
L’idea di scrivere questo…articolo? insieme di considerazioni personali? collezione di dubbi? …mi è venuto dopo aver letto e commentato in altra sede una serie di articoli che tendono a spiegare come la decisione di Salvini di mollare il governo giallo-verde e la conseguente nascita del governo marrone*2 siano state indotte da Trump, il quale non vedrebbe di buon occhio uno come Salvini “uomo forte” del precedente governo e, peggio ancora, capo di un futuro esecutivo.
Intendiamoci, non contesto a priori la possibilità che sia stato Trump a volere Salvini “fora dai bal”, non ho elementi per confutare questa teoria e, per dirla tutta, non ho alcuna teoria a riguardo. Ho solo una serie di dubbi e domande ai quali io personalmente non so darmi risposte e, per il momento, le poche ricevute non fanno altro che aumentare la confusione, che sembra regnare incontrastata su questo argomento.
“Trump ha voluto far fuori Salvini a causa dei suoi rapporti piuttosto amichevoli con Putin e per via dei rapporti economici con la Cina”, in particolar modo “la via della seta” vista da Salvini e Lega come ottima occasione per un rilancio economica dello stivale. Possibile, plausibile ma già qui sorgono i primi interrogativi: non mi pare affatto che fra Trump e Putin vi sia cattivo sangue, anzi! Ho letto (e tradotto e a breve sarà pubblicato su OZ) un articolo tratto da Strategic Culture in cui si evidenzia come Putin non solo si è scagliato contro la possibilità di un impeachment di Trump ma ha anche dichiarato che farà il possibile per provare che le accuse rivolte contro Trump sono false. I rapporti con la Cina, dopo un periodo burrascoso in cui i dazi voluti da Trump sull’importazione dalla Cina avevano guastato i rapporti politico-commerciali, oggi sono all’insegna di una distensione e a una normalizzazione tra i due colossi. E poi, il premier nel passato governo era sempre Giuseppe Conte, a meno di non credere che l’attuale primo ministro, Giuseppi, sia una persona diversa, e il partito di maggioranza che lo sosteneva era il M5s, come lo è ora. Non mi pare che i 5s fossero così anti-Cina e anti-Putin, non mi sembra proprio. E comunque le politiche presunte filo russo-cinesi da parte di Salvini sono state appoggiate tanto da Conte quanto dai pentastellati. Qualcuno potrebbe sostenere che politicamente grillini e premier Conte fossero politicamente inconsistenti e facile preda dello squalo Salvini e che a governare realmente fosse proprio il leader leghista. Certo è una possibilità, ma se valeva allora vale anche adesso, e premier e partito di maggioranza, che in soli 2 mesi non possono essere diventati dei soggetti politici di grande spessore, sono ora facili prede di squali ancora più famelici come PD e Renzi.
Già, PD e Renzi, cioè soggetti politici, possiamo dirlo? decisamente ostili a Trump! Il PD non ha mai fatto mistero di aver guardato con estremo favore prima a Clinton e poi a Obama e di essere molto “filo-democrats”.
Renzi, dal canto suo, è un fan dichiarato di Macron e si ispira nemmeno troppo velatamente al presidente francese, non solo dal punto di vista politico ma anche nella decisione di distaccarsi dal suo partito di origine per formarne uno tutto suo che avesse, al pari di En Marche, connotati tanto si sinistra socialdemocratica quanto di centro liberista e fanaticamente europeista.
Stiamo parlando di soggetti che, allo stato attuale, costituiscono i principali nemici di Trump, della sua rielezione e addirittura della sua attuale permanenza alla Casa Bianca, cioè democratici americani e macroniani europei. Con l’uscita di scena di Salvini, i più acerrimi nemici di Trump sono saliti in cattedra.
Un’altra “colpa” di Salvini agli occhi di Trump sarebbe quella di essersi troppo appiattito verso il “renzusconi”, cioè di essere la quinta colonna di un’intesa tra Renzi e Berlusconi. Anche qui è una teoria possibile, non dimentichiamo che Salvini sembra avere buoni rapporti con Verdini, eminenza grigia sia dietro Renzi che dietro al Cavaliere. E, sempre secondo voci più o meno attendibili, i due Matteo pare lavorino sottobanco e di comune accordo per sbaragliare la “concorrenza” e prendersi la scena politica. Ma è stato proprio l’uscita di scena di Salvini a riportare alla ribalta due zombi della politica come Renzi e Berlusconi. Sarebbe bastato continuare a tenere in piedi il governo giallo-verde per far uscire definitivamente di scena i due ingombranti ma sempre meno influenti personaggi politici. Ora invece Renzi è al governo, e tiene in pugno le sorti dell’esecutivo -infatti non dimentichiamo, per esempio, che alcuni provvedimenti che avrebbero dovuto far parte della prossima finanziaria, sono stati stoppati da Renzi, mentre altri, cari al politico di Rignano, con ogni probabilità faranno parte della manovra economica. Di fatto Renzi è nella condizione di dettare l’agenda al governo, quindi di governare, forte del fatto che non ha nulla da perdere, mentre hanno tutto da perdere tanto i 5s che il PD di Zingaretti. Berlusconi, dal canto suo, ora che la Lega ha perso parte della sua forza espansiva, potrebbe essere indispensabile in una alleanza di centrodestra futura. E diversi parlamentari ex berlusconiani sono già passati nelle fila di Italia Viva, e altri lo faranno a breve, segno che la reincarnazione del renzusconi è già viva e vegeta, e certamente non per colpa di Salvini!
Dulcis in fundo c’è la questione riguardante il blitz in Italia dei capoccioni della CIA a caccia di dossier e di collaborazione da parte dei “barbafinta” italici sullo scandalo russiagate.
Ricordiamo brevemente: Trump fu accusato dai Democrats di aver avuto, nella vittoria alle presidenziali americane che lo hanno visto eletto, l’appoggio di hacker russi, quindi di una potenza straniera considerata ostile agli interessi americani. Si parlava dell’esistenza di documenti che confermassero tale accusa e in base ai quali sarebbe stato chiesto l’impeachment per l’arancio-crinito. In seguito si è appurato come si fosse trattato di un fake e come i famosi dossier fossero stati taroccati con la collaborazione dei servizi segreti italiani su ordine dei governi Renzi e Gentiloni. Da qui “l’ordine” al governo italiano e al Presidente Mattarella di fornire piena collaborazione, che Giuseppi, complice l’endorsement trumpiano al premier sofferente di adenoidi, si è affrettato a concedere “pereinde ac cadaver”. Anche tutto questo farebbe parte, secondo la teoria, del defenestramento di Salvini.
Anche qui tutto plausibile, tutto coerente, e quando ci sono di mezzo i servizi segreti nulla è chiaro ma altrettanto nulla è da escludere. Ma…eh sì, signori, perchè anche qui i “ma” sorgono spontanei e copiosi. Ma Salvini non avrebbe potuto dare come e meglio tutto il supporto di cui la CIA aveva bisogno? Anzi, senza le possibili interferenze e resistenze, comprensibili, del resto, di PD e Renzi, principali imputati in questa vicenda, non sarebbe stato tutto più facile e scorrevole? Ricordiamo, quando si indaga su qualcuno e questo qualcuno è nelle condizioni di manomettere le prove, che si fa? lo si mette in custodia cautelare, se non altro per impedire che le prove vengano manomesse. E invece Trump che fa? mette al governo proprio i principali sospettati e quindi in condizione di poter manipolare-distruggere eventuali prove. Mah!
E se dovessero emergere prove inequivocabili del coinvolgimento di Renzi e PD nel complotto anti Trump, Sua Arancionità (per dirla con Tom Luongo) che cosa farebbe? Non pretenderà che i due soggetti politici indispensabili per la vita del tanto amato governo Giuseppi si levino dalle balle? Per Salvini colpevole di molto meno, spietato e inflessibile e per gli amici dei suoi nemici interni, che ricordiamo essere sempre più pericolosi per chi ha il potere dei nemici esterni, malleabile e accomodante? Poco probabile, non trovate?
Ma facciamo l’ipotesi che Trump, complice la figuraccia di Renzi e PD se dovessero risultare colpevoli di trame anti-Trump, ottenga la caduta di questo esecutivo, se si andasse ad elezione chi vincerebbe? Ma certo, Salvini, che avrebbe anche ben oltre il 40%; e allora con Trump che ha silurato Salvini come la mettiamo?
Non so a voi, ma a me tutto questo fa venire in mente Wile Coyote, che quando una delle sue trappole per catturare Bip-Bip gli si ritorce contro, come sempre, continua a camminare nel vuoto fino a quando non si accorge di non avere più suolo sotto i piedi, e solo allora precipita giù.
