Roma 25 Aprile anno 2020.
Un gruppo di uomini organizzati sono entrati in parlamento alle ore 11.00 AM mentre si discuteva la legge di bilancio. Sono riusciti a bloccare le guardie dell’arma dei Carabinieri davanti alla porta centrale. Hanno cominciato ad affissare volantini dal nome Nucleo Armato Nazionalista Rivoluzionario per la Libertà del Popolo.
Dieci minuti dopo un camion dell’Esercito italiano – notizie dell’ultima ora – rubato alla base del Reggimento Trasporti Flaminia (in via Casilina RM fonti certe), bloccava il passaggio del portone d’ingresso. Venti uomini vestiti con mimetica militare sono riusciti a piazzare sacchi di sabbia davanti al palazzo bloccando tutte le vie di fuga, rafforzando la difesa con armi automatiche pesanti. L’organizzazione sembrerebbe non essere riconosciuta come estremisti di destra o di sinistra. I servizi segreti non hanno avuto informazioni che potessero presagire questo attacco alle Istituzioni. I morti accertati sono: due guardie in borghese colpite all’interno del palazzo, venti politici – non si conoscono ancora i nomi dei corpi – sembrano fare parte di diversi partiti tra cui Fratelli d’Italia, Forza Italia, Partito Democratico, nuovo Partito Comunista, Movimento cinque Stelle. Tutti colpiti a caso dalle bombe lanciate dal gruppo armato.
Il presidente Mattarella ha dichiarato: lo Stato è in guerra. Ad ora i militari non sono riusciti nell’intento di entrare nel Parlamento per bloccare gli stragisti, che si sono barricati minando tutti i passaggi. La volontà – ha dichiarato il portavoce della difesa del ministro Elisabetta Trenta – è quello di prendere vivi i terroristi rivoluzionari se possibile per capire chi sono, quali sono state le motivazioni. Di certo sono preparati a tutto, non vogliono collaborare per essere identificati se non da morti.
Un gruppo di cittadini romani hanno applaudito l’accaduto gridando “bravi oggi è il 25 Aprile viva la libertà viva la rivoluzione”. Sono stati prontamente fermati dalla Polizia nella piazza per essere poi accompagnati in Questura. I canali televisivi hanno bloccato le trasmissioni per seguire i fatti. Il sindaco di Roma Virginia Raggi ha dichiarato il lutto cittadino. Sconforto e dolore da parte dei media, Grillo davanti le telecamere ha risposto: noi lo dicevamo da tempo che sarebbe finita così, purtroppo non siamo riusciti a bloccare il pericolo, questa è una guerra nata da anni di ingiustizie.
Questo è ovviamente un racconto di fantasia. Ma se accadesse davvero?