“Calenda non si preoccupa dei morti ma del business”

Duro attacco del presidente della regione Puglia al ministro: “Il cantiere del Tap sembra Auschwitz”

da huffingtonpost.it

“Il Governo ci impone l’approdo sbagliato del Tap e poi vuole ricostruire l’Ilva come nell’Ottocento. Calenda fa la tipica disinformatia sovietica. Anzichè parlare della salute dei cittadini e cercare una tecnologia compatibile alla produzione dell’acciaio con la salute stessa, dice che ha paura che Mittal se ne vada. Non si preoccupa dei morti, meglio non averlo come Ministro della Repubblica”. Così Michele Emiliano su radio Capital attacca senza troppi giri di parole il ministro dello sviluppo economico: “Si preoccupa – continua il presidente della Regione Puglia – del business e non dei cittadini, media tra la lobby del carbone e quella del gas, risponde a loro anziché all’interesse pubblico e poi terrorizza con il ricatto occupazionale”.

Emiliano poi se la prende anche con cantiere del Tap di Melendugno “Sembra Auschwitz. Se vedete le fotografie è proprio identico. Hanno alzato un muro di cinta con filo spinato, è impressionante. Stanno militarizzando inutilmente una zona e i cittadini si sentono coartati e vedono in quella struttura qualcosa che ricorda cose tristi della storia”.

Emiliano contro Calenda: “Meglio non averlo. Si preoccupa del business e non dei cittadini”

Infine il presidente della Regione dice che guarda al prossimo incontro del 20 dicembre augurandosi che sia “pacato, fatto per mediare e non per dare una mano alle lobby. Calenda non deve fare questo di mestiere. Noi abbiamo fatto ricorso al Tar prima di sederci a trattare perché scadevano i termini e anche per ottenere quel tavolo ‘c’è voluta la mano potente di Dio’, come diceva mia nonna”.

Il ministro risponde con un tweet