Conte e Trump hanno anche parlato di rigassificatori, e pure tanto. Durante l’incontro si è parlato di shale gas. I funzionanti in Italia sono Panigaglia, Rovigo e Livorno. Quelli approvati sono Gioia Tauro, Zaule e Capobianco. 5 sono in fase di progetto. Insomma Trump vede l’Italia come un hub europeo del gas.
Cosa costa “in media in più” lo shale gas americano? Circa il 20% rispetto al mercato che normalmente adesso si utilizza per le forniture. Ho interpellato una persona che lavora nel settore. Nessun cittadino pagherebbe di più il 20% in bolletta, ovvio. Quindi accetti lo shale in una certa percentuale e utilizzi anche “altri” fornitori (ho detto per caso Russia?).
Diciamo che l’impatto si può moderatamente controllare e contenere, anche se un aumento sarà evidente e consistente. Pura follia? Beh abbiamo perso la guerra e siamo sempre una colonia. Quindi investiremo in rigassificatori e la bolletta aumenterà. Zio Trump sarà contento e in parte il deficit commerciale si ridurrà, oh lui lo desidera così tanto! Normale folle amministrazione, ma da bravi sudditi abbiamo ricevuto il gagliardetto americano.
Chi ne farà le spese? ENI, poco ma sicuro.
Non verremo mai invasi massicciamente da shale perché nessuno vuole finire gli 11 rigassificatori sparsi qua e là tra Italia ed Europa. Diciamo però che sicuramente 4 verranno finiti e altri potenziati (SI’: verranno potenziati quelli italiani). Se così andrà ci sono già accordi per un piccolo sconto sul prezzo!
Ora ne hanno finalmente parlato e l’ultimo velo è caduto: Trump usa l’Italia per condurre la guerra americana contro le disubbidienti Germania e Francia.
Alessia C.F. (ALKA) http://liberticida.altervista.org E https://www.orazero.org
http://formiche.net/2018/07/concorrenza-usa-russia-energia-tabarelli-nomisma/