
“Non smettere di imparare: sia tua cura accrescere ciò che sai.
Raramente la Sapienza è data dalla vecchiaia.”
Marco Porcio Catone
“La Sapienza si è costruita la casa; vi ha innalzato sette colonne”
Proverbi 9,1
1Amate la giustizia, voi che governate sulla terra, rettamente pensate del Signore, cercatelo con cuore semplice. 2Egli infatti si lascia trovare da quanti non lo tentano, si mostra a coloro che non ricusano di credere in Lui.
3I ragionamenti tortuosi allontanano da Dio; l’Onnipotenza, messa alla prova, caccia gli stolti. 4La Sapienza non entra in un’anima che opera il male né abita in un corpo schiavo del peccato. 5Il Santo Spirito che ammaestra rifugge dalla finzione, se ne sta lontano dai discorsi insensati, è cacciato al sopraggiungere dell’ingiustizia. 6La Sapienza è uno spirito amico degli uomini; ma non lascerà impunito chi insulta con le labbra, perché Dio è testimone dei suoi sentimenti e osservatore verace del suo cuore e ascolta le parole della sua bocca. 7Difatti lo Spirito del Signore riempie l’universo e, abbracciando ogni cosa, conosce ogni voce. 8Per questo non gli sfuggirà chi proferisce cose ingiuste, la giustizia vendicatrice non lo risparmierà. 9Si indagherà infatti sui propositi dell’empio, il suono delle sue parole giungerà fino al Signore a condanna delle sue iniquità; 10poiché un orecchio geloso ascolta ogni cosa, perfino il sussurro delle mormorazioni non gli resta segreto. 11Guardatevi pertanto da un vano mormorare, preservate la lingua dalla maldicenza, perché neppure una parola segreta sarà senza effetto, una bocca menzognera uccide l’anima. 12Non provocate la morte con gli errori della vostra vita, non attiratevi la rovina con le opere delle vostre mani, 13perché Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. 14Egli infatti ha creato tutto per l’esistenza; le creature del mondo sono sane, in esse non c’è veleno di morte, né gli inferi regnano sulla terra,15perché la Giustizia è immortale.
Sapienza 1-15
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1Salomone divenne genero del Faraone, re d’Egitto. Infatti ne sposò la figlia e la condusse nella città di Davide, dove rimase finché non ebbe ultimato la costruzione del suo palazzo, del tempio del Signore e del muro di cinta di Gerusalemme. 2In quel tempo il popolo offriva i sacrifici sulle alture, perché non era ancora stato edificato il tempio in onore del nome del Signore. 3Salomone amava il Signore e nella sua condotta seguiva le disposizioni di Davide suo padre; solamente offriva i sacrifici e l’incenso sulle alture. 4Il re si recò ad offrire sacrifici a Gabaon, che era l’altura più importante; su quell’altare Salomone offrì mille olocausti. 5A Gabaon il Signore apparve di notte in sogno a Salomone e gli disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda». 6Salomone rispose: «Tu hai usato grande benevolenza verso il tuo servo Davide, mio padre, ed egli ha camminato al tuo cospetto con lealtà, con giustizia e con rettitudine di cuore verso di te. Tu gli hai conservato questa grande benevolenza e gli hai dato un figlio che sedesse sul suo trono, come oggi accade. 7Ora, Signore mio Dio, tu hai fatto re il tuo servo al posto di Davide mio padre, ma io sono un ragazzo, non so come comportarmi. 8Il tuo servo si trova in mezzo al popolo che hai scelto, un popolo numeroso, che non può essere calcolato né contato, tanto è grande. 9Concedi dunque al tuo servo un cuore che sappia giudicare il tuo popolo, in modo da distinguere il bene dal male; altrimenti chi potrà mai governare questo tuo popolo così numeroso?».
Queste sono parole che ogni politico dovrebbe chiedere a Dio altrimenti diventa tutto un inseguire delle chimere che sono le ideologie che mettono fratello contro fratello e dividono gli uomini, creano confusione ed impediscono di fare il vero bene del popolo. Il popolo percepisce sempre che c’è qualcosa che non torna e questa sensazione viene donata dalla Sapienza che vigila sempre affinché, attraverso il dubbio, ognuno si ponga delle domande, perché comprende che la narrazione generale non è in linea con la coscienza interiore. L’unità dei popoli può avvenire solo attraverso la riscoperta della Sapienza perché la Storia, la Tradizione, la Cultura e le Usanze sono preservate nella loro memoria.
… Quanto è salutare, a volte, semplicemente distruggere tutte le vecchie categorie, negare tutte le ormai esauste credenze, e riformulare le problematiche ab initio, facendo in modo che le linee di divisione seguano traiettorie completamente nuove!…
…Senza dubbio, noi sentiamo bene che questa emozione è allo stesso tempo una gioia sui generis e la coscienza di una unione con una potenza superiore; ma quale fosse la natura di questa gioia e cosa fosse questa unione è ciò che non sembra né analizzabile né esprimibile…
Henri Bergson – Lettere e Scritti 1902-1939
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10Piacque al Signore che Salomone avesse fatto questa richiesta.11Dio perciò gli disse: «Poiché tu hai domandato questa cosa e non hai domandato per te una lunga vita, né le ricchezze, né la morte dei tuoi nemici, ma hai domandato per te intelligenza per ben discernere il diritto, 12ecco, io faccio secondo la tua parola: ti dono un cuore saggio e perspicace come non ci fu prima di te, né uguale sorgerà dopo di te. 13Anzi io ti dono pure quanto non hai chiesto, cioè ricchezze e onore, così che tra i re non ci sia mai alcuno uguale a te. 14Se poi camminerai nelle mie vie, custodendo i miei precetti e i miei ordini, come ha fatto Davide tuo padre, io prolungherò anche la tua vita». 15Al risveglio Salomone si accorse che era stato un sogno. Andò a Gerusalemme e si presentò innanzi all’arca dell’alleanza del Signore; offrì olocausti, immolò sacrifici di comunione e fece un banchetto a tutti i suoi servi.
Libro dei Re – 3,1-15
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Abbiamo preferito introdurre la Sapienza attraverso due passi biblici e gli scritti del filosofo, con opportune sottolineature che manifestano quanto sia importante, specialmente nel mondo di oggi, dove la dissacrazione e l’immoralità prevalgono, la ricerca della Sapienza, perché senza di Essa tutto diventa un peso, tutto diventa complicato, confuso, irrisolvibile ed anche la ricchezza diventa ingestibile, la gestione politica diventa una esperienza senza senso perché il senso alle cose lo dona la Sapienza. Il filosofo ci spiega anche che bisogna essere sempre essere pronti a re-iniziare la nostra volontà verso la possibilità che una nuova visione del mondo sia possibile. Infatti anche la Bibbia ci spiega che non bisogna mai guardarsi indietro con nostalgia per qualcosa che sta crollando sotto il peso della menzogna ma annunziare la Vittoria della Parola di Dio.
Gesù replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu va’ e annunzia il Regno di Dio».
Luca 9:60
«Fuggi, per la tua vita. Non guardare indietro e non fermarti dentro la valle: fuggi sulle montagne, per non essere travolto!». 18Ma Lot gli disse: «No, mio Signore! 19Vedi, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai usato una grande misericordia verso di me salvandomi la vita, ma io non riuscirò a fuggire sul monte, senza che la sciagura mi raggiunga e io muoia. 20Vedi questa città: è abbastanza vicina perché mi possa rifugiare là ed è piccola cosa! Lascia che io fugga lassù – non è una piccola cosa? – e così la mia vita sarà salva». 21Gli rispose: «Ecco, ti ho favorito anche in questo, di non distruggere la città di cui hai parlato. 22Presto, fuggi là perché io non posso far nulla, finché tu non vi sia arrivato». Perciò quella città si chiamò Zoar.
23Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Zoar, 24quand’ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sodoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore. 25Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo. 26Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale.
Genesi 19,15-29
La Sapienza cerca i cuori semplici e rifugge dai discorsi intellettuali. Un povero materialmente quando è ricco di Sapienza è più felice di un ricco pieno di soldi ma con l’angoscia di farne di più. La povertà non sta nella maggiore o minore ricchezza infatti, ma nel maggiore o minore grado di Sapienza. Gli intellettuali non hanno Sapienza, hanno cultura ma non Sapienza, e senza quest’ultima, portano avanti formulazioni ed idee del mondo che nulla hanno a che fare con la Sapienza, se non sono propriamente contrarie ad Essa1.
La Sapienza è stata Creatrice sin dal primo istante, Essa era con Dio, fu creata sin dal principio e con Lui creò l’Universo tutto in un Ordine perfetto, dove ogni vita, ogni fonte, ogni essere ha un suo posto2. La Sapienza pertanto è legata totalmente ad un Ordine Superiore e questo Ordine si deve riflettere nei nostri cuori, perché, se questi sono ripieni di Sapienza, possiamo con due parole cambiare il destino di tutti coloro che ci chiedono un consiglio. La Sapienza ha la sua sede in Maria, nella Théotokos, nella Madre di Dio. In latino infatti Maria Vergine è definita “Sedes Sapientiae”, e questa Sede della Sapienza è il Volto al quale ognuno di noi deve richiedere questa Essenza Perfetta di Dio, affinché la nostra vita abbia un senso, affinché si possa diventare perfetti come Dio Padre (Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. – Matteo 5,48); la dobbiamo chiedere sino all’ultimo giorno della nostra esistenza terrena, perché è la Sapienza che ci porta ad incontrare la Sua Sede: la Vergine Maria.
Un giorno il saggio disse: «Seguirò la regola d’oro e convertirò tutti gli uomini. Ma… da dove comincerò? Il mondo è così grande. Comincerò dal paese che conosco meglio, il mio. Ma è così vasto il mio paese! Comincerò dalla città più vicina, la mia. Ma è così grande la mia città! Allora comincerò dalla mia strada… No, comincerò dal mio caseggiato, o meglio, comincerò dalla mia famiglia. No, finalmente ho capito che cosa vuole la regola d’oro: comincerò da me stesso» (Anonimo).
Questo racconto di un uomo che cercava la Sapienza, ci aiuta a comprendere che prima di tutto la dobbiamo chiedere per noi stessi, prima di tutto perché con la Sapienza non si cade nella vergogna e non si offende Dio, secondo perché attraverso di Essa noi possiamo avere il giusto discernimento del Bene dal Male e questo aiuta a governare prima di tutto noi stessi e poi, se Dio ci donerà ancor maggiori responsabilità, anche il popolo che ci è assegnato. La Sapienza non ama chi maliziosamente cerca di alterarne la Sua Volontà rendendosi “sapiente” agli occhi del mondo ma insipiente agli occhi di Dio.
La Sapienza ci permette di riconoscere i nostri errori e ci aiuta a correggerli, ci aiuta ad identificare chi è in buona fede e chi è in mala fede, ci aiuta nel discernere dove è l’errore, dove si sta equivocando, ci sostiene nel comprendere chi usa la Verità per accordarla al proprio pensiero, invece di accordare il proprio pensiero alla Verità. Chi non ama la Sapienza persegue nei propri errori e diventa servo di volontà di potenza del mondo.
La Sapienza è infatti come un accordatore, mette tutto in perfetta ed armonica conformità, affinché la Sinfonia della Vita diventi lo specchio della Vera Vita donata dalla Sede della Sapienza al mondo attraverso il Figlio Unigenito che si è sacrificato, ma non ha sacrificato il mondo, per salvare tutti coloro che credono alla Sua Parola Sapiente che ha lasciato in eredità al Secondo Consolatore. La Sapienza ci aiuta a non “voltarci indietro”, ci permette di vedere il futuro di un mondo nuovo, ordinato, pulito, ricreato che rinasce nella Bellezza che è quella che salverà il mondo, come scrisse Dostoevskij profeticamente.
Chi sono i morti che si debbono lasciare di cui parla Cristo? Sono coloro senza la Sapienza, pertanto sono morti interiormente perché non più in grado di sentire il Consiglio prezioso della Madre del Buon Consiglio, della Sede della Sapienza, in tal modo costoro diventano insipienti e si rivolgono al mondo pensando di poter confondere l’umanità e di farla franca.
Il Re Salomone non chiese a Dio né ricchezza né potenza, ma chiese la Sapienza che ha in sé tutti i doni e la capacità di saper governare i popoli pur diversi, perché quando una persona è dotata di Sapienza, colui che l’ascolta gli obbedisce perché sente che l’obbedienza alla Sapienza è un’Obbedienza ad un’Autorità che non è di questo mondo ed obbedendo produce il Bene per sé medesimo. Il Sapiente si circonda di Sapienti e di uomini Saggi perché Saggezza e Sapienza sono sempre stati uniti come fonte di conoscenza anche dei Misteri più Segreti di Dio. La Sapienza infatti rivela i Segreti di Dio, che rimangono nascosti a coloro che cercano di innalzare il serpente che è rappresentato da forme più o meno deformi che sussistono nel mondo, suscitate dal Principe di questo mondo, che odia la Perfezione Creatrice che è Ordine. Tutto ciò che è disordine è sintomo di una mancanza di Sapienza, l’incapacità di discernimento, la paura, la falsità, le ideologie non sono segni della presenza della Sapienza.
Chi ha la Sapienza non ha paura, perché la paura non viene da Dio, la paura è figlia del nemico antico, che cerca in ogni modo di assoggettare la volontà di molti per portare costoro al traviamento, al travisamento di ciò che invece la Sapienza desidera per tutte le persone del mondo. Se noi ci affidiamo alla Sapienza nessuno, per quanto minaccioso, ci può toccare, perché lo Spirito Santo viene in aiuto degli amici della Sua Sapienza e chi tocca lo Spirito Santo muore.
La volontà di potenza3 è madre dell’insipienza e possiamo notare come questa possa ridurre Nazioni ricche allo stato di povertà, perché se queste fossero guidate dalla Sapienza, Dio donerebbe la ricchezza attraverso la genialità di uomini che desiderano portare a compimento delle idee che possono devolvere benessere alla società. Quando una società si allontana dalla Sapienza ecco che tutto diventa confuso, disordinato, caotico e senza senso. Noi possiamo osservare il decadimento morale, etico e spirituale della società quando la Sapienza si allontana. In tale caso tutte le forme demoniche, tutte le deformità, tutte le alterazioni si manifestano nel mondo in maniera grottesca, stravagante e notevolmente bizzarra.
Il male, nella sua insipienza, si presenta sempre con un volto rassicurante inizialmente, per andare lentamente a manifestarsi in una tirannia di diritti che sono forme guaste della malattia che attacca tutti gli organi vitali di una società per distruggerla. La decadenza generale ed i singoli attacchi all’idea della bellezza saltano anche troppo agli occhi di tutti.
La Sapienza però agisce suscitando sempre qualcuno che sia una barriera, uno sbarramento al decadimento sociale, un Katékhon (Kαθῆκον) che si pone a contrasto del disordine, del caos e della piena confusione.
I tempi attuali sono tempi interessanti perché il demonio è scatenato, ma esiste sempre qualcuno, scelto dalla Sapienza, che si pone a guida della Volontà dell’Ordine che Dio desidera.
Il mondo dei nemici della Sapienza è un mondo effimero, transitorio oltre che fugace, non ha certamente il tempo dalla sua parte, mentre la Sapienza agisce silenziosamente a confronto delle urla dei nemici della Volontà che sono volti diversi dell’ingratitudine e della insipienza umana, mentre la Sapienza TriUnitaria è Amore Divino.
Il Silenzio di Dio sconfigge il mondo urlante, il mondo delle chiacchiere, delle farneticazioni e dei traditori della Sua Volontà.
La Sapienza è un Volto primordiale che è intuito, più o meno consapevolmente, in tutte le religioni nel senso che, essendo la Sapienza una Luce che illumina, si delinea nella stessa misura dei pianeti, più o meno lontani dalla Sapienza che è la Solarità Divina; pertanto piccoli semi di Sapienza permangono silenti in tutte le religioni e nelle forme religiose, ma la Sapienza come Volto si trova in Maria che, essendone la Sede Prediletta, è stata e concorre ad essere la continuità della Creazione perché la Creazione è un atto continuo, è una Volontà Superiore che si muove per il Bene dei popoli della Terra.
Il distacco cognitivo dalla Sapienza è spinta e rapina di una volontà di potenza, di una tirannide4 che raggiunge delle estasi orgiastiche e che si manifesta in ritualità, diritti, forme e deformità di pensieri. Il desiderio e la tracotanza degli invasati, sembra che giunga a compimento ma … si debbono fare poi i conti con la Volontà della Sapienza che è Ordine5.
La Sapienza è Parola Creatrice ed Ordinatrice, l’insipienza è creatrice di neo-parole ma nella e della deformità; essa è una rappresentazione aggiornata dei Nicolaiti di cui parla l’Apocalisse.
La setta (dei Nicolaiti) ebbe una certa espansione, tale da essere citata anche nell’Apocalisse di Giovanni 2,6 (tuttavia hai questo: odi le opere dei Nicolaiti che anch’io odio) e 2,15 (così anche tu, parimenti, hai di quelli che professano la dottrina dei Nicolaiti), dove una profetessa (probabilmente nicolaita) di Tiàtira (una città, oggi denominata Akbisar, 100 km. a NE di Efeso), tale Iezabele, seduceva i cristiani incitandoli a fornicare e a mangiare le carni consacrate agli idoli. A questo episodio venne dedicata l’intera quarta lettera dell’Apocalisse 2,18:29.
La dottrina di questa setta, infatti, non ammettendo la Divinità di Cristo, portava ad un’interiorizzazione della fede e ad una mancanza di pratiche esterne, quindi i suoi adepti si dedicavano all’idolatria e libertinismo. Su quest’ultimo punto s’intrecciano le testimonianze, molto spesso di parte: secondo alcuni, lo stesso Nicola di Antiochia, era rimproverato di essere troppo attaccato alla moglie…
Fonte: https://eresie.com/it/Nicolaiti.htm
Abbiamo testimonianze certe dai Padri della chiesa, i quali attestano che i nicolaiti erano conosciuti per la loro condotta licenziosa. I nicolaiti, avevano una visione gnostica, antropologica dualista dell’essere umano: il corpo (la creazione fisica = la materia) era qualcosa di malvagio e, pertanto con il corpo si poteva fare quello che si voleva; mentre quello conta realmente è lo spirito, che per loro è santo, puro e buono. Con questi insegnamenti i nicolaiti diventarono indifferenti ai divieti di adulterio o di fornicazione, divenendo dei libertini; pretendevano di essere cristiani, ma erano depravati e licenziosi.
Fonte: https://www.bibbiafacile.it/2023/01/05/capitolo-2-3-le-7-lettere-alle-7-chiese/
La Sapienza non è di questo mondo ma può entrare nel mondo attraverso colui che La ama sopra ogni cosa; entrando nel mondo la Sapienza rovescia e distrugge i sovvertitori, perché è nemica del disordine.
Tra i perfetti parliamo, si di Sapienza, ma di una Sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo che vengono ridotti al nulla; parliamo di una Sapienza Divina, misteriosa, che è rimasta nascosta [theou sophian en rnustèrioi, tèn apokekru,nenèn], e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria
(San Paolo – 1 Cor 2, 6-7)
Ora dobbiamo capire che esiste una Sapienza umana ed una Sapienza Divina. La Sapienza umana era quella dei Faraoni, non a caso, Salomone si sposò proprio con la figlia del Faraone acquisendo così la Sapienza umana, ma poi nella domanda a Dio, chiede la Sapienza (vale a dire la Sapienza Divina) quindi ambo le Sapienze erano in lui. Nella fuga in Egitto è vero che la Sacra Famiglia fuggiva dalla persecuzione di Erode, ma, simbolicamente, il Bambino unigenito, andava a riprendersi la Sapienza Egizia per unirla alla Sua Sapienza di Figlio di Dio6.
La Sapienza dona il senso completo alle nostre azioni, perché le mette in sintonia con la Volontà di Dio, toglie i dubbi, dona Volontà di resistere alle pressioni di qualsiasi tipo per quanto potenti possano essere, dona pazienza per permettere di adoperarsi per trovare la soluzione migliore, magari temporanea ma ingegnosa, aiuta a diventare “astuti come un serpente ed semplici come le colombe7”, mette i diavoli a servizio per uno scopo più grande, perché i diavoli non conoscono la Volontà di Dio, ma chi ha Sapienza la percepisce, dona la Parola e l’Autorità unita ad Autorevolezza. La Sapienza è la Madre della Regalità e chi ha la Regalità non può mai essere intrappolato da nessuno, perché penetra immediatamente nei piani del nemico. Sapienza e Regalità sono compartecipi della Volontà di Amore TriUnitario.
La Sapienza ama le piccole cose, ama il Creato, è fautrice della Bellezza, dell’Ordine, è la Madre dell’Etica, la Morale (quella vera) discende sempre dalla Sapienza, lo Spirito Santo è Sapienza e nella Sapienza noi possiamo rallegrare la nostra vita sulla terra, trasformarla in un Paradiso, perché noi possiamo vedere l’azione della Sapienza per mezzo di coloro che ha scelto per essere, attraverso le loro azioni, testimoni della Sua Potenza e Regalità.
Coloro che hanno la Regalità hanno la Sapienza, non può esistere l’una senza l’altra. Possono esistere degli esseri che sono anche re o potenti della Terra, ma che non sono figli della Sapienza, perché hanno scelto la volontà di potenza e le idee del mondo, che sono dominio dell’uomo sull’uomo. I potenti della Terra soccomberanno alla Potenza della Sapienza che muoverà guerra per innalzare i Sapienti ed abbassare i saccenti.
La Sapienza crea Eroi, perché costoro vanno contro le logiche ed i linguaggi del mondo. L’Eroe Sapiente sa trovare le parole giuste per indirizzare gli uomini verso la giusta direzione. Chi cerca applausi non cerca la Sapienza, ma fa la volontà del popolo non la Volontà di Dio. La Volontà di Dio dona la Sapienza per fare il vero Bene per il popolo, perché un Bene che non è Bene Dio non ce lo dona proprio perché ci vuole Bene. Il Bene donato è Sapienza, perché in Essa vi è il Bene e tutti i Beni del Cielo e della Terra.
Per salvare l’uomo, la Sapienza dona sempre un Linguaggio, dona la capacità di persuadere, ma anche quella di smascherare la menzogna.
La menzogna è tempo, è effimero, è concime, mentre la Sapienza è infinito, è Volontà di Dio di donare alla Terra impaurita, il suo Linguaggio d’Amore che preparerà il terreno per il nuovo Ciclo Eonico Giovanneo che sarà la Chiesa dei Cuori8. Tutte le “autorità” che non sono nell’Ordine della Sapienza crolleranno inevitabilmente in un autodafé spaventoso, perché la loro menzogna diventa un piombo che affonda nella melma e “poiché hanno seminato vento raccoglieranno tempesta” (Osea 8,7).
- FONTI:
- 1 L’erudizione non insegna ad avere intelligenza… Perché in una sola cosa consiste la sapienza, nell’intendere la ragione, che governa tutto il mondo dappertutto…L’erudizione non educa la mente. Eraclito (Cit. Laerzio)
- 2 22 Il Signore mi ha creato all’inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, fin d’allora. Va notato che questo verbo “creato” non è legato al fatto che Dio non fosse Sapiente, ma che ha donato un volto alla Sua Sapienza che è quello di Maria.
23 Dall’eternità sono stata costituita, fin dal principio, dagli inizi della terra.2224 Quando non esistevano gli abissi, io fui generata; 24quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d’acqua; 25 prima che fossero fissate le basi dei monti, prima delle colline, io sono stata generata. 24 Quando non esistevano gli abissi, io fui generata; quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d’acqua; 25 prima che fossero fissate le basi dei monti, prima delle colline, io sono stata generata. 26 Quando ancora non aveva fatto la terra e i campi, né le prime zolle del mondo;
27 quando egli fissava i cieli, io ero là; quando tracciava un cerchio sull’abisso; 28 quando condensava le nubi in alto, quando fissava le sorgenti dell’abisso; 29 quando stabiliva al mare i suoi limiti, sicché le acque non ne oltrepassassero la spiaggia; quando disponeva le fondamenta della terra, 30 allora io ero con lui come architetto ed ero la sua delizia ogni giorno, dilettandomi davanti a lui in ogni istante; 31 dilettandomi sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo. Proverbi 8, 22-31 Giovanni mette in evidenza come la Sapienza sia legata al Logos: “Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta” (Gv 1:1-3). - 3 Cfr. Nikolaj A. Berdjaev – Schiavitù e libertà dell’Uomo – “La volontà di potenza è sempre una volontà serva. Cristo è libero, il più libero dei figli dell’uomo, è libero dal mondo, impegna solo mediante l’amore. Cristo parlava come chi ha potere, ma non aveva volontà di potere…”.
- 4 Cfr. Nikolaj A. Berdjaev – Schiavitù e libertà dell’uomo – Jaca Book
“La comparsa della dittatura e della tirannide significa che il vecchio principio del potere che possedeva l’autorità si è corrotto ed è caduto. Si configura una nuova simbolica del potere sacro. Di solito la dittatura e la tirannide costituiscono le facce rovesciate dell’anarchia interna, dell’assenza di unità delle credenze. Per questo un nuovo potere, che affigge ovunque i suoi simboli, manifesta di solito una volontà di potenza e di dominio superiore al vecchio potere che si reggeva su tradizioni secolari. È la caratteristica del parvenu. Dei pensatori singoli hanno tentato di negare l’idea della sovranità, ma invano…. Il tempo storico e tutto ciò che vi si compie ha un senso, ma questo senso risiede al di fuori dei limiti del tempo storico stesso, nella prospettiva escatologica. La storia è un fallimento dello spirito, in essa non prende forma il Regno di Dio. Ma questo stesso fallimento possiede un senso. Hanno un senso le grandi prove cui l’uomo è sottoposto, e l’esperienza di tentazione che attraversa. Senza di ciò non sarebbe sperimentata fino in fondo la libertà dell’uomo”. - 5 Cfr. “Cristianesimo dall’inizio alla fine” – Sergio Quinzio – Ed. Adelphi – “L’insignificanza delle cose è una proiezione dell’uomo insignificante, altrettanto arbitraria quanto la proiezione del significato. Esiste pur sempre una significatività minima nell’uomo e nelle cose, perché il puro nulla è assolutamente inesprimibile: ma siamo allo stadio finale di contrazione del significato della realtà, là dove tutti gli opposti e gli assurdi possono liberamente sussistere e coincidere, tutti parimenti oggetti e tutti parimenti insignificanti: l’incremento della fame con l’incremento della ricchezza, l’incremento delle conoscenze con il decremento della Sapienza, l’incremento del benessere come dell’angoscia, l’incremento del lavoro come del tempo libero. L’incremento della produttività, ad esempio, tende insieme a ridurre il lavoro (le macchine lavorano per noi) e ad aumentare il lavoro (per procurarci i sempre più numerosi e sempre nuovi beni disponibili)”.
- 6 “Ogni tanto cerco di ricordare ciò che il padre prevedeva per il futuro dell’Italia e del mondo. Egli era molto preoccupato per il caos che aveva già messo le sue radici al tempo in cui egli era vivo. Il caos delle menti sempre alla ricerca di soluzioni che non fossero la Volontà di Dio per risolvere i problemi dell’uomo, senza tener presente che l’uomo è figlio di Dio e che la felicità può venire solo dall’intervento dell’Amore di Dio, perché Dio ha creato tutto per Amore. Padre Pio infatti diceva: «Se noi avessimo la volontà ferrea di ritornare all’Amore, tutti i problemi sarebbero risolti, perché Dio è Amore e noi non lo ricordiamo mai abbastanza». Non ricordiamo che Dio è Amore forse perché in certi tempi la Chiesa ha un po’ esagerato con il timore, facendo dimenticare che l’Essenza di Dio è Amore. Ciò che mi ha affascinato maggiormente di Padre Pio, fin dal primo incontro, sono state proprio queste parole: «L’Amore di Dio è tutto e tutto si risolve sempre se noi crediamo e viviamo nel Suo Amore ». La vita è stata bella e semplice per me, ma la morte dei miei genitori mi mise in condizione di ripensare alle parole di Padre Pio: «L’Amore risolve tutto». Io che mi trovavo confuso, senza più i miei genitori invita, mi sono aggrappato sempre di più a questa parola: Amore. Piano piano ho compreso che l’Amore è veramente la Vita di Dio in noi. Quando noi scopriamo questa presenza, la forza dell’Amore, ecco che non siamo più soli, non siamo distaccati dall’eternità, perché nell’Amore è presente l’Eternità di Dio e l’eternità nostra. Quindi si comincia a comprendere e a sentire che l’eternità è in noi e noi siamo nell’eternità. È un salto difficile da fare, ma con l’aiuto dei Santi come Padre Pio, diventa relativamente facile… Oggi mi sono convinto, dopo 42 anni di vita accanto a Padre Pio, che non esistono problemi, esiste “il problema”: l’Amore a Dio. Io non mi sono mai dedicato molto all’aspetto carismatico, miracoloso di Padre Pio perché, come dico, ero attratto dal suo insegnamento, da ciò che emanava da lui attraverso l’amore e la sapienza. Mi sembrava che questo fosse ancor più importante dei miracoli che egli riusciva ad ottenere da Dio. Il padre mi faceva capire che il miracolo è sempre opera della nostra conoscenza d’amore, della nostra capacità d’amare con tutto il cuore il nostro Dio. Pensare a Dio come Amore, sembra quasi un’illusione, ma poi ci si accorge, se si ha la perseveranza di amarlo, che non è illusione, ma è una grande realtà. Infatti un atto d’amore ottiene spesso quei mutamenti che noi riterremmo impossibili”. Associazione “Amare Ravenna” Ravenna 03/1191995 – Dott. Luigi Gaspari Fonte e Copyright: https://www.archiviogaspari.it/conferenze/ravenna03_11_1995.htm
- 7 16 Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. 17 Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; 18 e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pa
- 8 Cfr. Nikolaj A. Berdjaev “Il senso della Creazione – Jaca Book pag. 420 – “La Chiesa di Pietro, la Chiesa che si è occupata della guida religiosa delle masse popolari, ha compiuto una grande opera nel mondo ed ha conservato la santità cristiana per l’ultima epoca dell’umanità. Ma la rinascita cristiana può avvenire solo sotto il segno della Chiesa di Giovanni e della tradizione Mistica Giovannea. La Chiesa di Pietro è la Chiesa di Giovanni sono due aspetti dell’unica Chiesa di Cristo, uno più esteriore e l’altro più interiore e nascosto. Nella Chiesa di Giovanni, nella Chiesa dei tempi apostolici, si rivela in maniera definitiva la Liberta di Cristo e l’Amore di Cristo, vengono superati gli elementi vetero-testamentari e legalistici che sono presenti intorno al Cristianesimo. L’Ortodossia Russa, anche se non sufficientemente manifesta ed attualizzata, fu appunto determinata dal Cristianesimo Giovanneo con la sua essenza nascosta. Nella natura religiosa Russa e nell’idea religiosa Russa abbiamo appunto la terra solida per una nuova epoca creativa del Cristianesimo”.