Mi ha colpito questa intervista apparsa sul Corriere dove la dottoressa Gibertoni, direttrice dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna, spiega quanto sia difficile “provare empatia” per i non vaccinati ricoverati per covid nella sua struttura.

Il termine empatia secondo la Treccani è: “… la capacità di comprendere lo stato d’animo e la situazione emotiva di un’altra persona…”

Nel contesto in cui si è espressa, perciò, la sua frase:

“è difficile provare empatia”

rappresenta un delicato eufemismo che sta per:

fregarsene di come sta soffrendo il paziente, perché in fondo quello stronzo se lo è meritato”

Bè, cara dottoressa Gibertoni, ci terrei a farle sapere che della sua empatia (sua e dei suoi colleghi) non ce ne frega un cazzo, e trovo la sua uscita inopportuna, oltre che di cattivo gusto.

Inoltre trovo alquanto singolare che abbia sentito il bisogno di esternare questa sua considerazione circoscrivendo i casi ad una singola patologia.

Per coerenza mi aspetto che nel suo ospedale non proviate empatia per i diabetici che si sono rimpinzati di Nutella, per i cardiopatici obesi, per i sedentari, per i fumatori accaniti con tumore al polmone, o per quelli che si sono presi l’AIDS a seguito di una vita sessuale movimentata…

Neanche per loro provate empatia? oppure la vostra mancanza di empatia è circoscritta ad una sola, specifica, malattia?

Comunque, le ricordo che voi siete solo dei medici. Non siete i nostri maestri di vita, non siete il Papa, non siete Gesù Cristo. Vi paghiamo per curare i malati e svuotare le padelle, non per dirci come vivere la nostra vita.

Se la vostra aspirazione è di fare i filosofi vi invito a dimettervi, rinunciare al vostro stipendio, pagato anche dai no-vax, (oltre che dai fumatori, dagli obesi, dai frequentatori di fast food e da chi va a trans) e di dedicarvi a tempo pieno alla filosofia.

Perciò la prego: curate i vostri pazienti, sempre che se ne siate capaci, risparmiandoci queste inopportune considerazioni sulla loro presunta coglionaggine.

E poi, Dottoressa, diciamocelo: perfino tre medici del suo ospedale hanno rifiutato di vaccinarsi… voglio dire, nemmeno tra di voi siete tutti d’accordo, e pretendete unanime fiducia dai vostri pazienti? Suvvia!

con simpatia