AGGIORNAMENTO DEL 04/07/2023
<<In risposta ai recenti disordini che hanno colpito alcuni distretti della Francia, il ministero dell’Interno francese ha annunciato l’adozione di misure eccezionali per garantire la sicurezza e la tranquillità pubblica. In una dichiarazione, il ministero ha annunciato che le misure mirano ad affrontare l’escalation della violenza e a mantenere l’ordine e la stabilità nelle regioni colpite.
Le misure, volte a prevenire ulteriori atti di violenza e disturbo , entreranno in vigore il 3 luglio per un periodo limitato, spiega il comunicato. Per combattere “l’uso improprio dei social media e delle piattaforme online per coordinare attività illegali e incitare alla violenza”, il ministero dell’Interno limiterà l’accesso a Internet per quartieri specifici durante le ore notturne. Le restrizioni saranno messe in atto per frenare l’uso abusivo delle piattaforme online e impedire il coordinamento di azioni illecite.
La notizia arriva poche ore dopo che un attacco con un’auto ha preso di mira la casa del sindaco di L’Hay-les-Roses Vincent Jeanbrun.
I disordini sociali sono il risultato del brutale omicidio di un 17enne di origini algerine per mano di un agente di polizia. Dopo il tragico incidente, il paese europeo è esploso in proteste , mentre le persone denunciavano la brutalità della polizia e il razzismo. Le proteste si sono estese oltre i confini della Francia, con tafferugli e arresti avvenuti a Bruxelles in relazione alla sparatoria in Francia. Anche diversi incendi sono stati tenuti sotto controllo durante i disordini. Petardi sono stati lanciati contro le forze di sicurezza in vari quartieri di Parigi e la stazione di polizia nel 12° distretto della città è stata attaccata. Episodi di saccheggio sono stati segnalati lungo via Rivoli, vicino al museo del Louvre, e al Forum des Halles, il più grande centro commerciale del centro di Parigi.>> Tratto da https://www.moroccoworldnews.com/2023/07/356248/france-tightens-security-restricts-internet-access-as-protests-continue-escalating
“Quindi i politici saranno schermati da tutto, mentre per il popolino otterrà il chat-control e fra poco anche il Digital Services Act (DSA) per fare rimuovere i pensieri scomodi in rete, perché non puoi andare contro al pensiero dominante. Tempi interessanti.” lo scrivevo qua il 16 Giugno 2023.
<<“La decisione di Meta arriva dopo l’incontro della scorsa settimana con Thierry Breton, commissario Ue per il mercato interno, impegnato in un tour della Silicon Valley. In un tweet Breton ha parlato di 1000 dipendenti di Meta al lavoro per l’applicazione delle norme del Digital Service Act, precisando che con Zuckerberg ha discusso anche di altre norme, come il Digital Market Act e il più recente Ai Act.” Un’Europa sempre più statalista e dirigista, dove l’economia è sempre più pianificata e diretta dalla politica e dalla burocrazia, gli apparati statali si integrano sempre di più con le grandi imprese private, l’informazione è sempre meno libera, le democrazie nazionali sono sempre più svuotate di senso, e in generale sempre più vicina al fascismo che al liberalismo.
(Pietro AGRIESTI)>> Tratto da https://t.me/LeonardoFaccoQuotidiano/22584
<<DI PIETRO AGRIESTI – Il Digital Service Act comporta:
l’obbligo da parte dei social media di presentare periodicamente rapporti sulla moderazione dei contenuti e sulla “riduzione dei rischi” ai burocrati dell’UE
la supervisione da parte dell’UE della vigilanza delle piattaforme dei social media sulle informazioni “dannose”, che potrebbero potenzialmente includere la disinformazione sulla salute e i “discorsi d’odio illegali” (la cui definizione europea è infinitamente più estesa di quella USA)
la creazione di nuovi poteri di emergenza della Commissione Europea per “richiedere” alle piattaforme dei social media di intraprendere azioni per “prevenire, eliminare o limitare” qualsiasi uso dei loro servizi che potrebbe “contribuire” a una “minaccia” alla sicurezza pubblica o alla salute pubblica.
E badate bene che perchè qualcosa sia una “minaccia” non è necessario che sia falsa, è sufficiente che possa potenzialmente spingere a comportamenti che l’autorità politica ritiene pericolosi o frenare l’adesione a comportamenti che l’autorità politica ritiene virtuosi. Durante il covid sono state censurate informazioni vere perché “promuovevano l’esitazione a vaccinarsi”. Per cui se io condivido uno studio sulle miocarditi e gli effetti collaterali dei vaccini non conta se lo studio sia solido, inattacabile, peer reviewed e accettato dall’intera comunità scientifica, vengo comunque censurato perchè la gente leggendolo poi non si fiderebbe più dei vaccini ed esiterebbe a vaccinarsi.
Questo non è “nudge”, è fascismo. Il DSA è un provvedimento da regime tecnocratico, totalmente antidemocratico e illiberale, un ottimo esempio del perché l’Unione Europea sia una minaccia e vada sciolta, costi quel che costi.>> Tratto da https://t.me/LeonardoFaccoQuotidiano/22253
<<I ventisette stati membri dell’Ue avranno anche una maggiore influenza sulla moderazione dei contenuti presenti su piattaforme come Facebook e YouTube: “Ogni autorità nazionale sarà in grado di richiedere la rimozione di contenuti illegali, indipendentemente da dove si trovi la sede europea della piattaforma“, ha spiegato il commissario europeo per il mercato interno Thierry Breton prima della conclusione dei negoziati e a poche ore dall’accordo sulle nuove regole. Il meccanismo di crisi si è rivelato una delle norme più controverse del nuovo pacchetto: “Sembra che la guerra in Ucraina abbia creato per i sostenitori di restrizioni più severe un’opportunità politica per spingere la loro agenda”, ha detto Daphne Keller, responsabile della regolamentazione delle piattaforme al Cyber Policy Center di Stanford.
… Fino a oggi in Europa non c’è mai stata una legge che permettesse alle autorità di intervenire sul funzionamento delle piattaforme in caso di minacce alla salute pubblica o alla sicurezza. Quando a seguito all’invasione dell’Ucraina hanno deciso di bloccare i media accusati di diffondere propaganda russa, come Sputnik e Rt, i legislatori dell’Ue si sono appoggiati alle sanzioni e alla volontà delle piattaforme di collaborare. “Non possiamo contare solo sulla buona volontà delle piattaforme quando si affrontano crisi, pandemie o guerre“, ha dichiarato Breton.>> Tratto da https://www.wired.it/article/digital-services-act-ue-piattaforme-tecnologiche/ del 26.04.2022
Thierry Breton, il Commissario Europeo per l’Industria, ha affermato che “al di là degli impegni volontari, dal 25 Agosto 2023 la lotta alle fake news sarà un obbligo legale alla luce del Digital Services Act”, che prevede multe fino al 6% del fatturato mondiale annuo in caso di mancato rispetto. Questo lo apprendiamo da https://tech.everyeye.it/notizie/ue-francia-twitter-social-elon-musk-rischia-ban-europa-652369.html
<<Digital service act – La legge sui servizi digitali entrerà in vigore ad agosto 2023, un quadro normativo applicato in tutta l’unione Europea, il nuovo regolamento fisserà regole chiare per le grandi piattaforme digitali introducendo un elenco di ‘cosa da fare” e “da non fare”, tale legge fornirà alla Commissione Europea di turno il potere di svolgere indagini su tutti gli utenti e di sanzionare chi è considerato (da loro ovviamente) scorretto, in parole povere il disegno del wef si sta concretizzando, il controllo totale delle masse. Evviva la libertà di stampa!>> Tratto da https://t.me/realityofwar/26094
<<Ad esempio oggi sarebbe considerata disinformazione, censurata e cancellata, la notizia vera che USA e alleati europei bombardavano l’Iraq nel 2003 anche senza prove che Saddam Hussein avesse armi di distruzione di massa. Anche criticare il governo italiano per la gestione psicotica della pandemia, violando anche la Carta Costituzionale e le norme UE contro le discriminazioni, verrebbe considerata disinformazione, censurata e cancellata. E chi più ne ha ne metta.>> Considerazione tratta da https://www.affaritaliani.it/mediatech/arriva-la-norma-ue-che-blocca-notizie-e-commenti-sgraditi-all-establishment-852465.html
Tra le misure contro i contenuti illegali c’è infatti il potenziamento della visibilità delle “fonti ufficiali” online e l’oscuramento di fonti non ufficiali.” Osserviamo che c’è nell’elenco delle piattaforme web che saranno sotto sorveglianza: Alibaba AliExpress, Amazon Store, Apple AppStore, Booking.com, Facebook, Google Play, Google Maps, Google Shopping, Instagram, LinkedIn, Pinterest, Snapchat, TikTok, Twitter, Wikipedia, YouTube, Zalando. I due motori di ricerca sono Bing e Google Search. Ovvio che alcune sono proprio di potenziamento della visibilità delle “fonti ufficiali” online.
<<La causa dei disordini in Francia sono stati i giochi per computer, ha dichiarato il presidente Emmanuel Macron durante una conferenza stampa:
▪️I pogromisti sono “avvelenati dai videogiochi” e semplicemente ripetono le loro trame;
▪️Inoltre, “incitamento all’odio” e disinformazione vengono diffusi attraverso i social media e Tiktok.
Per far fronte alla crisi, Macron ha proposto di rafforzare la censura di Internet.
Per tre giorni, i manifestanti hanno dato fuoco a più di cento edifici amministrativi, diverse centinaia di stazioni di polizia in tutto il Paese e quasi duemila automobili. Un’ondata di saccheggi ha attraversato le grandi città.>> Tratto da https://t.me/WarRealTime/12650
Con l’arrivo del nuovo DSA, in caso di disordini, scatterà una grossa censura su internet.