Tratto da tomluongo.me Tradotto da Gustavo kulpe

Sta succedendo qualcosa che gli oligarchi non eletti da nessuno, che io amo definire “la cricca di Davos” odiano più di ogni altra cosa. Non riescono più a comprare le persone.
Quando oggi osserviamo in giro per il mondo la pletora di rivolte popolari/populiste, più o meno pacifiche, vediamo che esiste un filo comune che li collega insieme.
Le persone semplicemente non credono più che il sistema lavori per il loro bene. Qualunque sia stato il catalizzatore che li ha portati ad alzare le chiappe dalla sedia e scendere in strada, si è trattata della proverbiale ultima goccia.
E non possono essere comprati.
Siamo ormai quasi all’anniversario del primo anno della nascita delle proteste dei Gilet Jaunes in Francia. L’imposta di 0,25 € sul gasolio, origine delle proteste, è decaduta già da molto tempo. Il presidente francese Macron, tuttavia avrebbe potuto semplicemente gettare qualche briciola ai contadini ribelli, non rubare il loro ultimo pezzo di pane dai loro tavoli e questo avrebbe placato le persone private non solo del loro futuro ma, soprattutto, della loro dignità.
Siamo a tre anni e mezzo dal voto sulla Brexit e Nigel Farage sta ancora combattendo contro l’establishment nel Regno Unito, assolutamente contrario all’uscita dalla UE. Questa settimana ha rifiutato di candidarsi in 317 collegi per evitare un parlamento bloccato dai “remainers” e i Tories hanno risposto cercando di corrompere ancora più suoi candidati.
Il grande scandalo non è che i Tories abbiano cercato di corrompere Farage, hanno cercato di farlo per anni e non ha funzionato. Ora, sfacciatamente stanno cercando di corrompere le persone intorno a lui per negare al Partito Brexit qualsiasi posto a Westminster, al fine di spianare la strada al massimo tradimento della Brexit.
Questo va ben oltre l’anteporre l’interesse di partito a quello del paese. Si tratta di proteggere l’establishment politico da tutte le minacce interne, ma non straniere, dal momento che sono tutti una massa di imbroglioni neoliberisti globalisti.
Farage lo sa ed è per questo che ha reso pubbliche queste informazioni. I sondaggi non hanno ancora chiarito se gli elettori risponderanno a questo e ricompenseranno i candidati di Farage con seggi a Westminster per cambiare finalmente la dinamica nel cuore della vecchia capitale imperiale d’Europa.
Perché è molto più facile corrompere una dozzina di candidati piuttosto che corrompere le centinaia di migliaia di coloro che essi rappresentano. Questo è il motivo fondamentale per cui i governi rappresentativi non funzionano.
È per questo che sono cattivi tanto quanto le oligarchie non elette e imposte dall’alto verso il basso, indipendentemente dal tipo: secolari, religiose, tecnocratiche, comuniste, democratiche.
Si è raggiunto un punto di ebollizione in Iran, dove le proteste sono scoppiate di nuovo come nel 2009, e proprio come in Francia, per un aumento dei prezzi del carburante. I governi possono avere tutte le ambizioni extra territoriali che desiderano, ma a un certo punto devono fornire i servizi di base che i cittadini si aspettano da loro.
Aspettiamo solo che il costo della vita qui negli Stati Uniti cresca al punto in cui le riserve governative qui non possano coprire i costi di base. Non abbiamo ancora raggiunto questo punto a livello nazionale e non lo faremo nei prossimi due anni in cui il capitale fuggirà dagli Stati Uniti verso un enorme commercio di beni rifugio, ma ci arriveremo.
Perché nel momento in cui avviene quel commercio di beni rifugio i nostri padroni al governo non avranno la minima idea di quanto li disprezziamo. Terranno in piedi il carrozzone abbastanza a lungo da avere l’illusione del controllo fino a quando le cose non diventeranno così costose da scatenare la rivolta della gente.
In Cile, i manifestanti sono stufi della falsa privatizzazione corporativa e della corruzione dilagante delle infrastrutture di base del paese. Ancora una volta, una vera rivolta spacciata per “Questa è una rivolta contro la falsa liberalizzazione delle imprese nazionalizzate”. È la stessa cosa che vediamo in tutto l’Occidente.
In Cile si scatenerà una spinta verso la sinistra e le nazionalizzazioni socialiste che susciteranno critiche puerili al capitalismo da parte di soggetti del calibro di Jeremy Corbyn e Bernie Sanders.
E la parte triste è che avranno ragione. È quello che hanno fatto con l’assistenza sanitaria negli Stati Uniti per decenni, distruggendo intenzionalmente il mercato dell’assistenza sanitaria consentendo ai peggiori eccessi nella sua parte privata di prosperare in un mercato bloccato da incubi di regolamentazione e oscena estrazione di ricchezza.
Questi sistemi diventano così incasinati che anche le persone ragionevoli urlano per una nazionalizzazione per migliorare le cose, almeno nel breve periodo.
Perché pensate che le grandi aziende tecnologiche si comportino come despoti malvagi? Perché sono stupidi? No. È perché l’obiettivo a lungo termine è il completo controllo centralizzato delle parole nei forum pubblici.
E l’unico modo per arrivarci e renderlo sostenibile è se la gente lo invochi da sola. I conservatori vengono aizzati a spingere per la supervisione su Facebook e Google perché vengono trattati con un atteggiamento così evidentemente pieno di pregiudizi.
Questa è la cattiva notizia. La buona notizia è che mentre stiamo ancora subendo per molte di queste false dicotomie, queste scelte di Hobson, a livello elettorale, siamo fondamentalmente consapevoli di chi siano i nemici della società civile.
Ed è per questo che “la cricca di Davos” si sta innervosendo. Ecco perché stanno corrompendo i membri del Brexit Party affinchè si ritirino. È per questo che stanno aumentando la paura del progetto sui costi economici della Brexit, dei cambiamenti climatici, dell’assistenza sanitaria privata e denigrando i tagli fiscali come tirannici.
Mentre allo stesso tempo continuano a cercare di comprarci con denaro a buon mercato, mercati azionari in aumento e condizioni di credito più facili per acquistare spazzatura deprezzata come le nuove auto che costano più di quanto molti possano permettersi.
Ma non siamo più in vendita.
Se lo fossimo non continueremmo a votare per questi riformatori populisti di sinistra, destra e centro. Non discenderemmo in un tipo di discorso politico tossico finalizzato solo a segnare punti contro la controparte per dare sfogo alla nostra rabbia e impotenza.
Cercheremmo soluzioni. Ma non siamo ancora pronti per questo. Potremmo non essere più in vendita, ma non siamo pronti ad assumerci la responsabilità di riparare ciò che è rotto.
È per questo che continuiamo a sentire storie su Millennials che fanno pace con la vita come topi in gabbia per $ 800 al mese piuttosto che creare abbastanza ricchezza per *oddìo* trovare un partner e * oddìo * costruirsi una famiglia.
Ma loro sanno che non è sostenibile. È disumano. Ma rannicchiarsi in una topaia e chiamarla casa è meglio che scendere in strada, per ora. E la loro depressione si trasformerà in nichilismo, se non lo è già, e alla fine esploderà nei modi peggiori.
Le persone sono capaci di vendersi in virtù di una vita terribile vissuta per così tanto tempo, di sopportare la sofferenza perché c’è ancora un piccolo vantaggio comparativo nel preferire di essere contro le manifestazioni di piazza.
Non vi è alcun costo diretto per il voto contrario al sistema che ci sta mandando in fallimento finanziariamente, emotivamente e spiritualmente. Ecco perché vediamo cose come Trump, Brexit, Catalogna e Italia.
Ma alla fine il voto non è abbastanza, specialmente quando è ovvio che se il voto potesse cambiare qualcosa lo avrebbero messo fuori legge anni fa … solo che in pratica lo hanno fatto davvero.
Ancora e ancora ci viene detto che abbiamo votato male, che i nostri padroni correggeranno i nostri errori per noi. Ma la cosa non funziona più. E poiché le incoerenze intrinseche in queste istituzioni saranno al centro della scena nei prossimi anni, vedremo ancora più rivolte in tutto il mondo.
Speriamo che rimanga tutto su una via pacifica. Che abbastanza persone come Farage e i suoi simili semplicemente dicano: “No. Non sono in vendita”. E gli elettori, per quanto cinici, ci credano.
Tom Luongo