Un anarchico o un imprenditore puro che vive solo del suo prodotto o del suo lavoro, ma scollegato dal potere politico, prova particolare fastidio per regole, disposizioni, divieti e obblighi dettati dallo stato, forse lo infastidiscono ancor più delle tasse perché la sua natura è prevalentemente creare e produrre, ancor più che ‘accumulare’.

Da quando lo stato si vende come la religione che tutela tutti, che salvaguarda cani e porci illudendoli che li assolve da responsabilità facendosene lui carico, sono aumentate regole, divieti e restrizioni.

Vale in tutti i campi, non solo per l’imprenditoria: ci sono gli incidenti stradali? Pronti!, mettiamo subito un limite di velocità o di guida.

Un operaio si schiaccia un dito? Obblighiamo subito il datore di lavoro a comprargli dei guanti e farglieli indossare, si sa mai…, e perché non un elemento, degli occhiali, ecc. ecc.

La massaia non è più in grado di vedere se un uovo è ancora buono? Nessun problema!, obblighiamo subito chi le produce a stampargli sopra la data di scadenza, non quella reale, ma molto prima.

Con la tua auto percorri 10 000 km. ogni due anni? Non importa!, dobbiamo controllarla lo stesso e certificare che sia sicura.

Hai una cava di ghiaia in attività? Pazzo!, se non metti subito un impianto antincendio te la facciamo chiudere.

E così via…

Lo stato si inventa cosa potrebbe succedere/succederti in futuro e interviene ingabbiandoti. Per il tuo bene ovviamente, e quello degli altri.

Teoricamente in quel modo può inventarsi regole all’infinito…

Ma su che base? 

Qual’è il principio che accomuna questo tipo di regole e divieti?

Il principio è il ‘non si sa mai’, il ‘metti che succeda’ o ‘la prudenza non è mai troppa’. Alla base c’è ‘prudenza’ e ‘cautela’.

Avete già capito da un bel po’ dove voglio arrivare, ma vado avanti lo stesso.

Abbiamo una marea di regole e divieti basate su quel principio, persino istituzioni, pensiamo per esempio alle pensioni, forse proprio tutta l’impalcatura statale si basa su quel principio.

Ma adesso per fortuna si è ribaltato tutto, si è invertita la rotta, lo stato ha fatto una inversione a U decisa e risoluta.

Ti consiglia di prendere un modificatore genetico sperimentale mai visto prima che chiama vaccino, e di provarlo sulla tua pelle per vedere l’effetto che fa e cosa potrebbe succedere.

Per me va bene, basta che non mi obblighi. 

E ora chiaramente mi aspetto per coerenza che questo nuovo principio si ripercuota su quella marea di regole, divieti e disposizioni eliminandola.