Corre veloce l’infantilizzazione delle persone, dove lo stato mamma-padrone infantilizza i suoi cittadini.
Cosa è successo durante la crisi Covid?
I politici scelsero immediatamente il sistema “la coperta di Linus”, un oggetto transizionale pericolosissimo, lo stato offrì una protezione totale alla popolazione.
Io ti proteggo e ti prometto: serve al popolo per superare la paura e colmare i vuoti.

Lo Stato fu fenomenale: ebbe il potere magico, capace di diffondere fiducia, protezione e sicurezza. Peccato poi scoprire che era “Il pifferaio di Hamelin”.

Ingordo di vittoria e consenso lo Stato non si fermò, continuò col progetto di infantilizzare la popolazione.
Deresponsabilizza: dal Covid, alla narrativa della crisi energetica, fino alla attuale guerra.
Incantati osanniamo e sosteniamo le pene di una guerra che distrugge NOI, ma non lo vediamo, incarniamo un nemico e non vediamo il nostro vero nemico.

Rifocillati di diritti evanescenti, ci decantiamo democratici e liberi, ma non abbiamo minimamente la capacità di distinguere molte cose. Anzi non sappiamo prenderci cura di noi stessi e affidiamo ad altri la capacità di prenderci cura di noi stessi.

Non abbiamo capito che lo Stato-mamma ha su di noi il suo dominio incondizionato, è onnipresente, compare e scompare dalla nostra vista – ma non dalla nostra vita – e nemmeno ce ne rendiamo conto.

Così abituati che se non è presente evochiamo il suo aiuto, tanto arrivammo al reddito di cittadinanza.

Lo spazio, il dominio e l’oggetto transizionale.

Ci hanno fornito di mille oggetti transizionali e non vogliamo più lo spazio transizionale, ovvero nessuno vuole più nessun tipo di distacco tra il bambino-popolo e la madre-stato-potere.

Ora il lato comico. Dove il fetore è voluto, l’appiccicume è desiderato.
Devi sempre dare al popolo-bambino a disposizione una doppia copia di tutto. Sono volatili per diabetici se il gioco si rompe o viene perso o dimenticato.
E’ un giocattolo onnipresente quando sei schiavo, non puoi vivere senza, è sempre pronto a riemergere quando la miseria, la guerra, la solitudine, la tensione o la paura tendono a riemergere.

L’oggetto transizionale, ovvero la deresponsabilizzazione, l’infantilizzazione, la morte del pensiero del giudizio e della logica, ci hanno resi eterni schiavi che ricercano un Doudou, che calma il popolo, fornisce tutto.
E dopo lunghe giornate tormentose il popolo torna stanco alla sera, ha solo bisogno di rilassarsi e andare a dormire, è la logica dello schiavo che non sa di esserlo.
In nottata non avverrà nessuna separazione.

Muore il paradosso e la crescita del popolo, non lo si deve più acculturare, un periodo di transizione dove nessuno ha cercato spiegazioni e nessuno si è fatto domande.
Poi accettata la follia, la nuova cultura non pensante è stata adotta con cura, una cultura piena di illusioni e priva di crescita.

Ecco come morì la nostra psiche occidentale.
Torniamo a oggi, dove la crisi energetica ha sostituito la pandemia di Covid nei discorsi del governo.
Utilizza una tecnica ben collaudata, che deresponsabilizza, continua a usare una tecnica che ha già dimostrato l’infantilizzazione degli europei. https://lenouveaujournal.fr/politique/emmanuel-macron/linfantaliisation-des-francais-en-marche.html

Cessa di esistere la “pedagogia”, e anche il senso di colpa del popolo.

Dove c’è questo atteggiamento, avviene anche la descolarizzazione, l’abbassamento e l’impiattamento subculturale, il pecorino di cittadinanza, una rivolta dei lemming che mai avverrà, la gente che smette di pensare in modo autonomo. Il pensare e la logica che cessano di esistere.

E’ una nuova forma di analfabetismo, dove cessa di esistere la maturità del popolo.

Kant sottolinea la necessità di educare il popolo, l’individuo in una ottica di maturità, si tira in ballo la ragione e la morale dove l’uomo viene tirato in ballo per uscire dallo stato di minorità.
L’uomo di Kant è dotato di consapevolezza.

No, ORA muore nel mondo occidentale la consapevolezza.

Mesi fa scrissi personalmente a Gerardo, promettendogli che avrei scritto un articolo su un tema a me molto caro, il suo articolo https://gerardospace.wordpress.com/2022/07/21/come-fatti-empirici-e-deduzioni-logiche-invalidano-la-teoria-del-contratto-sociale-2/ mi aveva fatto molto pensare, e gli dissi che avrei scritto un articolo particolare: “Le persone hanno il diritto di appartenersi”.
Articolo che ho scritto davvero e mai pubblicato.
“Appartenersi” è da mesi che ne rimando la pubblicazione, perché davanti allo scempio culturale perpetrato all’umanità, alla sua distruzione molecolare, ebbene avrei pubblicato un articolo che solo una miserevole percentuale di umanità avrebbe colto.
Questo mio scritto andrebbe arricchito di filosofia, citando studi raffinati e pensieri, ma di base come profiler sento che non dovevo citare nessuno, per dire all’umanità cosa è diventata basta farle vedere la sua miseria, e rido perché l’umanità non la vede. Mai dire a un cieco che è cieco, mai dire a un sordo che è sordo, mai dire a un muto che è muto.
Mai dire.
Fai la differenza.
Solo così risvegli.

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Alessia C. F. (ALKA)
Esploro, indago, analizzo, cerco, sempre con passione. Sono autonoma, sono un ronin per libera vocazione perché non voglio avere padroni. Cosa dicono di me? Che sono filo-russa, che sono filo-cinese. Nulla di più sbagliato. Io non mi faccio influenzare. Profilo e riporto cosa accade nel mondo geopolitico. Ezechiele 25:17 - "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te."Freiheit ist ein Krieg. Preferisco i piani ortogonali inclinati, mi piace nuotare e analizzare il mondo deep. Ascolto il rumore di fondo del mondo per capire quali nuove direzioni prende la geopolitica, la politica e l'economia. Mi appartengo, odio le etichette perché come mi è stato insegnato tempo fa “ogni etichetta è una gabbia, più etichette sono più gabbie. Ma queste gabbie non solo imprigionano chi le riceve, ma anche chi le mette, in particolare se non sa esattamente distinguere tra l'etichetta e il contenuto. L'etichetta può descrivere il contenuto o ingannare il lettore”. So ascoltare, seguo il mio fiuto e rifletto allo sfinimento finché non vedo tutti gli scenari che si aprono sui vari piani. Non medito in cima alla montagna, mi immergo nella follia degli abissi oscuri dell'umanità. SEMPRE COMUNQUE OVUNQUE ALESSIA C. F. (ALKA)