dopo l’Ucraina, la Georgia……la Tunisia?

Il “Luogo dei Giusti”. ovvero il ritrovo dei multistipendiati “deputati europei”, quelli ancora a piede libero dopo il Qatar-gate, dove ci si incontra per mettere in pratica gli ordin i… ops … volevo dire “ratificare” le decisioni prese in Commissione Europea (coacervo di “nominati” e NON eletti): L’EUROPARLAMENTO, ha espresso oggi il suo verdetto sulla Tunisia.
Voi giustamente vi chiederete per quale c .. .. zo di motivo un “parlamento del continente europeo composto da stati europei”, si arroghi il diritto di “deliberare” gli indirizzi politici di uno stato NON europeo e addirittura di un altro continente?
Beh…..E’ il Globalismo bellezza….Per lo stesso motivo forse per il quale Israele partecipa alla Champions League e all’Eurofestival.

Questo il “succo” della “risoluzione” adottata oggi a larga maggioranza (ca va sans dire):

<<In una risoluzione adottata questo giovedì 16 marzo 2023 a larghissima maggioranza (496 voti favorevoli, 28 contrari e 13 astenuti), il Parlamento europeo si è detto “profondamente preoccupato per la deriva autoritaria del presidente Kais Saied, durante una plenaria tenutasi questo giovedì 16 marzo 2023. Il Parlamento europeo esorta le autorità tunisine a “rilasciare immediatamente” la giornalista Noureddine Boutar e “altre persone arbitrariamente detenute”.
Denuncia la “deriva autoritaria del presidente Saied”.
I deputati esortano il capo della politica estera dell’UE Josep Borrell e gli Stati membri a “denunciare pubblicamente il grave deterioramento della situazione dei diritti umani in Tunisia”.
I deputati chiedono “la sospensione dei programmi specifici di sostegno dell’UE ai ministeri della giustizia e degli interni”.
Il Parlamento condanna fermamente il discorso razzista del presidente Saied contro i migranti subsahariani.>> Tratto da https://www.webdo.tn/fr/actualite/national/attaques-contre-les-libertes-en-tunisie-le-parlement-europeen-sort-le-carton-jaune/203987

Ma sembra esserci un certo “scollamento” negli “emissari europarlamentari”.
Se da un lato la Germania della Baerbock che fa le svolte a 360° (quindi torna al punto di partenza….eh lo so a scuola bisognava andarci), dichiara a petto in fuori “preoccupazione per un’ondata di arresti di esponenti dell’opposizione in Tunisia e ha invitato il governo a rispettare l’indipendenza della magistratura”, da altre parti si apprezzano “i notevoli progressi in termini di Stato di diritto e libertà pubbliche dal 2011 e che queste conquiste democratiche devono essere preservate” (questa era Parigi), oppure si chiedono risposte forti a livello europeo per sostenere i Paesi del Nord Africa e soprattutto la Tunisia che sta attraversando una crisi economica (questa era Roma)…
Tutti concordano invece sulla necessità che il FMI aiuti la Tunisia. Ovviamente quando c’è da indurre i poveracci a ricorrere agli strozzini, il giudizio è sempre….unanime. Tratto da https://www.webdo.tn/fr/actualite/national/le-dossier-tunisien-au-centre-de-la-reunion-des-27-de-l-ue-le-20-mars/203979

Dopo queste “affermazioni democratiche”, arriverà in settimana prossima la responsabile USA per le relazioni del Vicino Oriente (vicino per noi non certo per loro….ma tant’è…) a “marcare il territorio” e molto probabilmente a vedere di persona se il presidente Tunisino Saied è a questo punto pronto ad inginocchiarsi di fronte al “Padrone” e a “baciare l’anello”.

Ma a giudicare le mosse ultime del Presidente Saied, si direbbe invece orientato verso altre soluzioni per risolvere i problemi economici del suo paese….Rivolgendosi ad altri “competitors” che come all’Europarlamento sanno mooooolto bene, dispongono di ingenti capitali e di irrefrenabile voglia di “investire….(citofonare ex Vice Presidente Europarlamento Kaili, e tutta la truppa degli europarlamentari pddini):
<<Il capo dello Stato, Kais Saied, ha parlato al telefono con l’emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al-Thani, questo mercoledì 15 marzo 2023, secondo un comunicato stampa pubblicato dalla Presidenza della Repubblica.
Le due parti hanno approfittato di questo incontro per discutere dei rapporti privilegiati che uniscono i due popoli ei due paesi. 
È stata anche l’occasione per Kais Saied di discutere, con l’Emiro, le diverse modalità per rafforzare e sostenere ulteriormente la cooperazione bilaterale e aprire orizzonti sempre più ampi per riflettere la forza dei legami bilaterali tra i due Paesi.>> Tratto da https://www.webdo.tn/fr/actualite/national/entretien-telephonique-entre-kais-saied-et-l-emir-du-qatar/203958

Lo possiamo dire tranquillamente: c’è volontà da parte degli esportatori di democrazia a suon di bombe e “rivoluzioni colorate o profumate”, e dei loro servi di aprire un “fronte africano”.
Lo ripeto: Algeria, Marocco, ma soprattutto Tunisia, nei primi mesi dell’anno hanno importato milioni di barili di petrolio dalla Russia, e nello stesso periodo sono anche cresciute le loro esportazioni di greggio verso l’Europa.
Qualcuno si sente un po’ “preso per il culo” a Bruxelles e dintorni?
Probabilmente sì, anche perché il prezzo del petrolio al barile continua a calare….

<<Il panico sui mercati finanziari dopo il fallimento della banca californiana Silicon Valley Bank si sta estendendo al mercato petrolifero, dove il prezzo del barile di petrolio ha toccato il livello più basso dal dicembre 2021.
Già appesantito dalle pressioni inflazionistiche, dall’aumento dei tassi di crescita dell’economia mondiale, dalla continuazione della guerra in Ucraina e dall’inefficacia delle sanzioni occidentali sulle esportazioni di petrolio russo, il prezzo di un barile di greggio ha registrato questo mercoledì i livelli più bassi da dicembre 2021.
Sui mercati a termine, il prezzo del barile di Brent è sceso nel pomeriggio di circa il 6,8% a 72,2 dollari, un calo del 12,7% su un mese e del 22,6% su un mese. Quanto al riferimento americano, il barile di Wti, è sceso del 7,5%, a 65,8 dollari, un calo del 13,5% su un mese e del 25,6% su un anno.>> Tratto da https://www.webdo.tn/fr/actualite/national/le-baril-de-petrole-atteint-son-prix-le-plus-bas-depuis-decembre-2021/203960

Più di qualcosa è andato storto nei piani dei “Padroni”, e quando succede questo di solito si cerca di “rimediare” creando DESTABILIZZAZIONE . La Tunisia era nelle “menti sopraffine” (cit. Giudice Falcone) delle massonerie euro-atlantiche, semplicemente il “paese più debole”.
Destabilizzato da una “rivoluzione” etero-diretta made in USA, prostrato da 10 anni di ruberie ad opera dei “governi in gonnella” così cari e graditi ai consessi Europarlamentari Europei, economicamente non auto-sufficiente.
Ottimo posto per “posare gli scarponi”, però proprio in questo “eden” per gli affari loschi di questi personaggi, ti va a spuntare un presidente che decide di fare di testa sua. E questo il clan Clinton-Obama lo detesta.

L’aggiornamento odierno termina qui. Io non vorrei “tediarvi” così spesso con le info dalla “mia terra”, ma a quanto pare andiamo MOLTO DI MODA ultimamente……:):).

Fabio