Der Spiegel https://www.spiegel.de/wirtschaft/fluechtlinge-in-deutschland-jeder-zweite-hat-fuenf-jahre-nach-ankunft-einen-job-a-2c332bf3-2fdd-4830-921d-927ef26e633c riporta il grande successo dell’integrazione dei rifugiati, ma cosa dicono veramente i numeri?
Altri media tedeschi criticano ferocemente l’ondata migratoria, ma la Pravda tedesca nazionale doveva reagire e rappresentarli diversamente. Perché? Eh in Germania si inizia a parlare di islamizzazione, infiltrazione straniera e multiculturalismo in senso negativo.
Se non è possibile misurare oggettivamente l’integrazione dei migranti, si può realmente misurare la loro situazione lavorativa, il reddito e la disoccupazione dei migranti.
La propaganda tedesca si affretta a dire che almeno la metà dei migranti ha un lavoro e che i migranti possono salvare il sistema sociale tedesco, prossimo al crollo demografico.
Il vero metro di valutazione è questo:
- i migranti hanno un lavoro attraverso cui possono vivere in modo dignitoso?
- non devono più chiedere gli aiuti statali?
- contribuiscono al sistema sociale?
Secondo Der Spiegel ogni rifugiato ha trovato un lavoro a cinque anni dall’arrivo, affermano che il 49% guadagna. Lo studio afferma poi che il 68% dei rifugiati che sono arrivati dal 2013 hanno un lavoro a tempo pieno o part-time, il 17% fa una formazione retribuita e il 3% fa uno stage retribuito. 100-68-17-3= il 12% è impiegato marginalmente.
Ma torniamo al primo numero, che afferma che solo il 49% dei rifugiati ha un lavoro in Germania dopo cinque anni: questo significa che dopo 5 anni il 51% di loro non ha un lavoro effettivo ma è ancora legato ad attività di formazione, stage e simili: quindi sono pochi i rifugiati che possono effettivamente mantenersi senza chiedere l’aiuto del governo.
Lo studio poi fornisce i salari medi per i rifugiati:

Il grafico dimostra che un rifugiato che lavora a tempo pieno guadagna una media di 1.863 euro lordi e che con questo dovrebbe essere in grado di provvedere a se stesso. La media in blu (pubblicata dallo studio) ci informa però che il reddito medio di tutti i rifugiati che lavorano è di soli 1.282 €. Questo comporta che molti di loro continuano a ricevere un sostegno statale.
Una situazione assurda dove molti rifugiati lavorano, probabilmente sono sotto pagati e continuano a necessitare di sussidio statale, quindi i cittadini tedeschi non vedono vantaggi e continuano a pagare contributi per persone che necessitano di ricevere benefici statali.
Quindi lo studio http://doku.iab.de/kurzber/2020/kb0420.pdf indica che finora i rifugiati non hanno apportato il valore aggiunto promesso ai sistemi sociali, ma al contrario hanno gravato pesantemente sui sistemi sociali e sul contribuente.