Poteva mancare la presa di posizione di Lui?
Sì, proprio Lui, il nostro esegeta della bassa romagnola esperto in diamanti, gioielli, preziosi, chincaglieria per annoiati da salotto e naturalmente cacciatore di Verità all’ingrosso che spaccia a piene mani sul suo Sacro blog, dopo accurate indagini su guugleee dal retrobottega.
Una sorta di Giulio Verne del Terzo Millennio che narra il mondo senza essersi mai mosso da casa.
Oggi per l’occasione, dismessi i panni dello sbufalatore e mostratosi nudo, si rivela ai fedeli e credenti per quello che è: Un opinionista a buon mercato. In un circo, nulla più che un illusionista.
Ecco qui la sua opinione ammesso e concesso che possa interessare e/o essere di utilità alcuna per l’umanità ma anche solo per il quartiere di residenza: https://www.butac.it/paragoni-insulsi-greta-e-la-bimba-incastrata-nella-ruota/ Voi vi chiederete – perché questo salto di qualità(?) da detective ad opinionista?
Ebbene, perché il “nostro” è diventato un personaggio televisivo!
I fratellini Puente & Coltelli della premiata industria delle fake-news che combatte le fale-news, dove le prime sono quelle che mettono in dubbio la narrazione ufficiale, mentre le seconde riconducono alla narrazione ufficiale prendendoci per mano il naso detenendone il copyright, ogni mercoledì li troverete a pontificare in coppia sul canale “Nove” a mettere in guardia la popolazione dai pericoli e calamità a cui andrebbe incontro se si facesse abbindolare dagli spacciatori di bufale, che loro con magnanimità, impegno profuso, profonde convinzioni democratiche e rispetto del pluralismo dell’informazione più ampio possibile, segnalano con una lista di proscrizione aggiornata in tempo reale che nella loro neo-lingua chiamano black-list.
A quanto pare, il nostro esegeta per infondere più autorevolezza all’eco mediatico che produce con suoi sermoni ricchi di parole vuote rimbombanti, una particolare attenzione ha dedicato alla sua immagine facendosi crescere la barba per apparire come una sorta di Socrate moderno.
La coreografia e la sceneggiatura in tv sono essenziali, del resto come ogni buon commerciate sa, il prodotto se ben presentato è più facile da vendere… anche quello scadente. https://www.comingsoon.it/tv/anticipazioni/fake-la-fabbrica-delle-notizie-debutta-stasera-su-nove/n96056/
Ma è mica finita qui! Adesso viene il bello, solo che nulla vi stupirà perché è tutto noiosamente scontato come da copione sinistro.
Il duo fratelli Puente & Coltelli sono ospiti in qualità di esperti di… lasciamo perdere, ad una trasmissione come detto sul canale Nove dal titolo: Fake – La fabbrica delle notizie. La conduttrice della trasmissione è Valentina Petrini. Dalla pagina di Wikipedia leggiamo che è un’esperta di immigrazione!!… diritti civili e di tutto il repertorio sinistroide che fa tremare i polsi.
Si è persino travestita e finta immigrata per fare “un’indagine” dall’interno, ha lavorato con l’immancabile Formigli di Piazza Pulita che così tanto fa curriculum tra i sinistri, naturalmente, come qualcun’altra che ben conosciamo per la bramosia con la quale impugnava la matita rossa quando era presidente della camera, era attiva all’ONU in qualità di assistente dell’Ambasciatore italiano ONU Staffan de Mistura con focus sul dossier dei centri di permanenza temporanea (CPT) per immigrati clandestini.
Diciamo che manca solo all’appello l’esser stata anche la Pretoriana a guardia della Sacra Cappella ove sono custodite le reliquie del Santo Immigrato di cielo, di terra e di mare, per poter definire tale percorso sinistro di altissimo profilo. Leggete voi… https://it.wikipedia.org/wiki/Valentina_Petrini
Abbiamo visto i “fratellini”, abbiamo visto “la conduttrice” in studio ed abbiamo già tirato le somme. Può bastare?… NO!
Ora parliamo del programma che come detto si chiama Fake – La fabbrica delle notizie.
Esiste persino la pagina dedicata di Wikipedia e nel leggerla sono sobbalzato dalla sedia quando ho letto: “Al programma collabora la piattaforma internazionale AVAAZ, organizzazione non governativa istituita nel 2007 a New York che promuove attivismo su tematiche quali cambiamento climatico, diritti umani, diritti degli animali, povertà’, che racconta il suo lavoro alla ricerca dei “falsari” in rete…” https://it.wikipedia.org/wiki/Fake_-_La_fabbrica_delle_notizie
AVAAZ… zzz??
Ma allora sono il megafono di Soros!!
E ti pareva che dietro non ci fosse lo speculatore, finanziatore travestito da filantropo. Ecco qui cosa scriveva l’ottima Francesca Totolo in un articolo d’inchiesta dettagliato dove già il 26 marzo 2018 smascherava tutti i collegamenti tra Avaaz e Soros. https://www.ilprimatonazionale.it/primo-piano/avaaz-long-fondata-da-soros-che-condiziona-la-politica-italiana-parte-1-81353/
Non bastava la Bonino, i radicali, non bastava il vice de LaStampa – Fubini – che siede nel board della Open Society di Soros, non bastava Gualtieri https://www.gospanews.net/2019/09/04/deputato-ue-della-lista-soros-ministro-alleconomia-nel-conte-bis/ non bastava tutta quella pletora di Ong e di Associazioni finanziate direttamente o indirettamente da Soros, non bastava il programma immigrazione del M5S scritto e presentato dagli avvocati ASGI ossia da Soros, ora ci “parla” da un canale televisivo tramite i suoi ventriloqui funzionali al sistema presentati come persuasori di professione, in realtà opinionisti per vocazione e affinità tanto da non aver bisogno di suggeritori.
Ecco cosa c’è dietro a quello spettacolo rappresentato da funzionali in cerca di autore che a quanto pare hanno trovato. Ora risulta più comprensibile quello strano articolo comparso sul Sacro Blogghe dell’Esegeta il 15 maggio scorso (stranamente l’unico su Avaaz) nel quale giurava:
“AVAAZ non è legata a SOROS… e NOI NON abbiamo ricevuto nessun finanziamento dalla OPEN SOCIETY” https://www.butac.it/soros-avaaz-e-le-pagine-facebook-chiuse/
A pensar male si fa peccato ma il più delle volte ci si azzecca, come abbiamo constatato con il senno di poi, che i contatti tra i PD e il M5S per scalzare Salvini con le dimissioni di Conte prendendo al balzo la mozione di sfiducia, fossero partiti sin da maggio subito dopo la debacle del M5S alle elezioni europee. A questo punto possiamo affermare con buona approssimazione, che i contatti tra l’esegeta e il canale Nove durante la fase preparatoria per la trasmissione fossero in corso in quel periodo, dato che servono mesi di preparazione e non si improvvisa nulla in una tv, da qui la necessità di una difesa a spada tratta concretizzatesi in quel giuramento apocrifo, in quanto come abbiamo visto Avaaz collabora attivamente al programma.
Unire i puntini è sempre bello, solo che quando di mezzo ci sono i sinistri, i corpi che prendono forma sono sempre così scontati e replicati che lo stupore cede il passo alla noia. By Eugenio Bongiorno