In silenzio è stato tentato il lancio di un missile a lungo raggio da un container su una nave da carico. Navi porta-container trasformate in navi da guerra. I russi con “Club-K” si avvalgono di contener caricati su camion per mimetizzarsi e non essere visibili al nemico. I cinesi preferiscono sfruttare la flotta mercantile per reagire ad un attacco improvviso. Quindi i test cinesi riguardano a missili a lungo raggio nascosti.
Quale il posto migliore per allocarle?
Ovviamente i porti commerciali, così ben nascosti che nessuno riuscirebbe a trovarli a meno di non mettersi a scannerizzare ogni singolo container sbarcato. Nulla di impossibile, ma richiederebbe tempi biblici e la merce non si muoverebbe più dal porto. Ripeto un concetto pratico di logistica: fare lo screening a tutti i container è impossibile.
I recenti accordi siglati BRI-Cina-Italia e i porti coinvolti vi fanno scattare qualche campanello d’allarme?

Monitorare i porti è difficile, ad accordi presi sarebbe impossibile e imbarazzante controllare tutte le navi battenti bandiera cinese nei porti in Europa. E’ come mettersi ad aprire tutti i biscotti della fortuna e sperare di trovare un biglietto che abbia un senso.
Armi ora a disposizione di Russia e Cina (Israele ci sta lavorando), ma che presto potrebbero essere a disposizione di Iran e Venezuela. Il bello è che hanno un lungo raggio d’attacco, sono precisi, possono essere spostati senza attirare la minima attenzione perché sfruttano navi, camion e treni. L’idea di nascondere un sistema missilistico in un container non è nulla di nuovo, semmai preoccupa la sua diffusione. Si stima che costino poco, un sistema Club-K – di quattro missili – costa circa dai 10 ai 20 milioni di dollari.
L’idea è molto semplice – arte russa di risparmiare denaro e utilizzare l’arte della maskirovka – perché permette attraverso container e la marina mercantile di creare una base missilistica dove meno te lo aspetti.
Un’arma di questo genere – nascosta e mascherata – non esercita deterrenza perché è concepita per essere nascosta. Inoltre l’idea che una qualsiasi porta-container possa diventare un lanciamissili di qualche genere, potrebbe spingere “il paese bersaglio” a rafforzare a 360° la sua difesa antimissile, ma questo è un effetto indesiderato/collaterale. Oppure potrebbe provocare ritorsioni commerciali di varia natura.
http://roe.ru/eng/catalog/naval-systems/shipborne-weapons/klab-k/