Iniziando dalle conclusioni, è un pupazzo messo lì coscientemente dagli americani e da una parte della grande imprenditoria brasiliana, e inconsciamente da una certa massa di straccioni dedestra di classe media inferociti per l’avanzo della classe povera brasiliana negli ultimi 20 anni, quelli che si sentono bene solo se circondati da miserabili. Voi non avete idea del crudele e perfido classismo dei brasiliani… non fate l’errore di rapportare quanto avviene qui con quanto avviene in europa, qui la destra è quella di sempre: serva dei ricconi, degli americani, odiatrice della classe lavoratrice e sadico-assassina. Ma andiamo con ordine.
Anzitutto bolsosauron é un parassita di stato che in economia gioca al liberista (come molti liberisti italiani). Passò “appena” 15 anni nell’esercito, detestato dai suoi superiori per la sua ambizione, insubordinazione e violenza, e da 30 anni, prepensionato, riceve una grassa pensione di 10.000 al mese (10 volte il salario minimo).
Eletto deputato grazie a qualche nostalgico nazista del sud, lavorò ad appena 2 progetti legislativi in 30 anni, ma continuando ad avere qualche consenso grazie alle sue pittoresche sparate nazistoidi del tipo:
– la dittatura sbagliò a non ammazzare almeno 30.000 persone
– fucileremo tutti quelli del PT
– meglio un figlio morto che gay
– non ti stupro perché sei brutta (in parlamento a una deputata di sx)
– un poliziotto che non uccide non è un poliziotto
Ma fino a un paio di anni fa era sostanzialmente sconosciuto.

A partire dal 2013 gli americani avviarono l’attacco geopolitico al Brasile (in concomitanza con quello alla Russia) usando media, magistratura e finanza (gli stessi mezzi usati in Italia da piddini ed europeisti) e lentamente si formò un’alleanza tra settori conservatori e liberisti-servoamericani. Dopo l’estromissione della Rousseff nel 2016, serviva un campione da portare alle elezioni del 2018. I mercati avrebbero preferito un centrista, tuttavia anche questo settore era colpito dagli scandali/corruzione e così, complice anche l´elezione di Trump (la fuffa falso-sovranara Bannon – Altright), si avviò una strategia possente, minuziosa e totalizzante a favore di questo essere pittoresco, soprattutto assoldando migliaia di galoppini morti di fame per invadere i social e dare l’impressione di una schiacciante maggioranza, a suon di brevi slogan insulsi-violenti e di menzogne spudorate.

Ma fino all’agosto 2018 Lula, nonostante stesse in galera, aveva il doppio delle intenzioni (del consenso n.d.r.) di voto di bolsosauron. Perfino dopo che la Suprema Corte impedì a Lula di concorrere, le preferenze di bolsosauron non davano garanzie. E allora il COLPO DI GENIO col quale in 24 ore passò dal 20 al 28% (sindrome del martire): l’attentato, un pazzo sedicente sinistro gli dà una “coltellata”. Nessuno ha visto sangue, dove vivo io nessuno crede a sta coltellata. Pare una mossa alla “servizio segreto straniero” e putacaso viene ricoverato all’Ospedale Israelita. Figli di bolsosauron… ehm…

Importante notare che nel 2016 si fece battezzare nel Giordano da una chiesa evangelica (sede negli USA naturalmente) e se in Brasile entri in una chiesa evangelica la vedi tappezzata di bandiere bianco-azzurre, e non sono quella della Lazzzio

Gli evangelici (1/3 dei brasiliani) sono stati determinanti nella sua elezione, così come anche l’appoggio delle MILIZIE di Rio de Janeiro.
Le milizie sono come la mafia siciliana: formate da poliziotti e paramilitari, in molti quartieri hanno sostituito i narcos prendendone in mano le “attività” ma con la novità di taglieggiare la popolazione. Non puoi fare nulla senza pagare il pizzo alla milizia.
Qui con alcuni capi miliziani (ah, il killer miliziano assassino della deputata di sx Marielle Franco abita nello stesso condominio e la figlia era fidanzata del figlio di bolsosauron):

E, come per i piddini in Italia, lo hanno appoggiato anche le classi medio-alte.
Prima delle elezioni lessi dettagliatamente le 80 pagine del programma di Governo. La parte economica è la più inquietante (la parte culturale-conservatrice sono solo cazzate per attirare i polletti dedestra), redatta dal banchiere servo-americano ministro dell´economia Paulo Guedes, formato alla scuola di Chicago ed ex collaboratore del governo Pinochet. Punti fondamentali:
– austerità
– privatizzare tutto
– aprire al capitale straniero (= regalare a prezzo di banana al patron americano, soprattutto il petrolio e le imprese statali in forte utile)
– riforma della previdenza
– liberalizzazione del disboscamento amazzonico (favorone ai latifondisti)
– licenza di uccidere alla polizia (come se già non l´avesse… 438 esecuzioni sommarie solo a Rio nei primi 3 mesi dell’anno, 50% “errori”, 40% sospetti disarmati o già arresi)
– la ciliegina: ANNULLAMENTO DELLO STATUTO DEI LAVORATORI, per rendere “liberi” e “personalizzati” i contratti di lavoro

Bisogna vedere quanto riuscirà a fare, finora di serio c’è stato solo l’avvio della riforma previdenziale, ma le intenzioni sono queste. Settori imprenditoriali già sono pentiti, ad esempio l’agroindustria che ha visto danni miliardari per il cancellamento di importazioni da paesi arabi a causa del servilismo sionista.
Insomma un lugubre miscuglio di:
– liberismo economico alla monti-fornero-piddini
– servitù all’impero us-raeliano alla leghista
– macellazione della classe lavoratrice
– repressione poliziesca brutale, sadica e ndo cojo cojo
Cosa c’è di peggio dai tempi di Caligola?

GINO MONTE

Alessia C. F. (ALKA) dalla Redazione di OraZero.org: grazie per questo incredibile focus dal Brasile, nitido e cristallino. Ti conosco dai vecchi tempi di RC, sapevo bene che avevi una chiara visione della situazione. Chi vive in Sud America può descrivere con passione e ardore quello che vive ogni giorno. Ti ringrazio profondamente per aver accolto il mio invito. Molto onorata di poter ascoltare/capire chi in quel mondo vero ci vive ogni giorno. Grazie per il tempo che mi hai dedicato e PER FAVORE mandami altri aggiornamenti. Scrivi ancora e deliziaci. Ricordati che OZ è affamata di verità e solo chi ha boots on the ground può raccontare la verità.
Memento audere semper