Stiamo raccogliendo i frutti amari del Novecento che ha portato l’uomo nel buio del nichilismo affidandoci ad idee e filosofie che hanno accresciuto la confusione e la caduta in quella “solidarietà” che non è la Carità che Cristo vuole.

Idee e filosofie hanno avuto il loro start-up nella Rivoluzione Francese che non aveva bisogno di proclamare “libertè, egalitè, fraternitè” perché la libertà, l’uguaglianza e la fratellanza hanno la loro sintesi solamente in Cristo. La Rivoluzione è stato un atto profondamente anticristiano e sufficiente riferirsi ai massacri perpetrati dalla feccia rivoluzionaria in Vandea1 per comprendere che avevano cambiato si il mondo ma in peggio.

È celebre l’episodio del sacerdote giacobino cacciato dalla Regina di Francia poco prima di morire ghigliottinata, preferendo confessarsi a Dio invece che al prete traditore.

Questi principi demonici sono poi stati diffusi in Europa da Napoleone Bonaparte, che con la sua superbia e vanagloria voleva sottomettere tutto il mondo a queste “idee” per distruggere la regalità delle Famiglie Regnanti del tempo. Bonaparte incendiò mezza Europa anticipandoci ciò che avrebbe fatto Hitler durante la seconda guerra mondiale. Non è esagerato fare un paragone fra i due come volti del male, con buona pace per gli amici francesi, ai quali debbo molto per la mia formazione.

Napoleone era uomo intelligente, grande comandante amato dai soldati, eccellente stratega che sapeva circondarsi di ottimi elementi militari, ma senza la Regalità di un Re. Questa mancanza della Regalità venne percepita da Napoleone alla quale pensò di ovviare facendosi nominare Imperatore dei Francesi.

Purtroppo per lui avendo messo a ferro e fuoco mezza Europa, non è che potesse contare su un gran numero di Nazioni amiche ed alla fine lui e la sua falsa regalità furono sconfitti.

Il Congresso di Vienna fu il tentativo di riportare ordine nella povera Europa distrutta dalle invasioni di Bonaparte. L’uomo chiave ed il più abile era il Principe di Metternich, che ci hanno insegnato ad odiare nei libri di scuole, perché era austriaco e quindi nemico del Risorgimento; in realtà era uno dei pochi che, con acuta e chiara visione del mondo, capì che il Congresso di Vienna non sarebbe stato in grado di fermare la sovversione che stava materializzandosi poi in altre forme rivoluzionarie che avrebbero avuto i volti del socialismo e poi del comunismo.

Il Principe di Metternich fu un grande uomo ed un grande stratega e quando con l’aiuto dello Zar Alessandro I volle tentare la costruzione di una Santa Alleanza, che lo Zar definì “nell’eterna religione di Dio salvatore», molti sovrani europei vi aderirono eccetto il Papa che non vedeva di buon occhio un’alleanza tra popoli Cristiani di diversi orientamenti (Ortodossi, Cattolici, Luterani).

Il seme della discordia produsse il suo primo effetto ed il Papa, in buona o cattiva fede, non mise al primo posto l’unità della Cristianità europea ma l’interesse dello Stato del Vaticano.

Il papa non aveva capito che l’alleanza aveva un mero fine politico non di natura religiosa e fece l’errore opposto dei papi odierni che invece anelano la riunione con Luterani ed Ortodossi in nome di un dialogo dannoso che stempera solamente la Verità.

In realtà la Chiesa si era già compromessa sia con i Rivoluzionari perché molti sacerdoti si allinearono alle nuove linee guida dello Stato francese, ancor prima nel 1453 quando impedì che i sovrani Europei portassero aiuto all’Impero bizantino. Gli aiuti da parte di Genova, Venezia e le altre repubbliche e principati vennero gestite in autonomia senza curarsi del permesso della Chiesa.

La Chiesa Cattolica ha sempre operato, fuorché in rari casi, seguendo un suo piano che prevedeva la sottomissione di tutta l’Europa alla sua autorità.

Quest’opera di sovversione è continuata sino ad oggi con le aperture al dialogo con il mondo comunista e musulmano nemici del Cristianesimo.

Resi deboli i monarchi e lasciando al loro posto solo delle monarchiucce protestanti, quasi tutte facenti parte della Massoneria, la Chiesa Cattolica ha proseguito il suo piano di cospirazione al fine di stemperare il Cristianesimo e renderlo una religione naturale al pari delle altre religioni.

I nuovi preti del dialogo diventarono famosi, alcuni non nascosero la loro simpatia per il PCI alzando il pugno e cantando bandiera rossa. Sembrava che il Vaticano II avesse liberato delle forze che era soffocate e che finalmente potevano fare outing del loro comunismo latente.

Iniziò tutta questa sequela di preti televisivi tuttologi che davano pareri con area austera a volte e bonaria in altri casi. Erano diventati preti sociologi, analizzavano le classi, il lavoro, il divorzio, il mondo sociale.

Non c’era una trasmissione televisiva che non si onorava di avere un prete come ospite. Erano come il prezzemolo praticamente dappertutto per dare “lezioni di vita” sempre con il sottinteso del dialogo come punto di riferimento.

La Chiesa aveva iniziato la discesa nella china perché voleva “modernizzarsi”, voleva capire il mondo con gli occhi del mondo e non con quelli di Cristo.

Carità e solidarietà

“Deus Caritas Est” sta scritto, perché Dio è Amore non è un dialogatore solidale, ma la luce perfetta che illumina la parola dell’uomo che vuole, nel silenzio della sua coscienza, aprirsi in un colloquio con Dio, nella piena libertà personale.

La solidarietà, che è il contrario della Carità, è infatti la figlia prediletta della più grande eresia della Chiesa Cattolica: il modernismo vale a dire il dialogo con il mondo “moderno”. Questa madre di tutte le eresie comprende, il Modernismo, il Cattocomunismo, la Teologia della Liberazione ed un certo manicheismo neo-gnostico. Sembra essere tornati ai primi tempi cristiani dove le eresie sorgevano come funghi tra Ariani, Marcioniti, Monoteliti, Monofisiti e dove la Chiesa ancora unita lottava per il bene e per l’ordine che la Carità vuole, con energia attraverso i grandi Padri ed i grandi Santi di un tempo.

Oggi sembra che accada il contrario; le eresie sono parte di una Chiesa che vuole dialogare col mondo invece di colloquiare con Dio. L’eretica Chiesa di Roma vuole imporre il suo punto di vista traditore ancora una volta alla politica e nel mondo cattolico il malumore, l’irritazione e la collera contro di essa aumenta sempre di più nel popolo che percepisce che c’è qualcosa che non quadra. Anche gli strani segni fecero pensare: il fulmine sulla cupola di San Pietro, le colombe attaccate dai corvi in Piazza San Pietro, i serpenti che morsero delle persone durante la visita in Sudamerica del Papa fecero pensare. Ma i pensieri furono subito sotterrati da un mare di neo-parole che si travestivano per evitare l’evidenza.

Ma questo esito fatale che viviamo nei nostri tempi, pur interessanti, ha avuto inizio in tempi molto lontani quando la Chiesa di Roma ha voluto un ruolo politico-religioso maggiore che già le era riconosciuto come primus inter pares con la Chiese di Antiochia, Gerusalemme, Alessandria e Costantinopoli basandosi sul fatto che Cristo diede a Pietro le chiavi ma alla Chiesa tutta dette l’Amore unificatore. Se le Chiesa di Roma avesse usato l’amore che proclamava a Cristo questo problema si sarebbe risolto col tempo. Ma la fretta di conquistare il potere nell’area occidentale era tale che voleva aspirare ad un ruolo tale che Re ed Imperatori si sottomettessero alla sua autorità.

La Donazione di Costantino fu la svolta cruciale; un falso documento assegnava alla Chiesa di Roma la possibilità di incoronare i Re e gli Imperatori2.

Questo ruolo permetteva che la sua parola divenisse legge “divina” anche con Re e Imperatori ed il vecchio falso del 315 chiamato la Donazione di Costantino venne utilizzato come fondamento dell’autorità del Papa.

La Chiesa Cattolica Apostolica Romana aveva posto le basi della disunità che in seguito si sarebbe allargata con gli scismi luterani e le varie ed ulteriori forme ed evoluzioni. Pietro non ebbe l’umiltà di riconoscere l’importanza delle Chiese d’Oriente e questa fu la debolezza che tenne disunito l’Impero d’Occidente dall’Impero d’Oriente.

Questi errori si pagano, non nel breve, ma nel lungo periodo e le eresie che hanno afflitto la Chiesa Cattolica fu la punizione che dovette subire e combattere con la crudeltà dell’inquisizione facendo di Cristo una specie di sistema giudiziale contro coloro che erano considerati eretici; era sufficiente anche una delazione non vera contro un nemico personale per fare condannare al rogo dei poveretti.

Nei tempi nostri i roghi non esistono più, ma la Chiesa si è aggiornata ed ha utilizzato i metodi più sordidi come la maldicenza, isolando e facendo credere ai fedeli che quella tale persona è eretica giocando sul fatto che il popolo obbedisce passivamente non documentandosi, sapendo che non desidera educarsi per capire la Verità.

La Chiesa Cattolica è sopravvissuta coltivando la vigna del padrone, punendo, combattendo e perseguitando tutti i Santi e gli uomini che Dio di tanto in tanto le inviava per farle cambiare rotta.

Nei tempi nostri, nella Chiesa Latina si sentì, in realtà lo aveva deciso il “papa buono” il massone Papa Giovanni3, la necessità di un Concilio Lateranense.

In quel tempo un grande Santo, San Padre Pio4 da Pietrelcina, venne inviato da Dio come argine al caos che sarebbe nato dal Concilio che protestantizzò ulteriormente la Chiesa di Roma. Padre Pio all’epoca, quando gli chiedevano del Concilio rispondeva: “il Concilio sconcilierà” cioè avrebbe creato così tante correnti che il caos satanico si sarebbe alla fine diffuso e che venne compreso da Papa Paolo VI quando disse: “il fumo di Satana è entrato nella Chiesa”.

Padre Pio, non fidandosi dei suoi confratelli, perché tra costoro vi erano celati molti conciliari favorevoli al Vaticano II, scelse nel suo amico Luigi Gaspari5 il mezzo attraverso il quale avvertire che il Concilio avrebbe portato, così come organizzato, una serie di disastri e la caduta della Chiesa nelle tenebre dell’eresia. Il Gaspari, incaricato di scrivere anche la testimonianza che era il vero segreto di Padre Pio, il Quaderno dell’Amore, si recò immediatamente dal proprio cugino Monsignor Pio Gaspari, Nunzio Apostolico a Tokio a quel tempo a Roma per avvertirlo di ciò che aveva detto il Santo di Pietrelcina e pertanto di avvertire il Papa.

La risposta fu netta: “Il Papa ha deciso così”.

Saputo la risposta Padre Pio disse: “Prima c’è Dio e poi il Papa ed il, Papa non vivrà più di tre mesi”.

Tre mesi dopo, Papa Giovanni, il massone chiamato Papa Buono per la sua furbesca bonarietà, morì e gli successe Paolo VI.

Oramai il Concilio era partito e la parola magica “dialogo” aveva iniziato il suo cammino come anti-parola in lotta contro la Parola di Dio.

Teologi protestanti fecero le loro pressioni affinché si stemperasse qual poco di decoro e silenziosa devozione che era rimasto nella Chiesa Cattolica.

All’interno della Chiesa però permane una parte di sacerdoti e prelati che sono rimasti fedeli a Dio e che in silenzio conducono con la preghiera la loro battaglia contro le eresie che erano diventate il principale errore nel quale la Chiesa era caduta.

Il dialogo come espressione dell’eresia

La trinità satanocratica (Modernismo, Catto-comunismo, Teologia della Liberazione) è quella che cerca di opporsi alla Trinità Divina.

Una certa predisposizione in alcuni Papi per il tradimento verso Cristo era parte della natura petrina quando si elevarono a vicari di Cristo, mentre sono e saranno sempre vicari di Pietro.

L’utilizzo di falsi come la Donazione di Costantino per veicolare il messaggio che Re ed Imperatori potevano essere tali solo sotto la benedizione ed il consenso della Chiesa di Roma è un altro esempio dell’uso strumentale della Parola di Dio.

Costoro troppe volte hanno usato lo scudo di Cristo per nascondere gli sporchi interessi che non erano certamente quelli di diffondere la Parola di Cristo.

A queste eresie si è unità la nuova parola slogan “accoglienza” ed in nome di questa idiozia la Chiesa Cattolica accoglie la maggioranza di islamici che in futuro abbastanza vicino saranno la punizione per le eresie Moderniste6, Cattocomuniste7 e della Teoria della Liberazione8.

La Chiesa si è accolta in casa i suoi distruttori, la sua condanna ed il suo castigo perché al mondo musulmano si dare atto di una sua coerenza pur anti-cristiana.

Tutte le relazioni costruite con il dialogo sono state poste asimmetricamente a sfavore della Chiesa che ha perso fedeli, vuotato seminari e nichilisticamente è arrivata a comportarsi come se Dio non esistesse dando valore a passioni umane ed ergendole a valori. Nel mondo musulmano9, con il quale dialoga e stringe frequentemente mani sporche di sangue, accettando le richieste di costruzioni di moschee in territori cristiani senza reciprocità si comporta da sottomessa10.

Nel breve ha sposato una anti-tradizione e si è assoggettata al pensiero di un “mondo felice cristiano-islamico”.

La Chiesa non ha voluto, con l’aiuto di Dio, conquistare i Musulmani a Cristo, ma accoglierli per propri interessi di natura politica, conditi da belle parole di amore umano, con l’ovvio supporto dei comunisti oggi riciclati in varie sigle, ma animati tutti dallo stesso spirito autodistruttivo che parte dalla premessa egualitaria.

Nel mondo eretico del Comunismo, non esiste l’idea che vi sia diversità, pertanto affermarlo significa che gli uomini hanno qualità differenti. In realtà costoro lo sanno bene che gli uomini sono diversi ma veicolano sempre i vecchi messaggi della Rivoluzione Francese conditi in salsa comunista11.

Il mondo politico di questi soggetti è orientato a chiamare l’uomo con il termine di “individuo”, perché nell’idea deviata delle loro menti, l’individuo è parte atomica di un tutto massificato, mentre la persona è un tutto che vive in lei.

L’idea che la persona possa essere profondamente libera mette in crisi i processi di standardizzazione e in ciò che nella realtà viene definita come differenziazione progressiva.

«Non si può spiegare l’attrazione di massa senza far riferimento a una religione popolare e atea che prometteva il paradiso ma si rivelò l’inferno in terra12».

Ove vi siano eguaglianza la libertà non può esistere come concetto unificante, ma esisteranno tante libertà e pertanto tante opinioni verità, in tal modo la Verità assoluta della nascita, via, morte e resurrezione di Cristo diventa una libertà personale non assoluta, un’opinione discutibile come lo sono le varie opinioni. In tal modo il comunismo crea le premesse per il liberalismo più becero che tratterà gli uomini solamente come produttori economici ed eliminerà quelli non produttivi approvando leggi che distruggeranno non solo lo stato sociale ma anche la dignità dell’uomo.

In Italia con il “Jobs act” migliaia di persone si sono viste licenziare e ridurre lo stipendio alla fame ed il governo cosa ha ben pensato di rimuovere dalle statistiche quelle relativi ai morti suicidi per la sua legge13. La “Legge Fornero” ha contribuito sostanzialmente ad incrementare un fenomeno mai visto in Italia con gli esodati14.

Tutto questo accade sotto l’occhio vigile di chi, dietro le quinte, vigila sullo sfascio sempre maggiore dell’Italia e sulle piccole e medie imprese che chiudono al fine di distruggere la Nazione che ha dato la civiltà ai popoli del mondo occidentale15.

Un giorno tutti quelli che hanno operato per la distruzione dell’Italia saranno chiamati a risponderne non solo ai tribunali nazionali ma anche a Dio, perché quando si lascia Dio per seguire le cose del mondo, accadono questi atti indegni di un paese che ha donato la sua Civiltà ed il suo Diritto come l’Italia a tutto il mondo. Distruggere l’Italia significa distruggere il museo delle radici della Civiltà Romana, Greca e Cristiana.

I risultati del dialogo con le forze anticristiane sono sotto gli occhi di tutti e la tirannia di individui senza cuore ha portato questa iattura dolorosa, questa ferita lacerante sarà ricordata negli annali di storia come la più grande abiezione perpetrata contro il centro della Civiltà. Il liberalismo, oggi sposato dalle opportuniste truppe comuniste, si sta rivelando un totalitarismo che si accentua ogni giorno di più.

Il liberalismo americano-occidentale ha voluto “esportare la democrazia” nei paesi musulmani creando invece caos, strage di innocenti e distruzione inutili.

Allorché si arriverà al punto di non ritorno, sarà quando il mondo musulmano che inizierà a pattugliare le strade e ad erigere cartelli per avvertire che quella strada, quella piazza, quel paese è di loro proprietà ed in tale zona si pratica la Sharia.

Un esercito ben mascherato tra i profughi sta lentamente prendendo posizione in Italia e sarà questa l’ira di Dio promessa che abbandonerà i traditori nelle mani di coloro che pensano che questa sia terra di conquista.

Il Separatore – ilseparatore@protonmail.com