Tratto da zerohedge.com proposto da Consulente dei Nuovi Schiavi Tradotto da Gustavo Kulpe
La politica monetaria di Hong Kong scivola nel demenziale, rischiando effetti controproducenti.
Nel disperato tentativo di “fare qualcosa” contro il collasso economico che la regione sta affrontando …
Secondo quanto viene riferito, il segretario alle finanze di Hong Kong Paul Chan Mo-po sta per annunciare un accordo di sostegno economico di 120 miliardi di HK$ che comprende il cosiddetto “helicopter money” [teoria economica che prevede una imponente immissione di denaro liquido nel sistema, attraverso la distribuzione diretta ai cittadini-n.d.t.], offrendo a tutti i residenti stabili di Hong Kong di età superiore ai 18 anni un versamento in contanti di 10.000 dollari di Hong Kong (circa $ 1.300) per alleggerire gli effetti della crisi su persone e aziende.
Secondo SCMP [quotidiano di HK in lingua inglese], Chan ha subito forti pressioni da parte dei legislatori affinché concretizzasse un intervento massiccio per aiutare la città a uscire dalla crisi economica – colpita dall’epidemia di coronavirus dopo mesi di proteste antigovernative, innescate dall’ormai ritirata legge sull’estradizione.
A Hong Kong è in atto un calo dei consumi senza precedenti, con un preoccupante crollo delle vendite al dettaglio …
E come abbiamo spiegato recentemente, la Sun Hung Kai Properties, che è tra i maggiori proprietari di centri commerciali di Hong Kong, ha dichiarato mercoledì che ridurrà l’affitto di febbraio fino al 50% per la maggior parte dei suoi inquilini, nel tentativo di stabilizzare l’economia e proteggere l’occupazione.
All’inizio di questo mese, la KPMG ha esortato il governo di Hong Kong ad adottare la politica dell’helicopter money:
KPMG ha continuato a proporre una serie di misure di spesa a breve e lungo termine, tra cui:
- Distribuire buoni per il consumo elettronico di HK$ 10.000 a residenti permanenti di età pari o superiore a 18 anni per favorire acquisti presso le imprese locali.
- Sgravi fiscali per le imprese locali tipo pagamenti dilazionati e esenzioni parziali sull’imposta provvisoria.
- Proroga dei sussidi di affitto per Hong Kong Science Park, Cyberport e altre istituzioni pubbliche da sei a 12 mesi.
- Sostegno ai genitori che lavorano e indennità per le spese di affitto per le residenze.
- Favorire la competitività a lungo termine di Hong Kong adottando incentivi fiscali più coraggiosi e aliquote più basse per attrarre investimenti dall’estero.
“Le riserve hanno lo scopo di preparare Hong Kong per i giorni di pioggia e dovremmo usarle in modo tempestivo e saggio per resistere alla tempesta in cui ci troviamo ora”, ha affermato Alice Leung, partner per la consulenza fiscale aziendale presso KPMG China.
Ma l’immissione di denaro è stato suggerito per la prima volta a dicembre, dal Partito liberale pro-business con la proposto al governo di Hong Kong di elargire denaro o buoni a ciascun residente permanente adulto al fine di stimolare il consumo locale.
Venerdì scorso, i pan-democratici hanno presentato una mozione non vincolante al consiglio legislativo, con cui esortavano il governo a inserire un sussidio di $ 10.000 HK nel suo pacchetto di aiuti da $ 30 miliardi di HK.
La mozione è stata respinta da Chow e da altri legislatori filo-governativi che hanno dichiarato che questa misura avrebbe ritardato l’approvazione della richiesta di finanziamento per il pacchetto.
E recentemente, domenica, Chan ha scritto in un post su un blog:
Ma sembra che Chan sia stato capace di “guardare lontano” intuendo che la paura del virus fosse un’ottima opportunità da non sprecare per attingere dalle grandi riserve fiscali del governo, circa $ 1,1 trilioni di dollari di Hong Kong, risorse per aiutare la città a tirarsi fuori dalla crisi economica.
Il sussidio avrà un costo di 71 miliardi di HK $ e a beneficiarne saranno circa 7 milioni di persone:
In particolare, Iain Marlow di Bloomberg sottolinea che Chan è consapevole che deve ottenere l’approvazione del Consiglio legislativo per questa “eccezionale” distribuzione di denaro.
Tuttavia, Chan afferma che la crescita economica di Hong Kong quest’anno sarà tra il -1,5 per cento e il +0,5.
Se l’economia della città si contraesse anche quest’anno, vorrebbe dire che il prodotto interno lordo si è ridotto per il secondo anno consecutivo, cosa che non è mai accaduta, dal ritorno di Hong Kong al dominio cinese nel 1997.
Quindi Hong Kong sta per scatenare la madre di tutte le stagflazioni sui suoi cittadini – già sull’orlo di grossi disordini sociali prima che il virus costringesse all’isolamento. Le catene di approvvigionamento sono crollate, quindi non vi è offerta di beni o servizi, ma la domanda sta per aumentare (grazie al denaro elargito a piene mani da parte del governo) … Noi però ci chiediamo: quale sarà il prezzo da pagare?