Manifestazione alla Clinica ostetrica-ginecologica Mangiagalli MILANO – genn. 1978 Ph. by Lililiana Barchiesi
“Sto studiando il contratto di governo, non ci si può credere: non c’è nulla sull’occupazione e sull’imprenditoria femminile”……Queste sono le parole della “Onorevola” Boldrini ,che sta partecipando al presidio in difesa della Casa internazionale delle donne di Roma
L’Onorevola afferma inoltre che: ” “Non c’è nulla per prevenire la violenza sulle donne.”…..e qui è doveroso fermarsi e riflettere.
Oggi ricorre il quarantesimo anniversario della legge a tutela della dignità delle donne più ignorata d’Italia: la 194 ovvero la legge sul diritto all’aborto. Quarantanni fà le donne vedevano finalmente riconosciuto il loro diritto come donne e come madri, ad interrompere LEGALMENTE una gravidanza se non desiderata e se non compresa fino in fondo la sua immensa portata sulla propria vita.
Con questa legge si metteva fine al turpe “mercato clandestini dell’aborto”, praticato per profitto in spelonche senza nessun igene e da “mammane” senza scrupoli, istruzione, e cuore. E si permetteva alla donna di essere rimessa al centro delle decisioni che riguardano la propria vita.
Purtroppo, in questo paese da film horror perenne in cui viviamo, dopo 40 anni le cose sono peggiorate al punto di aver reso praticamente quasi inapplicabile una Legge dello Stato, permettendo che nonostante la laicità delle nostre istituzioni (non viviamo in Iran o almeno non ancora…), dilagasse nel mondo medico riguardante la ginecologia, il verme strisciante dell’obiezione di coscienza. Questo ha fatto si che oggi abortire per una ragazza è diventato un vero e proprio calvario, fatto di rifiuti, di rinvii a centri privati e di insulti da parte di “adepti” a sette cristiane che hanno via via preso il posto dei consultori comunali, infestando il territorio con i cosiddetti “consultori religiosi”. I quali ovviamente, dicono senza tema di essere perseguiti legalmente, che da loro la legge 194 non è mai esistita. Secondo quanto riportato in un articolo di FQ online, dove croniste si sono finte donne in cerca di strutture dove poter abortire in giro per l’italia, esistono in percentuale 3 consultori comunali contro 12 religiosi. Ed il perchè è anche ben spiegato. FQ indica che come al solito, sono le tasche dei contribuenti ad essere “munte” dai solerti consultori religiosi, in quanto la Regione (nel caso in esempio è la Lombardia) “rimborsa comunque le visite, ma con somme più alte per incontri psicologici, educativi o di gruppo (normalmente svolti nei centri religiosi) e più bassi per le visite ostetriche o ginecologiche (cuore dei consultori pubblici)”. E’ normale quindi che una “operatrice anima candida” di tali strutture cristiano/cattoliche risponda alla cronista/abortista con un elenco dei benefit che andrebbe a “vincere” tenendosi il pargolo: “«Bonus famiglia, pacco alimenti, pannolini e vestiti gratis fino al primo anno di vita».
A questo aggiungiamo che ad esempio “nella maggior parte degli ospedali di Roma, il primariato di ginecologia è affidato a medici provenienti da strutture del Vaticano o dell’Opus Dei” e il quadro di come la religione sia riuscita nel duplice intento di, mettersi al di sopra della legge e riportare una pratica medica ai tempi del medioevo, è chiuso.
Del resto se le “paladine della sinistra”, ovvero quelle che avrebbero dovuto essere le custodi dei diritti delle donne, anzichè difenderli e pretendere che venissero applicati, preferiscono dedicare le loro “attenzioni” a coloro i cui “usi e costumi saranno il nostro futuro stile di vita”, è normale che nel vuoto lasciato si siano infilate le “sette religiose cristiane” che da sempre hanno sviluppato un gran “cuore” per gli affari.
Quindi “onorevola”, dopo che si sarà studiata attentamente il Contratto di Governo, magari veda di “vergare” anche un paio di righe su quello che accade negli ospedali italiani alle donne che vogliono esercitare un loro diritto sancito dalla legge della Reubblica Italiana. E poi rifletta su dove effettivamente viene, nonostante una legge, esercitata ancora oggi la vera “violenza sulle donne”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/22/la-194-quarantanni-dopo-assassina-starai-malissimo-torna-fra-un-mese-le-nostre-croniste-hanno-cercato-di-abortire-ecco-cose-successo/4371480/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/22/governo-boldrini-contratto-non-ce-niente-per-le-donne-elettorato-progressista-che-ha-votato-m5s-ha-preso-cantonata/4372756/