A Berlino iniziano a costruire un nuovo muro: il Reichstag diventerà una fortezza. Sta per essere costruita una barriera alta diversi metri e in futuro, per controllare i visitatori, verrà costruito un cordone di sicurezza largo 50 metri. Spesa? Modici 150 milioni di euro. https://www.epochtimes.de/meinung/gastkommentar/die-festung-reichstag-wie-sich-die-regierenden-fuer-die-folgen-ihrer-politik-ruesten-ein-kommentar-a2949008.html

Qualche giornalista tedesco fa notare che la politica occupazionale è scadente, la politica migratoria è sbagliata, prende piede tra la gente un diffuso malcontento. Forse i politici hanno paura di qualche aggressione? Fanno davvero paura gli avversari politici di destra? Stanno preoccupando gli estremisti di sinistra?

Qualcuno ha paura che il Reichstag venga preso di mira, urge costruire velocemente delle fortificazioni, forse l’imminente recessione economica getta pesanti ombre e timori. Qualche politico tedesco (forse più di uno) ha capito che i cittadini tedeschi non apprezzano i rappresentanti del loro popolo, il profondo malessere deve essere parecchio diffuso anche se i media non ne parlano. Ma a quanto pare i governanti tedeschi preferiscono isolarsi dai loro elettori. 30 anni fa cadeva un muro a Berlino, ora ne viene costruito uno nuovo, ai tedeschi certe similitudini non sfuggono. Fossato e muro sono un progetto approvato un anno fa ma è diventato pubblico solo pochi giorni fa. 2,5 Metri di profondità e largo 10 Metri, costruito con il metodo Ha-Ha https://en.wikipedia.org/wiki/Ha-ha.

Con molta ironia qualche tedesco afferma che il nuovo muro non impedirà a nessuno di fuggire. Di sicuro chi si rinchiuderà dentro la fortezza continuerà a ignorare tanti tedeschi. Comunque “un certo amore” per i bunker non è mai sparito. Dunque il cittadino tedesco si è trasformato in una potenziale minaccia. I politici tedeschi continuano ad imporre la loro ideologia dei confini aperti, ma il crimine aumenta e la popolazione inizia a essere stanca. È la nuova bancarotta della élite politica che vive lontano dai cittadini, il muro che verrà costruito attorno al Reichstag ne è un chiaro simbolo.

Berlino, 2 ago – Hanno suscitato molto scalpore le immagini del brutale omicidio di Stoccarda. Ricordiamo brevemente i fatti: l’altro ieri un immigrato, in pieno giorno, ha massacrato e ucciso un cittadino tedesco con ripetuti colpi di spada. A causa dell’efferatezza del delitto e di alcuni video diffusi in rete, la notizia ha presto fatto il giro del mondo. Il problema è che, per alcuni media tedeschi, questa non era affatto una notizia. Sì, esatto, per loro si tratta di un episodio di cronaca nera come un altro.” https://www.ilprimatonazionale.it/esteri/media-tedeschi-minimizzano-omidicio-stoccarda-126426/ (questo il video agghiacciante https://vk.com/video350976528_456245748). Solo qualche giorno fa un eritreo aveva ucciso un bimbo spingendolo sui binari della stazione ferroviaria di Francoforte.

Cocktail bloody Berlin: 1/3 immigrati, 1/3 di disoccupati, 1/3 crisi economica pronta ad esplodere. Aggiungere ghiaccio, shakerare e servire.

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Alessia C. F. (ALKA)
Esploro, indago, analizzo, cerco, sempre con passione. Sono autonoma, sono un ronin per libera vocazione perché non voglio avere padroni. Cosa dicono di me? Che sono filo-russa, che sono filo-cinese. Nulla di più sbagliato. Io non mi faccio influenzare. Profilo e riporto cosa accade nel mondo geopolitico. Ezechiele 25:17 - "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te."Freiheit ist ein Krieg. Preferisco i piani ortogonali inclinati, mi piace nuotare e analizzare il mondo deep. Ascolto il rumore di fondo del mondo per capire quali nuove direzioni prende la geopolitica, la politica e l'economia. Mi appartengo, odio le etichette perché come mi è stato insegnato tempo fa “ogni etichetta è una gabbia, più etichette sono più gabbie. Ma queste gabbie non solo imprigionano chi le riceve, ma anche chi le mette, in particolare se non sa esattamente distinguere tra l'etichetta e il contenuto. L'etichetta può descrivere il contenuto o ingannare il lettore”. So ascoltare, seguo il mio fiuto e rifletto allo sfinimento finché non vedo tutti gli scenari che si aprono sui vari piani. Non medito in cima alla montagna, mi immergo nella follia degli abissi oscuri dell'umanità. SEMPRE COMUNQUE OVUNQUE ALESSIA C. F. (ALKA)