Ne avrete sentito parlare su tutti i media, recentemente il titolo di Stato USA a 10 anni rende MENO del titolo di stato a due anni. In gergo, la differenza fra rendimenti fra due strumenti finanziari dello stesso tipo si chiama “spread”. In questo caso, lo spread fra i rendimenti a 10 anni e quelli a 2 anni è diventato negativo.

Non amo riempirvi di grafici, li potete trovare in giro (https://it.euribor-rates.eu/grafici-euribor.asp) ma i rendimenti del mercato dei bond sono importantissimi perché definiscono i trend nell’economia mondiale.

Il mondo oggigiorno poggia su una mongolfiera chiamato credito, e una componente importante del credito è il tasso di interesse applicato. Ecco perché guardare ai tassi di interesse significa capire come il credito si evolve, se si sta contraendo (tassi salgono) o se sta aumentando (tassi diminuiscono).

In generale, ci insegnano che se si presta denaro si chiede un tasso di interesse maggiore se maggiore è la durata del prestito. In questo caso, avviene l’opposto. Cioè un prestito a 10 anni offre un interesse inferiore rispetto ad un prestito a 2 anni!

Perché? Perché i grandi investitori (i “mercati”) hanno talmente tanta incertezza che preferiscono accettare rendimenti bassi, al limite negativi, nel futuro comprando i titoli a 10 anni OGGI piuttosto che dover comprare fra qualche anno gli stessi titoli a 10 anni quando i rendimenti SARANNO ANCORA PIU’ BASSI (secondo le aspettative).

Se i rendimenti degli strumenti finanziari vanno sottozero, si entra in una dimensione “strana”, come lo specchio di Alice: è tutto rovesciato. E’ tutto col segno meno.

In Danimarca una banca concede il mutuo a tassi negativi. Già, ogni mese la rata scende perché la banca ti “rimborsa” il prestito… In Europa, l’euribor (io ho un mutuo in Italia a tasso variabile e lo seguo ogni giorno, come i numeri al lotto) sta al minimo storico, -0,42. Sottozero. Sto pagando meno di 45 euro al mese di interesse sul mutuo…

In Germania, è la prima volta che TUTTI i titoli di stato di nuova emissione su tutte le duration sono negativi. Ora, si suppone che se i titoli di stato hanno interesse sottozero, allora il cash ha maggiore valore.
Perché?
Perché significa che ci si aspetta una recessione, quindi meno posti di lavoro, meno spese. Quindi i prezzi scendono e allora chi ha il contante e spende in contanti ha maggiore potere di spesa. Quindi non ci si aspetta inflazione, ma deflazione.

Si dice che l’oro sale quando si attende inflazione. L’oro è ai massimi dopo anni ma di inflazione non c’è traccia, non nelle attese almeno.
Quindi perché l’oro sale? Sale perché i grandi fondi di investimento non sanno se ci sarà recessione: potrebbe anche essere che le banche centrali, alla bisogna se le cose si dovessero mettere male, potrebbero stampare come se non ci fosse un domani per tenere a galla le spese per i consumi, e quindi ci sarebbe un’ondata inflazionistica. Meglio cautelarsi e comprare oro come hedge. L’oro sale per diffidenza verso le banche centrali. Ormai i vecchi “mantra” (l’oro sale in periodo inflazionistico, i bond hanno rendimenti che aumentano con la duration, etc) saltano via l’uno dopo l’altro.

Cosa penso io?

Ritengo, ma potrei sbagliarmi (per questo ho azioni in compagnie minerarie nel caso in cui si mettesse male per il sistema monetario globale), che le banche centrali potrebbero monetizzare il debito pubblico ricorrendo a nuove iniezioni di quantitative easing, entrando anche nella regione dei tassi sottozero per anni. I governi si potrebbero finanziare in questo modo, ricorrendo a deficit pluriennali, per anni e anni a venire.

Lo zero è solo un punto di riferimento. Nessun dottore vieta che si possa scendere sotto lo zero.
Se l’inflazione è -0.3, e il rendimento -0.1, si ha comunque un rendimento netto di +0.2. Entreremo in un mondo deflazionistico, ma con tassi di interesse negativi, che però potrebbero diventare ancora più negativi nel futuro e pertanto gli strumenti finanziari con tassi che non sono “troppo” negativi andrebbero a ruba. Tanto poi, gli interessi scenderebbero ancora di più.

Il contante sarà talmente ridotto, giusto per le spesucce giornaliere, che in ogni caso non creerà problemi ai grossi movimenti bancari. Il contante verrà, di fatto, abolito.

Le criptovalute dovranno essere normate. Al momento è una giungla, e le cryptos servono soprattutto per spostare capitali e parcheggiarli in zone virtuali difficili da rintracciare per il fisco (vedi Cina che ha severamente limitato l’acquisto di oro e il trasferimento di capitali all’estero). Tra l’altro in Cina c’è il casino di Honk Kong….altra gatta da pelare per l’establishment mondiale.
La blockchain è già utilizzata da molte banche: vedo una sinergia tra blockchain e banche ordinarie. 

L’immobiliare continuerà a crescere, o a non scendere più di tanto, almeno finché i governi iniettano capitale nello stato per tenere in piedi la baracca.

Il punto è capire se i governi si decideranno realmente ad INVESTIRE in ricerca e infrastrutture, oppure se continueranno a giocare con strumenti finanziari che aumentano il divario fra ricchi e poveri.

In Germania infatti si parla di uno stimolo fiscale, da finanziare in deficit, da 450 miliardi di euro.
La Germania emetterebbe Bund comprati dalla banca centrale e immetterebbe liquidità in circolo INVESTENDO in infrastrutture e nuove tecnologie (green economy, grid per la distribuzione dell’energia elettrica, fibra, strade…). In Italia stiamo fermi all’infame reddito di cittadinanza. Con Salvini che verrà messo sotto processo in tutte le maniere per la storia delle ONG. Il Sud Italia si sta spopolando, letteralmente. E’una occasione enorme per l’Italia per crescere sfruttando i bassissimi tassi di interesse per investire con piani ENORMI di infrastrutture, a deficit, per garantire crescita per anni e anni a venire.

Abbiamo bisogno di classi politiche preparate in Occidente, ma ne vedo poche.

Posted by ExitEconomics link articolo originale https://exiteconomics.blogspot.com/2019/08/euribor-negativo-bond-yield-invertiti.html