Ok stavolta decido io di dare un nuovo volto e nome all’economia italiana: chewing gum economy. Una economia dove devi usare cerotti e gomma masticata per tenere insieme un sistema a pezzi. In una economia mash-ata, ovvero schiacciata/sminuzzare/macinata finemente e ridotta ad una purea di carne umana, devi trovare collanti e soluzioni in velocità alla maniera di MacGyver.

Gerald Ford could not walk and chew gum at the same time. (He actually said fart and chew gum, but his words were sanitised by a US media that didn’t much like uncouthness from its presidents.) Insomma non si può camminare e scoreggiare masticare gomma allo stesso tempo, ma in questi tempi difficili ci possiamo scordare delle buone maniere.

Ci sparano in questi giorni un DEF da cancrena ma ci vogliono raccontare che stramorta economia italiana e le finanze pubbliche sono sempre in forma smagliate. Da bravi servi con ottima pagella, l’UE boccia l’Italia e vuole maggiori informazioni sulla bozza di legge di Bilancio presentata la scorsa settimana.

In piena frenesia orgiastica da zuccheri tutti vogliono bocciare la sugar tax. Tutti sicuri che le entrate fiscali saranno migliori del previsto, parlano di crescita in aumento, di esportazioni in aumento e di produzione in buona salute. Vogliono fornirci ottime notizie economiche, anche quando la gente comprende che non sta vivendo un’economia migliore. In modo particolare i redditi reali continuano a diminuire con il costante aumento dei prezzi e tasse a cazzum.

Bloccati nel tunnel dei pazzi con una bocca piena di masticato chewing gum, pigliano i classici due pezzi di cerotto + un pezzo di nastro americano american tape saratoga, con questo ti vogliono sfornare una manovra economica pronta a riparare i ponti prima che facciano la fine del ponte Morandi.

Dall’estetista notavo incuriosita un scintillante pezzo di saratoga di 90 centimetri srotolato con sopra bande rettangolari perfettamente allineate di chewing gum appena masticato: nuova linea depilatoria autunno inverno pre piani fiscali e di spesa.

Momenti difficili e tempi di lepri. Una lepre che corre veloce ha vita breve. Oggi una donna anziana me lo ricordava, tassano e mettono un cappio a tutto quello che velocemente si muove, tutto questo fa capire che NON è un Governo consolidato. Pessima idea tassare per fare cambiare comportamento e raccogliere più denaro, non educhi nessuno e crei un popolo che ti odia, tutto ovvio in tempi coloniali ma non tutte le aziende sono pronte a cambiare le formulazioni dei loro prodotti per evitare le nuove tasse e molto altro. Ricordatevi che la chewing gum economy è un nuovo prodotto ecologico-economico che a differenza di tutti gli altri – come dice il nome stesso – non va mangiato, va soltanto masticato per ingannare la pancia, l’economia e tanti brontolii di pancia. Alessia C. F. (ALKA)

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Alessia C. F. (ALKA)
Esploro, indago, analizzo, cerco, sempre con passione. Sono autonoma, sono un ronin per libera vocazione perché non voglio avere padroni. Cosa dicono di me? Che sono filo-russa, che sono filo-cinese. Nulla di più sbagliato. Io non mi faccio influenzare. Profilo e riporto cosa accade nel mondo geopolitico. Ezechiele 25:17 - "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te."Freiheit ist ein Krieg. Preferisco i piani ortogonali inclinati, mi piace nuotare e analizzare il mondo deep. Ascolto il rumore di fondo del mondo per capire quali nuove direzioni prende la geopolitica, la politica e l'economia. Mi appartengo, odio le etichette perché come mi è stato insegnato tempo fa “ogni etichetta è una gabbia, più etichette sono più gabbie. Ma queste gabbie non solo imprigionano chi le riceve, ma anche chi le mette, in particolare se non sa esattamente distinguere tra l'etichetta e il contenuto. L'etichetta può descrivere il contenuto o ingannare il lettore”. So ascoltare, seguo il mio fiuto e rifletto allo sfinimento finché non vedo tutti gli scenari che si aprono sui vari piani. Non medito in cima alla montagna, mi immergo nella follia degli abissi oscuri dell'umanità. SEMPRE COMUNQUE OVUNQUE ALESSIA C. F. (ALKA)