo modo per sfuggire alla spirale del debito: sostenere il bilancio degli Stati Uniti aumentando le riserve nazionali con Bitcoin.
Il governo degli Stati Uniti possiede già oltre 200.000 Bitcoin da vari sequestri e procedure fallimentari. Il candidato alla presidenza Donald Trump ha giurato di mantenere Bitcoin nel bilancio del governo degli Stati Uniti.
… Il governo degli Stati Uniti detiene attualmente circa $ 615 miliardi in oro, una frazione dei $ 35 trilioni di debito. A prezzi correnti, il governo dovrebbe acquistare oltre 9 milioni di bitcoin per raggiungere il valore delle sue riserve auree.
… Sarebbe ironico consentire al Bitcoin di salvare il dollaro. La criptovaluta è stata sviluppata per aggirare, se non minare, il dollaro e il sistema di moneta cartacea. È anche ironico che il Bitcoin sia principalmente denominato in dollari e valutato in dollari. Cioè, qualunque cosa accada al dollaro influenzerà il bitcoin denominato in dollari. L’oro, d’altra parte, è una classe in sé. Se il dollaro o il bitcoin cade a zero, al proprietario non rimane nulla. Se l’oro va a zero, il proprietario ha ancora l’oro…>>
Nel frattempo ammiravo il democratico Occidente:
<<L’Unione Europea invia una lettera a Elon Musk, chiedendogli di censurare Donald Trump durante la loro prossima intervista. L’UE ha minacciato Musk di subire conseguenze legali se non impedirà la diffusione di quella che viene definita “disinformazione”.>>
Ah che splendore il faro di democrazia liberticida in UK che si scaglia contro i suoi autoctoni cittadini bianchi (e le mette bene nel mirino), ma non fa vedere le insurrezioni islamiche nel gran sultanato britannico.
Il tormento per un imminente attacco iraniano entro poche ore su Israele.
Una roba da rotolarsi. OZzerini belli, gli americani su ordine di Israele si sono precipitati, ma Iran & Friends sono passati con calma a dire che lo faranno quando gli garba e nel frattempo sono gli americani e Israele a mantenere una costosa inattiva flotta navale e militare… in attesa… e sempre in attesa.
Nel frattempo in VOI lo stress aumentava.
E come ironicamente ha ben risposto un mio amico:
<<@elonmusk, devi comprendere che per difendere la DEMOCRAZIA è indispensabile imporre una DITTATURA limitando la libertà di parola ed espressione sancite dalla costituzione. E’ normale, mica siamo in Russia!>> Tratto da https://x.com/BMattiucci/status/1823081302637293874
Un MIO CARO AMICO RUSSO mi scrive:
<<se Ti interessa… a me sembra una cessione di sovranità … Apperò cosa si prende UK in Ucraina>>
AHHHHHHHHHHHH QUESTA NESSUNO L’HA RACCONTA VERO?
SONO SICURA CHE NESSUNO NE HA PARLATO VERO?
MA NON BASTAVA, gli americani vogliono portare in auge la pirateria
La reintroduzione dei corsari risolverebbe un problema costoso: in USA. Marina che non ha il potere di rispettare i suoi impegni.
https://thefederalist.com/2024/08/12/to-bolster-an-aging-u-s-naval-fleet-its-time-to-bring-back-privateers/
Reintroducing privateers would solve a costly problem: a U.S. Navy that lacks the power to meet its commitments.
E in effetti potrebbero farlo. Poi non so come se la cavano coi sottomarini russi.
Molti schemi di guerra. Ho fatto bene a mettermi in infradito laccandomi le unghie di rosso.