Boris Johnson, l’attuale Primo ministro britannico dal 24 luglio 2019, ha indetto le elezioni anticipate in Regno Unito, per fare in modo di portare la Gran Bretagna fuori dall’Unione Europea nei tempi stabiliti dal governo; le elezioni si terranno il 12 dicembre e la campagna elettorale inizierà il 6 novembre quando verranno sciolte le camere, si verterà principalmente di Brexit.

SONDAGGI

 I sondaggi danno il Partito Conservatore (partito di governo) in testa al 36%, seguito dal principale partito di opposizione (Partito Laburista guidato da Jeremy Corbyn), il partito è stimato al 24% dei voti, seguiti dai Liberaldemocratici guidati da Jo Swinson che sono dati al 18%, il quarto partito è quello fondato e guidato da Nigel Farage, cioè il Brexit Party che è dato all’11% dei voti, infine troviamo il Partito Nazionale Scozzese guidato da Nicola Strugeon, i nazionalisti scozzesi insieme ai liberaldemocratici sono i più scettici sull’uscita del Regno Unito.

I PROGRAMMI DEI LEADER POLITICI

  • Boris Johnson (Conservatore), punterà sull’approvazione dell’accordo trovato con la UE.
  • Jeremy Corbyn (Laburista), propone un secondo referendum in caso di vittoria.
  • Jo Swinson (liberaldemocratico), si presenterà come il più scettico sulla “Brexit” e se dovesse vincere cercherà in tutti i modi di non uscire dalla UE.
  • Nigel Farage (Brexit Party), farà una campagna elettorale dicendo che l’accordo trovato da Johnson non rispecchia gli ideali della Brexit e punterà su una “Hard Brexit” cioè un’uscita senza accordo.
  • Nicola Strugeon (Nazionalista scozzese) propone “in caso di Brexit” un referendum secessionista per staccarsi da Londra e rimanere nell’Unione Europea.

RISULTATI DELLE ELEZIONE EUROPEE IN REGNO UNITO DEL 23 MAGGIO 2019

Le elezioni europee del 23 maggio hanno visto che, il Brexit Party di Farage aveva ottenuto il 30,5% dei voti nettamente il primo partito, secondi i LibDem, erano arrivati al 19,5%, i Laburisti erano arrivati al 13,6% (quindi un secondo referendum come vorrebbero fare in caso di vittoria alle elezioni generali potrebbe rivelarsi una sconfitta).

Il quarto partito “incredibilmente” era il Partito Verde del Regno Unito arrivato all’11,7%, mentre il Partito Conservatore “ancora guidato dalla prima ministra Theresa May” era arrivato all’8,7% dei voti.

Il Partito Nazionale Scozzese era arrivato al 3,4%.

È plausibile che con questa uscita la Gran Bretagna possa trarne beneficio senza rispettare le leggi che l’Unione Europea emanerà.

In questa tornata elettorale vedranno riconfermarsi i “Tory” (come accade dal 2010).

Il Regno Unito potrebbe uscire dall’Unione Europea entro la fine di gennaio.

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