Da Exit Economics link articolo originale https://exiteconomics.blogspot.com/2019/05/debunking-di-una-fake-news-il-contante.html
Nella prima puntata di Economia for Dummies abbiamo visto, usando semplicemente la logica e senza rimbalzare fra un documento o un video di questo o quel supposto esperto economista, che le banche commerciali NON prestano un bel niente: le banche creano denaro dal nulla.
Piú precisamente, creano credito.
Cosa è il credito? E’ denaro emesso da una sorgente, chiamata creditore, ad un destinatario, chiamato debitore, con sopra un tasso di interesse che il debitore è chiamato a pagare. Niente di più.
Spesso userò il termine denaro, credito e debito in modo intercambiabile. Infatti sono la stessa cosa, da punti di vista diversi.
Tutto il denaro creato oggi è CREDITO. Si porta dietro un interesse.
Ripetiamolo insieme (repetita juvant):
- il denaro che usiamo è CREDITO.
- il denaro che usiamo è DEBITO.
- il denaro che usiamo sono NUMERI in un registro con associato un NUMERELLO che è il tasso di interesse
Le banche creano denaro dal nulla quando erogano prestiti o mutui.
Ora, a quale DENARO stiamo facendo riferimento?
contanti? numeri in un conto corrente? banconote? le mitologiche riserve bancarie citate spesso a sproposito nei giornali e che nessuno capisce?
Oggi ci occuperemo di CONTANTI, e mostreremo:
1) perché i contanti hanno essi stessi un interesse nascosto. Questo lo dico io, ma non ho sentito in giro nessuno usare le mie argomentazioni. Vedremo…
2) perché i contanti NON rappresentano un problema per l’economia nazionale e mondiale
3) quali sono le probabili ragioni per cui si vogliono bannare i contanti nel mondo (sono molteplici, alcune molto sottili).
Tralasciamo oro, argento, metalli preziosi e criptovalute perché, ripeto, sono strumenti di investimento o speculazione, e non ce ne frega NIENTE per il nostro vivere quotidiano. C’è chi ha messo su società di consulenza su questa fuffa delle criptovalute viste come il solo e possibile futuro. Al solito, i primi che sono entrati hanno fatto i soldi, quelli che sono entrati tardi (quando il bitcoin era a 20mila) hanno perso un sacco di soldi. Ma chi chiedeva commissioni per consulenze sul Bitcoin ha fatto comunque i soldi.
Questa storia vale per QUALSIASI nuova tecnologia alle prime fasi della sua introduzione. Un esempio terra terra è il seguente.
All’inizio del 2010 molta gente ha comprato azioni di un colosso della stampa 3D, 3D Systems Corporation, che aveva raggiunto i 100 dollari dai dieci verdoni iniziali (+1000%!). Molto hype, molta isteria, ma poi 3D Systems Corporation è ritornata velocemente ai 10 dollari ad azione iniziali.
Ora, io credo fermamente nell’Additive Manufacturing Layer (per i profani, 3D printing) perché rivoluzionerà l’industria, il retail e la logistica, così come credo nei benefici dello sviluppo dell’intelligenza artificiale, ma ciò NON significa che mi ci butto a capofitto e che la considero IL futuro. Altri esempi sono le start-up per batterie che implementano il grafene, le industrie farmaceutiche che lavorano per curare l’Alzheimer, etc.
Idem, non ho nulla contro le criptovalute e l’oro, anzi, ben venga una sana diversificazione di portafoglio e la sperimentazione di nuove tecnologie come strumenti di investimento ad alto rischio, ma oggi adoperiamo ANCORA conti correnti e contanti per fare acquisti e pagare le bollette.
Nella puntata di oggi consideriamo come denaro solo i numeri nel nostro conto corrente e la cartamoneta (i contanti, cioè banconote e monete).
Useremo, per dimostrare le nostre tesi, pura e semplice logica suffragata da dati. L’economia deve essere cosa semplice, per non dare troppo credito alle sortite dei banchieri centrali. Sapete una cosa? A me questi banchieri centrali ricordano la Sibilla Cumana, che trascriveva le sue predizioni sul futuro, ispirate da comunicazioni con le divinità, su foglie di palma che venivano disperse dal vento. La Sibilla di oggi è il banchiere centrale, le foglie di palma sono le interviste rilasciate e il vento è dato dalle parole spese dai giornalisti e dalle loro interpretazioni. Quando un banchiere centrale tossisce o cambia un punto e virgola, i giornalisti si affrettano a “interpretare” salvo poi non dire mai nulla. Parole al vento, appunto. Leccaculi fino allo sfinimento.
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