Quanti tax-payer hanno pensato di ammazzare qualcuno?
Qualcuno sicuramente.
Quanti hanno ammazzato qualcuno?
Tutti!
Indirettamente s’intende, i più nemmeno lo sanno, alcuni lo sanno ma fanno finta di non sapere. 

Bene dopo questo pensierino che vi dedico non potrete più far finta di non sapere, del tipo “non potevate non sapere”.
In tempi di guerra il ragionamento è più immediatamente comprensibile ma è comunque valido anche in tempo di pace quando le uccisioni per delega vengono chiamate ‘missioni di pace’.
Non è il caso di partire tanto da lontano per spiegare. i punti indiscutibili sono questi:

  • – le guerre, le missioni di pace o le esportazioni di democrazia le fanno gli stati
  • – per fare questo genere di cose servono armi e uomini
  • – armi e uomini vanno pagati
  • – gli stati di per sé non possono pagare perché sono entità astratte che non producono alcuna ricchezza
  • – i tax-payer allora danno una quota della loro ricchezza agli stati in modo che possano pagare armi e uomini
  • – a quel punto gli stati possono mandare in giro armi e uomini ad ammazzare
  • – TUTTO ciò si regge ESCLUSIVAMEMTE sui soldi dei tax-payer

Ne consegue che i tax-payer sono la parte più importante di questo meccanismo, che altrimenti non potrebbe esistere.

Poi naturalmente sappiamo tutti che non saranno direttamente i tax-payer ad ammazzare ma pagheranno qualcuno che lo faccia, come quando uno vuole ammazzare qualcuno senza sporcarsi le mani e assolda un killer, in questo caso non c’è moralità ma almeno c’è una logica: so chi voglio ammazzare, lo conosco e ho dei motivi precisi.

Quel qualcuno che pagheranno i tax-payer invece non viene chiamato ‘killer’ ma ‘esercito’ ed in questo caso oltre a mancare la moralità manche anche una logica: il tax-payer non ha assolutamente idea di chi vuole fare ammazzare, non lo conosce nemmeno, non sa chi sia, se maschio o femmina, bambino o adulto, delinquente o persona onesta, simpatico o stronzo. 

No, il tax-payer paga per ammazzare, punto.
Si è mai chiesto il perché? Non credo, troppo impegnativo.
Ha mai avuto rimorsi di coscienza?
No, e perché dovrebbe?, lui è solo il pagatore, il mandante, la responsabilità morale in fondo è dell’esecutore.
Lo si potrebbe definire complice per omicidio o strage? 
Secondo me moralmente sì, però no, legalmente no perché è tutto autorizzato e promosso dallo stato.
Il tax-payer avrà stima di sé? 
Si darà un giudizio morale?
Nel caso lo desse negativo, troverà il modo di migliorarsi?, di evolversi?, di elevarsi? 

Perché si elogia un tax-payer e non un evasore?, quest’ultimo dovrebbe semmai essere d’esempio!, di sicuro sarà lui ad avere un posto privilegiato in paradiso e stima sulla terra.