Dopo le anticipazioni di eminenti opinionisti, di fior di giornalisti e delle migliori menti tra gli esperti di politica italiana, secondo cui Matteo Renzi avrebbe abbandonato il PD per farsi il suo partito, ipotesi sempre sdegnosamente smentita dall’ex segretario PD (ma sappiamo bene che quando Renzi afferma qualcosa, nella realtà si verifica esattamente il contrario), l’ambizioso politico toscano ha deciso di uscire allo scoperto portando a termine la scissione dal PD già ampiamente pronosticata, creando per ora, un nuovo gruppo parlamentare che conta oltre venti parlamentari alla Camera, e quindici al Senato.
Renzi si è rimangiato TUTTO, ebbene certe occasioni capitano solo una volta nella vita, del resto deve aver ben compreso di persona la “selezione darwiniana”.
La scissione, per ora, sembra non avere effetti pratici sul governo appena nato. Renzi ha già dichiarato che la fiducia al governo Conte bis non è in discussione, tenendo presente che almeno 5 tra ministri e sottosegretari hanno aderito alla nuova formazione politica renziana (ovviamente, trattandosi di Renzi, bisogna sempre prendere con le molle qualsiasi dichiarazione di intenti e fare la tara dalle cazzate che di volta in volta l’ex premier spara).
Ci sono però diverse considerazioni da approfondire.
Ancora una volta assistiamo alla creazione dal nulla, di un nuovo soggetto politico POST ELETTORALE, nato cioè in seguito a giochi politici avvenuti in Parlamento ma non in cabina elettorale. Una serie di parlamentari eletti sotto un simbolo e grazie ad esso, poiché i candidati non vengono scelti dall’elettorato ma imposti dalle segreterie di partito, finiti in parlamento che cambiano casacca e creano un nuovo gruppo parlamentare, antipasto della nascita di un nuovo partito. Un novo soggetto politico nato per motivi di puro opportunismo politico e finalizzato a dare al cacicco di turno quel potere e quel protagonismo che il partito di provenienza non aveva più intenzione di concedergli.
L’ennesimo soggetto politico non legittimato dal voto popolare ma che comunque avrà in Parlamento una forza che nessun elettore gli ha decretato.
Il nuovo partito renziano sarà assolutamente decisivo per le sorti del governo, soprattutto al Senato, dove i numeri sono risicati. Il Governo Conte bis è nato in seguito ad un accordo programmatico stabilito tra M5S e PD, che ha stabilito alcuni punti sul futuro operato della nuova maggioranza, che bisognerà verificare fino a che punto possa soddisfare Renzi e i suoi. Avendo costruito un nuovo soggetto politico, si presume non solo per interesse e potere personale ma anche per alcune divergenze di carattere politico, bisognerà vedere quanti e quali punti del programma condiviso di M5S e PD saranno considerati accettabili dalla nuova formazione politica, e quali e quanti punti programmatici non compresi nell’accordo di governo saranno considerati fondamentali da Renzi per la prosecuzione dell’esistenza dell’attuale governo.
La cosa certa, per ora, è che per l’ennesima volta avremo un Governo appeso ai capricci e ai diktat di un soggetto politico non eletto da nessuno. Un Governo fortemente ricattabile da chi ha dimostrato di non avere alcuno scrupolo nel portare avanti i propri interessi anche a costo dell’interesse nazionale. Formato da i classici “tengo famiglia” i quali pur di non perdere la poltrona e il lauto stipendio da parlamentare – consapevoli che ben difficilmente torneranno in Parlamento e che se si andasse ora ad elezioni Salvini (pur azzoppato da scelte apparentemente disgraziate e in calo nei sondaggi) vincerebbe a man bassa – voterebbero Cetto La Qualunque pur di continuare ad esistere.
Il programma di Renzi potrebbe essere questo:
- CONQUISTARE il potere reale all’interno del Governo e della maggioranza, potrà fare e disfare come vuole, otterrà quello che gli interessa, proponendolo poi al suo futuro elettorato come grandi conquiste ottenute solo ed esclusivamente grazie al suo operato
- STACCARE la spina al Governo quando lo riterrà opportuno, vantandosi successivamente di essere stato colui che materialmente ha posto fine a “quell’obbrobrio di alleanza tra M5S e PD” prendendo le distanze dall’inciucio di cui lui stesso è stato il principale fautore
- TENTARE poi di attirare i voti degli scontenti del PD e di FI.
Renzi con questa mossa ha occupato il centro. Nicchia abbandonata stupidamente dagli altri. Con il suo partito e con ciò che rimane di FI, ha le carte in regola per diventare il burattinaio di ogni prossimo Governo. Renzi e Berlusconi lavorando sottobanco possono ottenere da ogni Governo un numero impressionante di poltrone e tenere sotto scacco il Bel Paese.
“Io ti creo e io ti distruggo”: il Conte bis da oggi si aggirerà come un fantasma terrorizzato, consapevole che gira un Renzi col taglierino in mano pronto a tagliare il filo a cui è appeso. Giuseppy Conte è inferocito: si è liberato di un Matteo (S) … e un secondo Matteo (R) gli piazza un favoloso roping e si ritrova catturato al lazzo, con una corda attorno al collo e immobilizzato a terra tutto ben legato. Eh che volete, è la bellezza del rodeo politico italiano!
Nei prossimi giorni scatta il faccia a faccia. Salvini e Renzi ovunque che suonano la grancassa. 2 pallari geniali, abili animali che cavalcano il palcoscenico, nei prossimi giorni sapranno come sollevare sciami di cavallette e fidatevi che The Show Must Go On!
Cosa c’è sotto? Presto lo vedrete. Le sorprese sono solo iniziate.
- A pensare male si fa presto, ma sta per arrivare la sentenza definitiva dove saranno espletate le pratiche di una liquidazione coatta amministrativa del nostro Paese super indebitato?
- Speriamo di sbagliarci in attesa del famoso calcio al barattolo – questi giochi machiavellici al momento nulla hanno a che fare con l’interesse nazionale. Alimentano l’antipolitica e potrebbero incrementare l’astensione al voto.
- Cosa ci rende dubbiosi? Gli stessi attori che alimentano l’antipolitica sono quelli che si stracciano le vesti cercando di promuovere la politica con la P maiuscola, ma di fatto la stanno screditando davanti agli occhi di una nutrita schiera di elettori, la stanno rendendo inutile, sporca e schifosa.