Eteocle e Polinice, figli di Edipo, si uccisero l’un l’altro per il possesso di Tebe, fondata da Cadmo, figlio di Agenore nonché fratello di Europa e loro antenato. Si dice “Vittoria Cadmea” quando si parla di una battaglia vinta ad un prezzo altissimo, talmente alto da vanificarne i vantaggi. Ne sapeva qualcosa un certo Pyrrhos, re dei Molossi, la più importante tribù dell’Epiro, che riportò difficili vittorie sui romani, tanto che pare abbia detto: “Ne ego si iterum eodem modo uicero, sine ullo milite Epirum reuertar”, un’altra vittoria come questa e me ne torno in Epiro senza nemmeno un soldato.
Nicola Zingaretti,
- fratello di Luca,
- presidente della regione Lazio e segretario del Partito Democratico,
- già presidente della Provincia di Roma,
- già presidente dell’Unione Internazionale della Gioventù Socialista,
- già segretario della Gioventù Socialista,
- già eurodeputato,
- già Segretario Nazionale della Sinistra Giovanile,
- odontotecnico diplomato presso l’istituto professionale Edmondo De Amicis,
è il nuovo Eteocle, il nuovo Polinice, il nuovo Pyrrhos, re degli odierni Molossi pinti di rosso, principale tribù dell’Epiro Emiliano-Romagnolo Democratico, terra socialista e progressista.
Pyrrhos Zingaretti ha vinto, ha vinto nella terra rossa dei Molossi Rossi dove perdere è impossibile, eppure è una vittoria cadmea; lo è per lo scarto non esaltante, lo è perché ha vinto con la faccia del PD ombra, in arte movimento delle sardine, lo è perché perdere in ER è quasi una “missione impossibile” per il PD, anche per il PD made in Zingaretti. Ma a differenza del vero Pyrrhos che non negava la situazione, i finti vincitori, i Pirri contemporanei, i Crimi, i Conte e i Zingaretti in crisi di consensi, negano Caporetto e ostentano una nuova alba tanto improbabile quanto inverosimile.
Lo scenario reale che si prospetta agli italiani, soprattutto per la debacle grillina, è quanto mai cupo:
- I grillini cedono alle richieste del PD, quindi scompariranno del tutto e nel peggiore dei modi, verranno abbandonati anche da coloro che si sono tappati tutti gli orifizi possibili e immaginabili per non vedere e sentire, che non potranno più sopportare l’ennesimo, totale tradimento.
- Tentano di risalire la china, e questo significherà staccare la spina al governo e sarano lacrime e sangue per i parlamentari 5S che rimarranno senza lavoro, o meglio senza le prebende statali. Perché questa strada abbia successo dovranno resistere alle richieste del PD e ritirarsi dalla maggioranza in un ultimo sussulto di dignità, dando a vedere che non possono soccombere a richieste troppo lontane dai loro valori e addossare al PD la responsabilità della caduta del governo.
In ogni caso tutti i problemi del paese resteranno irrisolti. Una volta caduto il governo, Mattarella dovrà sciogliere le camere e si andrà al voto con la legge elettorale, qualunque essa sia, che le menti a mezzo servizio in dotazione ai nostri politichetti partoriranno, che non consentirà la formazione di un governo stabile e forte, perché se lo consentisse sarebbe incostituzionale.