Piccoli accenni di protesta in quel di Parigi, ecco un report fotografico delle ultime ore.
I poliziotti cominciano ad essere nervosetti, qui vediamo uno che “dialoga” con i manifestanti.
Manifestanti che ricambiano con fervore.
Sampietrini come se piovessero.
Immagini che sembrano prese paro paro dal centro di Kiev nel 2014, invece siamo a Parigi.
Gli animi si scaldano, poi, per fortuna , con il buio tutto tace…
Beh, se proprio vogliamo, anche no.
Ah, che bella Parigi di notte…
Beh, il governo francese è davanti ad una bela impasse.
La situazione è paragonabile a quella degli anni settanta in Italia, i famosi “anni di piombo”, dove morirono almeno 500 persone. Però il governo democristiano dell’epoca risolse il problema con la repressione, con gli attentati e soprattutto con concessioni inusitate al Partito Comunista: da un lato prebende e garanzie ai lavoratori, con i sindacati che riuscirono ad ottenere grandi concessioni, cosa che non è poi più successa. Dall’altra alle sinistre vennero concesse banche, fondazioni e potere a livello locale, ovvero una fetta della torta statale.
Ma i manifestanti non sono di sinistra, stavolta, non ve lo dicono , ma arabi ed abbronzati non ce ne sono: e questo è un bel problema. Come taciti i bianchi incazzati per l’aumento delle tasse? Dove li trovi i soldi da dargli, a discapito dell’assistenzialismo che mantiene milioni di arabi e di neri? E soprattutto come fai a contenere i partiti di destra?
Beh, vedremo cosa si inventeranno i prossimi mesi. Magari un “pazzo” comincerà a sparare contro gli ebrei o gli arabi, ma a gente che protesta per le tasse e il potere di acquisto in calo, sinceramente, non gliene frega un cazzo delle minoranze. Spareranno sulla folla? Beh, in quel punto potremmo assistere ad una vera e propria guerra civile. Li accontenteranno? Significa andare contro tutti ditkat europei, ovvero mantenere i parassiti e tassare chi lavora per davvero . E se lo facessero, ovvero tagliando i sussidi ai parassiti e aumentandogli lo stipendio , vedremmo i parassiti per le strade a protestare e mettere tutto a ferro e fuoco:
Una bella situazione.
Io per un po non viaggerei in Francia, fossi in voi, se non in provincia e con l’auto, meglio evitare grossi centri, stazioni ed aeroporti.
Nuke