Iran e Arabia Saudita stanno lavorando a un partenariato strategico, cosa impensabile fino a pochi mesi fa perché i due paesi erano rivali. La rapida convergenza dei paesi farà passare notti insonni a Washington.
Recentemente l‘Iran e l’Arabia Saudita, mediati dalla Cina, hanno ripreso le relazioni diplomatiche e riaperto le ambasciate nei rispettivi paesi. Questo è avvenuto con tempistiche rapide e inattese, perché solo poco tempo prima entrambi i paesi si consideravano rivali e di fatto stavano conducendo una guerra per procura nello Yemen.
Agli Stati Uniti andava bene, la rivalità tra le due nazioni nel Golfo Persico veniva usata per giustificare la presenza militare americana nella regione. Quando verrà raggiunta la stabilità nella regione del Golfo, allora gli arabi inizieranno a chiedersi perché le truppe statunitensi rimangano di stanza nel loro paese, dopotutto la presenza statunitense non è ben vista in quelle zone.

Mentre l’Arabia Saudita si emancipa dagli Stati Uniti , si avvicina anche all’Iran. I sauditi insieme ai russi nell’ultimo periodo hanno ripetutamente ridotto le quote di produzione di petrolio per mantenere stabile il prezzo del petrolio. Tutto questo minaccia il potere e gli interessi degli Stati Uniti in una seconda zona controllata da questi ultimi, infatti da un po’ di tempo l’Arabia Saudita appoggia il ritorno della Siria nella Lega Araba. A questo va aggiunto il fatto che ora i sauditi vendono il loro petrolio alla Cina in cambio di yuan (portando avanti la politica di de-dollarizzazione). Il dominio degli Stati Uniti nel mondo arabo in questo momento inizia rapidamente a diminuire.

I media occidentali non hanno nemmeno parlato del fatto che il ministro degli Esteri iraniano si sia recato giovedì in Arabia Saudita per una visita di diversi giorni. Ne ha parlato solo l’Handelsblatt dell’avvio di questa cooperazione strategica. 

<<Teheran afferma che inizierà a lavorare su un accordo di partenariato strategico con Riyadh – Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir Abdollahian ha affermato che il suo paese e l’Arabia Saudita hanno concordato di stabilire una più stretta cooperazione nei settori dell’economia, del commercio, del turismo, della scienza e della tecnologia>>
<<Mohammed bin Salman ha incaricato il ministro degli Esteri saudita [il principe Faisal bin Farhan] di compiere i primi passi per preparare un accordo su un partenariato strategico a lungo termine. Lo firmeremo quando il documento sarà finalizzato>>
<<Abdollahian ha anche affermato che “La parte saudita (…) ha dimostrato di essere pronta a voltare pagina nei rapporti con l’Iran. In futuro, ci concentreremo sulla cooperazione sostenibile e sui passi concreti compiuti nell’interesse dei popoli di entrambi i paesi”.>> Tratto da https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/18544079.

USA particolarmente infastidita perché i due Paesi hanno addirittura parlato di garantire la sicurezza nella regione senza forze straniere.
Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman Al Saud, insieme al ministro degli Esteri iraniano, hanno annunciato:
<<Siamo giunti a una comprensione comune che la sicurezza nella regione dovrebbe essere garantita senza il coinvolgimento di forze straniere. Entrambe le parti hanno convenuto che dobbiamo svolgere noi stessi i compiti relativi alla sicurezza e allo sviluppo sostenibile della regione>> Tratto da https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/18544163 e https://www.tasnimnews.com/en .

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Alessia C. F. (ALKA)
Esploro, indago, analizzo, cerco, sempre con passione. Sono autonoma, sono un ronin per libera vocazione perché non voglio avere padroni. Cosa dicono di me? Che sono filo-russa, che sono filo-cinese. Nulla di più sbagliato. Io non mi faccio influenzare. Profilo e riporto cosa accade nel mondo geopolitico. Ezechiele 25:17 - "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te."Freiheit ist ein Krieg. Preferisco i piani ortogonali inclinati, mi piace nuotare e analizzare il mondo deep. Ascolto il rumore di fondo del mondo per capire quali nuove direzioni prende la geopolitica, la politica e l'economia. Mi appartengo, odio le etichette perché come mi è stato insegnato tempo fa “ogni etichetta è una gabbia, più etichette sono più gabbie. Ma queste gabbie non solo imprigionano chi le riceve, ma anche chi le mette, in particolare se non sa esattamente distinguere tra l'etichetta e il contenuto. L'etichetta può descrivere il contenuto o ingannare il lettore”. So ascoltare, seguo il mio fiuto e rifletto allo sfinimento finché non vedo tutti gli scenari che si aprono sui vari piani. Non medito in cima alla montagna, mi immergo nella follia degli abissi oscuri dell'umanità. SEMPRE COMUNQUE OVUNQUE ALESSIA C. F. (ALKA)