Ho sentito parlare durante la trasmissione televisiva del direttore Enrico Mentana su La7 durante la crisi e fine del governo M5S/Lega, che politici di sinistra (indifferentemente dal partito) rispondevano in maniera decisa che ci troviamo in democrazia parlamentare.

Nei regimi di democrazia parlamentare, un governo di scopo non legittimato da voti dovrebbe nella sua programmazione di breve durata, non rimanere al governo per lungo tempo, perché privo di una solida base politica. Sarà così? Non c’è volontà a tornare alle urne.

Questo è l’ennesimo inciucio per evitare il giudizio degli italiani? I politici si inventano altre forme di democrazia o dittature per evitare danni ai partiti? Sono propensi a tenere duro in merito all’unità Europea (fare quello che ci chiedono).

Ricordo che: la Repubblica parlamentare, è una forma di governo, in cui la rappresentanza democratica della volontà popolare è affidata, tipicamente per mezzo di elezioni politiche, al Parlamento e ai suoi membri che, in quanto tale, elegge con modalità differenti sia il Governo che il presidente della repubblica (democrazia rappresentativa). https://it.wikipedia.org/wiki/Repubblica_parlamentare

Sono scettico, mi domando: una volta delegati dai cittadini i partiti possono modificare e cambiare gli esiti delle votazioni per il semplice motivo che non c’è un governo Istituzionale e quindi hanno la responsabilità morale di trovare al più presto un rimedio in Parlamento? Se è così allora il popolo non è sovrano, quindi la Costituzione è articolata in maniera sbagliata.

Nascita della Reppubblica Italiana

La nascita della Repubblica Italiana avvenne a seguito dei risultati del referendum istituzionale di domenica 2 e lunedì 3 giugno 1946, indetto per determinare la forma di stato da dare all’Italia dopo la seconda guerra mondiale.

Per la prima volta in una consultazione politica nazionale votavano anche le donne: risultarono votanti circa 13 milioni di donne e circa 12 milioni di uomini, pari complessivamente all’89,08% degli allora 28 005 449 aventi diritto al voto del “referendum” https://it.wikipedia.org/wiki/Nascita_della_Repubblica_Italiana

Perché parlo di Repubblica Italiana? Semplicemente perché l’Italia ha tenuto conto dei voti degli italiani, fondamentale ricordare qual’è il giusto indirizzo per una democrazia.

Al momento la partitocrazia non vuole portare ai seggi gli italiani, evitando il pensiero del popolo.

E’ legittimo? Era legittimo un governo tecnico ai tempi di Monti? intervenire con un governo di scopo è la cosa giusta? Sono tante le domande che mi faccio.

Qui si tratta di cambiare gli eventi di maggioranza, c’è stata una crisi di governo e non possiamo non tenere conto di questo, però fare accordi per godere di privilegi e poteri continuando a governare senza il consenso del popolo è sbagliato, non viene mai menzionata una riforma strutturale per evitare che il Parlamento faccia scempio della democrazia. Un partito ideologicamente distante da un altro come può mettersi d’accordo per finire una legislatura? Mi spiegate voi il perché?

Con tutte queste domande che mi pongo da parecchio tempo, mi accorgo che le ricette sono sempre quelle, stessa cosa vale per il dottore che le prescrive e che ci cura in maniera irresponsabile, disinteressato, mentre il popolo si affida al rosario, alla preghiera a miracoli.

Mi chiedo se è possibile vivere un contesto dittaturiale senza fare nulla!

Per carità, lungi da me izzare folle, però ci vorrebbe veramente qualcosa di forte, invece continuiamo a digerire tutto, senza chiederci perchè questa classe politica continua a sopravvivere indisturbata.

Ho trovato un link molto interessante, trattasi di una rivista online. http://www.quinterna.org/archivio/1945_1951/democrazia_popolare.htm

Ricordo ai lettori che non seguo rappresentanze ideologiche o di partito, siate magnanimi evitando polemiche. Semplicemenete mi piace dare un senso alle cose, anch’io ho una coscienza e quindi non mi astengo da valide ragioni personali.

A voi la parola.