Guardate bene la cartina ora vi indico le città per regioni con il più alto numero di criminalità http://lab24.ilsole24ore.com/reati2018/

- 1) Milano
- 2) Roma
- 3) Torino
- 4) Bologna
- 5) Firenze
- 6) Genova
- 7) Venezia

I numeri sono aggiornati al 2018 suddivisi in crimini importanti e crimini minori o di media entità. Il nord Italia ha il primato per reati penalmente rilevanti, sono costituiti da furti, lesioni personali volontarie e, soprattutto, violazioni della Normativa in tema di stupefacenti.
Criminalità giovanile – Delinquenza minorile
Secondo una analisi che arriva dai servizi sociali, i delinquenti italiani minorenni sono aumentati in maniera vertiginosa, cresce giorno dopo giorno il numero di ragazzi in carico.
Tratto da www.unicusano.it
“La delinquenza minorile è un fenomeno che si sviluppa sul concetto di devianza, ovvero sull’insieme dei comportamenti che si allontanano dalle norme sociali, violandole senza ritegno, e che esprimono il bisogno di trasgredire per assumere un’identità all’interno della società.
Le espressioni attraverso le quali si manifesta la criminalità giovanile sono innumerevoli: tra le più frequenti troviamo furti, scippi, rapine, estorsioni, atti di vandalismo, violenza contro le persone, spaccio e uso di sostanze stupefacenti. Nei casi peggiori si arriva anche all’omicidio.”
Per quanto possa apparire strano o paradossale, il minorenne italiano detenuto, nella gran parte dei casi, è appartenente alla media borghesia, è settentrionale, discretamente colto e possiede, prima di manifestare devianze penalmente rilevanti, molti beni di non scarso valore, come lo smartphone alla moda, il tablet, gli accessori hi-tech, il motorino ed altri oggetti-sintomo di un tenore di vita abbastanza elevato.
da diritto.it
“All’ interno delle civiltà occidentali laiciste e materialiste, il giovane vive in un contesto schizoide, nel quale, grazie ad Internet ed ai mass-media, le nozioni culturali sono ormai diffuse a livello nazional-popolare, ma, dal lato opposto, non sono coltivati adeguatamente i freni emozionali e, perciò, la vita quotidiana dell’ adolescente è intrisa di aggressività e di iper-sessualità. A tale disastroso panorama si aggiunga pure la dissacrante tendenza, figlia del Novecento neo-liberale, di demolire le agenzie di controllo tradizionali come la famiglia, la scuola ed i raggruppamenti di matrice religiosa. Al nativo digitale l’ ambiente circostante richiede sempre di più una cultura elevata e tecnicista, ma avulsa da qualsivoglia regola morale. L’ ultra-14enne europeo abbonda di stimoli nozionistici e la rete web consente la creazione di un vero e proprio villaggio globale, ma la realtà cybernetica reca alla dispercezione tale per cui gli effetti della propria condotta sono, o dovrebbero essere, perfettamente reversibili, come nel caso paradigmatico delle lesioni personali narrate dalle televisioni, in cui i protagonisti e le parti lese recuperano la vita e l’ integrità fisica come se si trattasse di un banale video-gioco resettabile e ripetibile.”
Se lo Stato non c’è le mafie si rafforzano!
Si pensa che criminalità e Stato siano due realtà contrapposte. Questa convinzione vede, nello Stato, un’entità omogenea che agisce allo scopo di far rispettare le leggi e, nel crimine organizzato una associazione o soggetto che agisce secondo modalità che le infrangono. Il raggiungimento di questi due obiettivi genera comportamenti parimenti violenti: lo Stato ricorre alla coercizione, il crimine organizzato alla corruzione, al sequestro, all’omicidio o al terrorismo. (Aldo Musci)
Cattivi comportamenti e piccoli crimini creano delinquenza
Un delinquente è una persona che commette un atto anti-sociale ritenuto reato dalla legge penale. La condotta illegale contro le persone, i beni e le proprietà altrui, nonché tutti i fenomeni connessi, viene invece definita genericamente delinquenza. Le baby gang: con baby gang si intende un fenomeno di microcriminalità organizzata, generalmente diffuso nei contesti urbani, per il quale minorenni assumono comportamenti devianti ai danni di cose o persone. (da wikipedia: definizione di “delinquente”)
Educazione prima della rieducazione
Può capitare di trovare dopo un fermo della polizia genitori di un minorenne che giustificano il reato chiedendo l’impunità. Il questore Fabrizio Bocci disse tempo fa: La tendenza, da parte di molti genitori, a giustificare ogni comportamento dei loro figli, anche quelli illeciti, arrivando persino a negare l’evidenza dei fatti cercando di incolpare sempre gli altri: i compagni, la società, ma mai i propri ragazzi. E’ indubbio che, se aumentano i minori che commettono reati è anche perché stiamo andando incontro a un progressivo decadimento dei valori, ma non si può imputare l’incremento di episodi di delinquenza commessi dai più giovani solo al lassismo. Rieducare con intervento psico-sociale individui minorenni che commettono reati può bastare? E se usassimo un solo metodo uguale per tutti? Pena certa, la galera?
Anomalie della giustizia
Non funziona quasi più nulla nelle aule di giustizia, la crisi attanaglia la giustizia penale, civile, amministrativa e addirittura contabile. Se solo funzionassero di più e meglio queste giurisdizioni – ordinaria, amministrativa e contabile si garantirebbero la credibilità delle istituzioni e la fiducia delle persone nella giustizia. Siamo sicuri che la politica sia adeguata e concentri valide soluzioni alle problematiche del territorio? Soprattutto alla crescita della micro criminalità che potrebbe diventare un boccone prelibato per la macro criminalità, le mafie?
Cosa ne pensate?