Nella distrazione di massa generale vorrei proporVi uno sforzo concettuale in particolare: l’inutilità di ciò che leggerete è pari solo alla scoperta di un “centro di gravità permanente”.
In pochi lo cercano, ancor di meno lo trovano ma quasi tutti lo bramano.
Affilare anche il badile, per meglio esprimere la sua utilità, sono cose solo per Fratelli Giardinieri 😉
Il F.°.G.°. quando affila una lama in vero affila il suo Spirito e tiene in ordine la sua Mente, attrezzi in ordine rappresentano l’Eden del F.G., una Mente concentrata significa un magazzino di cose pronte all’uso.
La Volontà si inchina di fronte all’Ordine delle Cose.
Pertanto, abbandonando qualunque desidero e giudizio, Vi propongo di uscire dalla Vs dottrina, castello o sicurezze e superare perfino l’Ineffabile.
Come superare ciò che non puoi comprendere?
Sbagliare è utile, non comprendere aiuta a comprendere, è solo in Non-Essere che dà utilità all’Essere. E avrei già detto Tutto, come capirete.
Il “tutto” nasce da un commento riduttivo del buon “Il Separatore” sulla Cabalà, mentre sostenevo l’utilità della stessa nel rappresentare ciò che non è rappresentato ovvero i diversi gradi di Assoluto.
Tornando al Ns Giardino ho scoperto che ogni F.°.G.°. ha una Fantasia divina perché utilizza a modo proprio qualunque attrezzo, ciò che conta è il lavoro sul Fondo. Ho visto F.°.G.°. che finita la miscela o inorriditi ed imbarazzati dalla propria catena consumata hanno abbattuto l’albero con l’accetta perché forti della motosega non avevano portato nemmeno l’ascia.
Questo è lo Spirito giusto, efficacia ed efficienza sono concetti inferiori nel mondo sottile: l’accetta ha tagliato cose oltre la sua portata, l’ascia sarà ricordata e benedetta d’ora in poi, la miscela scorrerà a fiumi, la catena sarà sempre in ordine e vi sarà pure quella di scorta. Questo risultato è qualcosa di superiore tenuto conto che l’Albero è stato abbattuto comunque.
Parimenti, non limitatevi all’apparire della Dottrina ma volate con la Vs Fantasia nell’Infinito ma soprattutto nell’Assoluto.
Chiaramente, per chi rifugge alla sola idea dell’Uno, lo sforzo sarà pari ad abbattere un albero col piccone: chi scavando attorno, chi picconando il fusto ma l’Albero cadrà lo stesso.
Tra una sequoia con diametro del fusto di 12 metri ed un F.°.G.°. a mani nude, punterò sempre Tutto senza indugio sul Fratello Giardiniere: semplice questione di tempo.
Noi siamo yogurt in scadenza che, erroneamente, pensiamo sia meglio essere buttati perché scaduti invece che consumati prima, ma lo Spirito non conosce il tempo: iniziare un lavoro con lo Spirito giusto non significa finirlo ma che sarà comunque portato a termine. Così sarà, perché la sequoia è spacciata di fronte a qualunque F.°.G.°., anche a mani nude.
Adesso che avete il Metodo, abbandonate la Dottrina, l’Etica e la Morale e addentratevi nella singolarità del buco nero dove le leggi della Fisica si scontrano con l’Assoluto.
Partiamo, ovviamente dall’Albero della Vita, che ovviamente per me ha poco di ebreo ma grazie a loro è stato tramandato, i quali preziosi frutti sono stati colti e consumati dagli egizi ma rimane seminato e cresciuto dai Sumeri: dall’ermetico simpatico psicopompo Nin-ǧiš-zid-da che letteralmente significa “Signore principe dell’Albero della Vita”……

- Kèter, corona o diadema regale (centro della volontà creatrice, ispirazione dell’universo)
- Chokhmàh, saggezza (inizio e fine di tutto, pensiero)
- Binàh, comprensione, intelligenza (elaborazione e dunque matrice femminile dell’universo)
- Dàat, conoscenza (grande biblioteca cosmica che racchiude tutte le memorie dell’universo): è la cosiddetta “sephirà nascosta” e normalmente non entra nel computo delle dieci
- Chèssed, misericordia, grazia (centro dell’organizzazione e della concretizzazione, dell’abbondanza, del potere e dell’autonomia)
- Ghevuràh, giustizia, potenza, rigore (dimora del “chirurgo celeste” che agisce perché le leggi cosmiche siano rispettate: si tratta del centro maschile dell’universo)
- Tifèret, bellezza (legame tra i mondi dello spirito e le realtà materiali, questo centro impianta nell’uomo la coscienza)
- Nèzakh, Vittoria, trionfo (centro della bellezza che ispira, della materializzazione dell’amore)
- Hod, gloria, onore, eternità (centro che applica le leggi della sephirà di Binah a un livello vicino alla dimensione materiale: si tratta dello stadio finale dell’elaborazione del piano della vita)
- Yessòd, fondamento (centro che produce la realtà materiale: trasmette le informazioni di provenienza della coscienza superiore di Tiferet verso il mondo fisico e viceversa)
- Malkhùth, regno (centro che rappresenta la realtà fisica, associata al pianeta Terra).
Dàat non andrebbe nemmeno disegnato, non computato e più che Conoscenza (del Tutto) è meglio ricordarselo come l’Abisso. La Conoscenza è Tutto ma abbiamo compreso col pistolotto iniziale che non è necessario conoscere, è più necessario sbagliare per conoscere che conoscere, è più necessario cadere nell’Abisso che conoscerlo. Non occorre vincere ma non basta partecipare, questo è l’Abisso del Conoscere.
L’Albero stesso rappresenta l’Assoluto, la Manifestazione nella sua Interezza, sia il Tutto che l’Uno, dall’Essenza dell’Idea della stessa fino alla Forma ovvero l’Universo.
Per il credente si parte dall’Idea nella Mente di Dio, anche Logos o il Verbo presso Dio alla totalità del Creato.
Non sbaglierete, sempre secondo me, Nulla se vorrete visualizzare Tutto l’Universo con Malkhùth e l’Uno Assoluto con Kèter.
Non sbaglierete se vorrete percepire le Sephirot come Chakra, gangli rotanti che permettono la Ns Manifestazione. La Manifestazione è Nostra perché è il Ns modo di vedere l’Emanazione. Altresì non sbaglierete se vedrete i Chakra della colonna vertebrale nella colonna centrale (vertebrale o fusto) dell’Albero della Vita.
Dio non è il Creato ma il Creato è il Ns modo di vedere la Manifestazione di Dio. Dell’Uno, delle Leggi delle Fisica e della Meccanica Quantistica ecc. ecc.
Ognuno è libero nella Sua Dottrina, sia libero nel Suo credere, interpretare o non credere, occorre solo accettare che l’Albero si nutre di Luce non di giusto o sbagliato.
Il primo grado di Assoluto siamo Noi che concepiamo che se esiste la Forma intuiamo che esiste qualcosa che ne dia Sostanza e qualcosa che dia Forma alla Sostanza cioè l’Essenza.
Malkhùth, per semplicità, potrebbe essere il primo grado dell’Assoluto, l’Universo, la Materia, la Forma.
Siccome in realtà, la mia intenzione non è la QBL, passerei direttamente a Kéter, il secondo grado di Assoluto, cioè l’Uno Assoluto, l’Assoluto dell’Assoluto meglio concepibile come l’Ineffabile.
Un aiuto nella rappresentazione potrebbe essere ricordare che Kéter è Corona cioè stringa chiusa in un cerchio che si esprime nelle dieci dimensioni (Sephirot). Che sorpresina che è Kéter, rappresenta una stringa di energia chiusa, proprio quella della teoria delle stringhe e le dieci dimensioni. Per non parlare delle quattro dimensioni manifeste e le sei arrotolate….Troppo goloso non vedere differenza tra Cabala, RG Veda e Teoria delle Stringhe. Ma non è ciò che oggi ci interessa.
Kéter è il secondo grado di Assoluto perché è l’Uno piccolo (stringa chiusa) ma anche l’Uno grande cioè il Tutto condensato pre-manifesto (anche prematurata direbbe il fisico ateo Antani) nel “punto” o Uno che ha dato vita al Big Bang.
I Big Bang possono essere tanti ma L’Uno Assoluto, l’Ineffabile rimane sempre lo stesso anche se determina emanazioni diverse. D’altra parte siamo al secondo di grado di Assoluto, se il primo grado di Assoluto è anche e semplicemente l’opposto del Relativo, il secondo grado di Assoluto contiene sia l’Assoluto che il Relativo, sia l’Uno che il Tutto.
Kéter è già causa di sé.
Non sbaglierete se vorrete interpretare il secondo grado di Assoluto come la più alta ed irraggiungibile essenza di Dio Onnipotente, non creato, causa e conseguenza di sé, che non necessita di esistere ma solo di Essere perché esistere è uno stupido concetto temporale, Essere è Eterno, l’Esistere è Essere nel Tempo.
E secondo Voi cosa sarà servito questo secondo pistolotto se non ad introdurre il punto vero, il terzo grado di Assoluto!
Eh già, c’è perfino un grado di Assoluto più Assoluto di Dio Onnipotente, più Assoluto della Stringa, più Assoluto del punto da dove si generano i diversi Big Bang.
A ben vedere, i mistici antichi defecatori bipedi hanno pure spaccato il terzo grado di Assoluto in tre piani diversi.
Non chiedetemi come sia possibile, ma la Trinità è intima all’Emanazione, alla Manifestazione che volete, al Tutto e pure al Nulla.
A nutrire l’Uno Assoluto o l’Essere Assoluto è semplicemente il Non-Essere Assoluto nei tre gradi ovvero in Non-Essere nei due gradi inferiori di Assoluto ed il Non-Essere in Assoluto. Il Nulla del Nulla per semplificare.
Non vi chiedo di comprendere, di capire o razionalizzare o credere ma rilancio dandoVi il nome del concetto: il Nulla nella Cabalà, ciò che permane, permette e nutre Kéter (senza esserne causa) è l’ Ain Soph Aur (Nulla nella sua Trinità).
E’ Ain;
E’ Ain Soph;
E’ Ain Soph Aur.
LE TRE FORME DEL NULLA.
La Ns nocciolina encefalica che chiamiamo Mente non può farcela se non utilizzando il parodosso, solo la Mistica può farcela senza. Chiaramente il Nulla non ha forma per definizione ma il suo concetto (concetto = la ns Mente che macina la “Doxa” ovvero razionalizza la “Maya”) può avere forma, pertanto diamo forma ai tre concetti di Nulla.
Ain Soph Aur
La Luce senza Limiti. Siamo fuori dallo Spazio e dal Tempo, senza forma, Bohm lo chiamerebbe il “sistema implicito”. Qui vi è solo il concetto di energia ovvero il concetto di Sostanza e di Non-Essere.
Attenzione a cadere qui nel concetto di ’Uno, “l’Uno senza il Due” significa l’Uno senza il suo Essere, cioè il Non-Essere dell’Uno. E’ una forma diversa di Dio perché non ha causa, un Assoluto di terzo grado mentre Dio Onnipotente è un Assoluto di secondo grado, e già…, nella dottrina cristiana potrebbe essere considerato Dio che essendo perfetto e onnipotente non può Essere ma solo Non-Essere. Concepire l’Uno come perfetto perché non necessita di Esistere né di Essere ma è puro e totale Non-Essere è solo mistico: togliete qualunque concetto di Uno e abbracciate il più semplice concetto di “Nulla creativo”, un buon aiuto potrebbe essere il concetto di “campo quantico”. Se saltiamo concettualmente nel piano non dimensionale del Nulla Trino è il Nulla che ha Essenza, Sostanza e potrà prendere Forma dando forma alla Sostanza in Kether (ricordiamo che Kether è l’energia che si chiude in una corona).
Ain Soph
Più Assoluto del “Nulla creativo” che è pura Sostanza senza Forma ma che permette al Logos di creare, vi è il Nulla ancora più Assoluto che è pura Essenza di Non-Essere, senza Sostanza ma che può prendere Sostanza (Luce/Energia) in “Ain Soph Aur”. Se volete è il Non-Essere potenziale.
Ain
Mi viene da ridere perché non credo riuscirò a spiegarlo, ancor meno delle righe precedenti, questo grado di Assoluto è meraviglioso perché più elevato del Non-Essere.
Ben oltre i concetti duali è il Nulla che può diventare Non-Essere perché è talmente Nulla da “non-essere” nemmeno come Non-essere. E’ oltre il concetto di Essere e Non-Essere ma può Non-Essere in Ain Soph per dare utilità all’Essere nei piani assoluti inferiori.
E’ Spirito puro che permette e pervade sia il Non-Essere che l’Essere, lo Spirito permette l’Essere e il Non-Essere, lo Spirito è più Nulla del Nulla ma dà SENSO al Nulla, all’Uno ed al Tutto.
Lo Spirito dà utilità al Nulla, che dà utilità all’Uno che da utilità a Tutto. Lo Spirito è oltre il concetto di concetto, non è infatti un concetto, non ha nome, non è il significato della parola, non è Dio.
E’ l’insieme di regole del gioco senza che esista il gioco, senza che esistano le regole, senza che esistano i giocatori. Di qualunque gioco.
E’ la voglia di giocare senza poter sapere, senza poter conoscere. E’ la Scintilla, è il Fuoco, è giocare non solo per partecipare ma sapendo di non vincere. E’ la voglia di senso. Non è un Mistero, non necessita di Essere o Non-Essere.
Dare Senso è anche dare Non-Senso.
Sicuramente ora vi sentirete meglio perché avrete con Voi lo Spirito giusto 😉, l’ascia ed il piccone siano sempre con Voi. Trattateli con cura e usateli con Fantasia.
Non cercate la Vs illuminazione, accettate in generale che altri saranno illuminati prima di Noi e grazie a Noi, accettate in particolare di illuminare grazie all’elevazione: il Sole illumina di giorno, la Luce del lampione li illuminerà la notte.
Il Fratello Giardiniere ammira il Sole, benedice l’Acqua e si prende cura del Giardino: il resto è Sfalcio.
Il Fratello Giardiniere accetta anche i diversi gradi di Assoluto perché i suoi attrezzi sono in Ordine.
Il Fratello Giardiniere ringrazia la Vita e adora la Grande Mietitrice perché il Raccolto non è diverso dalla Resurrezione, nelle sue mani vi è il seme che permette al Grande Gioco di iniziare nuovamente ma soprattutto c’è il nutrimento per le creature e per il loro Spirito.
Consulente dei Nuovi Schiavi – Absolut Edition
Nulla è a caso, Tutto è Uno, ma Uno è Nulla.
t.me/blogorazero