In giro ci sono altre Taranto – Arcelor-Mittal a rischio di chiusura, per mia diretta conoscenza sul campo posso dire che spesso grosse multinazionali che sono abituate a fagocitare tutto, spesso sottovalutano i rischi e sbagliano i conti. La balla spaziale dello scudo fiscale non è un problema serio, ma non è la goccia che ha fatto traboccare il vaso come vogliono farci credere.
La crisi innescata dalla guerra dei dazi ha creato un calo del 40% sul mercato dell’acciaio, nessuno aveva ipotizzato che questa guerra di dazi sarebbe durata così a lungo. L’azienda franco-indiana sta chiudendo altre 4 acciaierie in Europa, quindi non è un problema esclusivo dell’Italia. Se poi si tiene conto che tale azienda è specializzata nel rilevare acciaierie in bancarotta e risanarle… vuol dire che siamo schiantati su un muro bello tosto.
Di recente anche la British Steel si è trovata nella stessa situazione, quindi diventa sempre più complicato gestire questo settore, a maggior ragione se lo stato ci ficca il naso.
https://it.notizie.yahoo.com/acciaio-ft-regno-unito-deve-decidere-se-british-115421319.html?guccounter=1&guce_referrer=aHR0cHM6Ly9kdWNrZHVja2dvLmNvbS8&guce_referrer_sig=AQAAAMLQSjrANiJJlAXOcUv6Cs8cs37Vu8oayW5i55YXcL0FQdRjlCT_lSobaQUOR0TTtBGKLswugAvV_YFHQnwYyrj3cRsiSiOO7w8A6BXtD_Si6gbj-IobD-Gs0qoH0vpGY___yOWdgmW1omDD_BRIJudAmo_In0-Ym5_EQeLesYtL il Financial Times discute di British Steel, dove UK deve decidere se l’azienda è strategica. In questo caso gli indiani di Tata Steel si erano ritirati, era arrivato il gruppo finanziario Greybull Capital, ma anche questa azienda si è arresa e la società è ora in stato fallimentare. Anche in UK stanno lavorando per salvare i posti di lavoro, in attesa di un compratore. Caso uguale all’Italia, in questa situazione si è fatto vivo il gruppo cinese Jingye e anche lì subito vengono richiesti impegni vincolanti su investimenti e occupazione.
Il jingle si ripete uguale in tutta Europa.
Ora in UK è un caso strano, visto che i bassi prezzi dei produttori cinesi di acciaio sono un fattore non secondario della crisi dell’acciaio in Europa.
Già a maggio 2019 l’intera UE si stava cagando addosso ma silenzio su tutti i media eh: