“Ma lo sai?, oggi Greta è in Italia“
R. “Ma davvero?”
“Sì certo. Oggi va in Senato, ed è stata pure ricevuta dal Papa“
R. “Caspita! ma mi confermi tutto questo?”
“Certo, ma non leggi i giornali?”
R. “Sì li leggo, e comunque sono davvero estasiato. Ma levami una curiosità…chi cazz’ è Greta?”
Quindi Greta è venuta anche in Italia a portare il suo messaggio di esortazione ai potenti della Terra, a fare qualcosa di concreto contro i cambiamenti climatici.
Ieri in Vaticano dal Papa, oggi in Senato.
Scusate se non riesco ad entusiasmarmi ma, senza togliere nulla alla ragazza e al suo impegno, non credo di aver assistito a molti altri fenomeni artefatti, costruiti a tavolino e che suonano falso come il “fenomeno Greta”.
Intendiamoci, penso che Greta sia in perfetta buona fede. Crede davvero in quello che fa e il suo impegno è genuino. Sappiamo che è affetta dalla sindrome di Asperger e che trattare in maniera quasi ossessiva un ristretto numero di argomenti (tra cui quello relativo all’ambiente) e assumere atteggiamenti ripetitivi e schematici fa parte dei sintomi della sua sindrome, il che rafforza la sua buona fede e la convinzione che fa quello in cui veramente crede. Sono altresì convinto che qualcuno abbia pensato bene di sfruttare l’immagine di Greta per scopi ben definiti che molto probabilmente poco o nulla hanno a che vedere con il reale impegno della giovane svedese, come del resto nulla hanno a che vedere con il reale impegno di molti attivisti che in buona fede manifestano le proprie convinzioni. Come al solito i padroni del vapore sfruttano a proprio vantaggio il buonismo petaloso che una ragazza di sedici anni (che ne dimostra 12, con la sindrome di Asperger e che parla di ambiente) suscita tra le istituzioni e i media accomodanti. Un circo mediatico che alimenta sé stesso e che nulla, ma proprio nulla, fa a vantaggio di ciò che dovrebbe essere l’elemento principale di tutto questo bailamme.
Davvero serve una ragazzina per sensibilizzare i governi a fare qualcosa di concreto per il pianeta? Non bastano i fenomeni – ammesso che siano veramente causati dalle emissioni di CO2 nell’atmosfera- estremi che il clima ci sta offrendo ad allarmare in maniera significativa chi può davvero fare qualcosa? Mi sembra come quando squilla il telefono di casa e il marito dice alla moglie (o viceversa)- “sta squillando il telefono!” come se la voce umana fosse più udibile dello squillo telefonico stesso! No, lo squillo telefonico è decisamente più “squillante” di una voce umana e ribadire all’altro che squilla il telefono significa soltanto -ammesso di essere stati uditi- “vacci tu che io ho da fare”. Ecco, i potenti della Terra dicono a Greta “vacci tu che io ho altro da fare” e nel frattempo si lavano la coscienza proponendola per un premio Nobel.
Quindi oggi (18 aprile) in Senato, ieri in Vaticano dal noto baciatore di piedi – chissà che non si sia addirittura prostrato “con la faccia sotto i suoi piedi e lei libera di camminarci sopra” (cit. Non ci resta che piangere), e prima a Bruxelles, a Berlino, qui e là…a diffondere il messaggio di arroganza umana (non di Greta, di chi le sta dietro e la utilizza come una marionetta) secondo cui l’uomo Dio, dopo aver distrutto il clima della Terra può ora salvarlo, e che confonde il suo habitat, che l’uomo sta distruggendo, con l’intero pianeta. Ma forse l’uomo ignora che la Terra, quando ne avrà abbastanza di questi parassiti che si credono Dio e comincerà a trovare oltremodo fastidiosa l’azione umana, con un semplice battito di ciglia si libererà dell’increscioso problema, come fece con i dinosauri qualche decina di milione di anni fa.
Nel frattempo gioiamo, se Greta ha ritenuto essere utile venire anche in Italia, vuol dire che in fondo possiamo illuderci, come italiani, di contare ancora qualcosa nel mondo! Evviva, brindiamo!