Per la serie: l’Avvelenata di Guccini mi fa il solletico

di Gustavo Kulpe

Ci risiamo! Sembra di vedere un film già visto, sembra di vivere in un deja vu! I famosi corsi e ricorsi storici di Giovanbattista Vico che si ripropongono puntuali nella politica italiana. Non c’è nulla da fare, quando non governa un esecutivo sostenuto dal PD, un bel remake dello stesso film è pronto per essere riproposto, usato sicuro!

Il vizietto 1

Puntuale come la morte, si muove la magistratura per mettere sotto inchiesta il Ministro dell’Interno Salvini per l’affaire Diciotti. Era dai tempi di Berlusconi che la magistratura non inquisiva un pezzo grosso del governo in carica, cioè in pratica durante tutti i successivi governi diretta espressione del PD o sostenuti dal PD, la magistratura ha accuratamente evitato di metterci il naso; ma appena è nato un governo non sostenuto dal PD ecco che la magistratura, solerte, interviene.

E qual è il pretesto per l’intervento della magistratura? Nientemeno che sequestro di persona! Impedire lo sbarco di immigrati clandestini per cinque giorni, ma garantendo loro cibo, acqua e assistenza medica, con i malati fatti sbarcare immediatamente costituisce una sorta di sequestro di persona. Come se, ragionando per assurdo, la Francia avesse detto “li prendiamo noi” Salvini avesse risposto “no! devono rimanere nella nave!”. Se avessero voluto fare rotta altrove, sarebbero stati sbarcati altrove. Se avessero scelto di tornare da dove sono partiti, sarebbero stati prontamente accontentati. E’ ovvio che si sia trattato di un’iniziativa per sensibilizzare la crimineuropa a muovere il culo flaccido e darsi da fare per cercare soluzioni condivise a livello europeo.

Ovviamente l’azione penale si risolverebbe in una bolla di sapone, e se fossimo in un paese normale, Salvini avrebbe tutto l’interesse a farsi processare, uscendone immacolato ma fortissimo sul piano politico. Ma purtroppo non siamo in un paese normale: siamo il paese in cui le cause durano decenni, dove spesso e volentieri le sentenze di primo grado vengono stravolte da quelle di secondo grado (tanto c’è l’appello, quindi noi giudici possiamo anche tranquillamente emettere sentenze a cazzo di cane, “che ce frega. E poi se noi giudici sbagliamo mica ci fanno niente anzi! ci promuovono pure”. Siamo anche il paese dove la presunzione di innocenza fino a una giusta e regolare sentenza che stabilisca la colpevolezza dell’imputato va a farsi fottere: se sei indagato sei automaticamente colpevole. Poi se “disgraziatamente” te la cavi, non fotte nulla a nessuno e rimani marchiato a vita.

Lo abbiamo visto con Berlusconi: anni e anni di processi, soldi dei contribuenti buttati nel cesso per ottenere cosa? un anno ai servizi sociali! ma lo scopo non era affatto sbatterlo in galera e buttare la chiave, era quello di imbrigliargli le mani e tenerlo buono, con il ricatto delle azioni penali, magari per rivalutarlo all’occorrenza.

Lo scopo è sempre e solo quello di creare “ammuina”, cercare di bloccare le azioni del governo, costringerlo a scelte che possono portare allo scontro tra le forze alleate o tra partito e i suoi elettori: in questa vicenda il m5s come la fa la sbaglia. Se vota a favore dell’azione penale, con ogni probabilità cade il governo, e i responsabili, agli occhi dell’opinione pubblica saranno proprio Di Maio e soci. Se votano contro, l’elettorato più duro e puro si sentirà preso in giro e potrebbe non votare più i 5s, indebolendoli fino a disinnescare il loro potenziale pericoloso per l’establishment.

E poi l’articolo del blogger americano Tom Luongo pubblicato pochi giorni fa lo dice chiaro: un’azione penale contro Salvini costringerebbe il leader della Lega a pensare ai fatti propri e a mobilitare il proprio elettorato trascurando il suo progetto, pericoloso per l’establishment eurocriminale, di unire tutte le forze populiste europee in un progetto unico per sfidare al massimo del potenziale la lobby dei magna magna europeisti.

Il vizietto 2

Oggi in azienda è andata in onda la classica farsa dell’assemblea sindacale per spiegare al popolo bue le mosse, altamente negative, in materia economica, escogitate da questo governo, contro cui la triplice (alleanza o intesa, vedete voi, anche se qualcuno preferirebbe apostrofarli come “Chichì, Cocò e cacame o cazz”) ha pensato bene di proclamare un giorno di mobilitazione per sabato 9 febbraio.

Ovviamente sotto accusa sono la cosiddetta “quota cento” e il reddito di cittadinanza.

Qualcuno con un minimo di sale in zucca potrebbe obiettare: “ma come, i sindacati sono contro un provvedimento che dà qualche soldo per campare a chi non ha un reddito e contesta che si mandino in pensione alcuni lavoratori un po’ prima di quanto prevedesse la legge Fornero? ma caro Gustavo, ci stai prendendo per il culo, vero?”

“No caro amico con un po’ di sale in zucca, vorrei tanto che fosse una barzelletta, invece è la triste e grottesca realtà”.

“Questa manovra è stata fatta a debito” -ha tuonato il sindacalista- “Con l’enorme debito pubblico che ha il nostro paese, non si può agire in questo modo, perchè le conseguenze le pagheremo care!” Il sindacalista pensa a questioni di bilancio piuttosto che hai diritti dei lavoratori e dei disoccupati? Ma vogliamo scherzare!

“Qualcuno obietterà” -ha proseguito con sprezzo del ridicolo- “che per la riforma Fornero il sindacato ha manifestato troppo poco” -diciamo nulla e pure molto in ritardo, aggiungo io- “ma il debito pubblico non consentiva altro tipo di manovra, quindi con senso di responsabilità bla bla ecc. ecc.” cioè il sindacato considera senso di responsabilità allungare ad infinitum i tempi per andare in pensione, tartassare il paese, creare gli esodati per dare soldi alle banche e ai meglio mortacci loro? ma lo sa il sindacato che il debito pubblico, nonostante la rapina operata ad opera del governo Monti non solo non è sceso ma addirittura salito e che ha talmente depresso il paese che sembrava praticamente morto? e lo sa che se non fosse stato per il QE di Draghi…ma questa è un’altra storia.

Ma non è finita: “le forze di governo si sono fatte belle in campagna elettorale annunciando quota cento e reddito di cittadinanza, ma non hanno fatto quasi nulla di quanto promesso, perchè la quota cento non è una vera quota cento, devi avere 62 anni di età e 38 di contributi! e il reddito di cittadinanza solo per due anni e con criteri molto stringenti!” -ma scusa, non avevi tu stesso parlato di debito pubblico? non ho capito, quando pare a te bisogna fare i conti col debito pubblico e quando non ti conviene il debito pubblico lo buttiamo nel cesso? ma dico, ci sei o ci fai?

“Piuttosto che il reddito di cittadinanza, sarebbe meglio un reddito, e non solo di 780 euro, di più, per chi il lavoro non può proprio trovarlo, i disabili e tutti gli “ultimi” di questo paese”.

Già bello e giusto ma, dimmi una cosa, caro sindacalista, chi ha governato prima, che non proponeva nessun RdC, per caso ha mai cercato di proporre un reddito per quelli di cui hai appena parlato? Nooo? e allora che ci vieni a cacare il cazzo? Non potevi proporlo a quegli altri, magari mentre ti cancellavano sotto al naso l’articolo 18 senza che tu e i tuoi compari abbiate mai detto un cazzo? se uno non fa nulla, tu stai zitto, se ti propone il RdC protesti perchè si poteva fare altro…ma ci stai a prendere per il culo?

“La quota cento crea disparità di trattamento: Chi ha 62 anni di età e 38 di contributi può andare in pensione, chi ne ha 60 e 40 no, anche se ha lavorato di più!”

Ma allora ci vuoi proprio coglionare! è vero che il primo ha lavorato meno ma può andare in pensione, ma è anche 2 anni più vecchio, e il pensionamento può, se vuole, richiederlo, altrimenti rimane a lavoro. L’altro andrà in pensione con 42 anni di contributi, quindi prenderà un pochino di più. Che cosa ci sarebbe di così scandaloso? io penso che fosse più scandaloso che c’è chi sia andato in pensione a 51 anni con 35 di contributi un giorno prima dell’approvazione della Fornero, mentre il giorno dopo chi ne aveva 34 si è visto allungare i tempi, d’amblè, di 8 anni! Roba da rimanerci secchi!

“Noi proponiamo i 41 anni di contributi per tutti”

Ma vigliacca la miseria, ma se è stata fatta tanta prosopopea da parte dell’Europa, da Moscowc, da Druncker, e poi Boeri, perchè la quota 100 costava troppo, i 41 anni per tutti quanto costerebbe?

“Eh, ma noi siamo furbi, le coperture da proporre le abbiamo: la patrimoniale e la lotta all’evasione fiscale”

Ma brutto coglione, chi cazzo mai ha ottenuto coperture finanziarie per provvedimenti onerosi basandosi sulla lotta all’evasione? Nessuno! l’evasione fiscale è una chimera! Una stronzata. E la patrimoniale, poi! Se tassi solo i ricchi non ricavi nulla! devi estendere la patrimoniale facendo “diventare ricco” chi ricco non è, cioè la classe media, medio-bassa. Qualcuno prima di questo governo ha fatto una patrimoniale? no! E tu, sindacalista, hai detto qualcosa? no! E ti sei svegliato solo ora?

E poi dicono che il popolo è coglione e vota “con la pancia”.

Se questi criminali perdono voti/iscritti può darsi che la gente pensi con la pancia. Sicuramente non pensa col culo!