Con il presente articolo vorrei dare seguito ad un argomento di cui mi sono già occupato in passato in due miei precedenti scritti1. Lo avevo promesso. E dunque eccoci qua, seppur dopo tanto tempo. Si tratta di un qualcosa di assolutamente basilare nella vita di ciascuno di noi. Forse non esiste nulla di più importante, essendo la ragione ultima per la quale siamo al mondo. Si tratta cioè della coscienza.
Tema dibattuto da filosofi, scienziati od anche da comuni mortali sin dalla notte dei tempi, è forse vero che oggi esso ha perso di interesse: la società consumistica ed edonista in cui viviamo ci ha portato a non avere più motivazioni nel chiederci che cosa sia la nostra coscienza, da dove abbia origine, come si evolva e che cosa eventualmente ne resterà dopo la nostra dipartita da questa valle di lacrime. Tutto questo è successo perché, fieri e tronfi del nostro progresso tecnologico, invero considerevole, siamo arrivati a pensare che lo scibile umano sia giunto ad livello tale che oramai ci resta ben poco su cui indagare. Ma non è così, tutt’altro.
Da secoli oramai siamo fedeli ad una visione meccanicista e deterministica dell’universo secondo la quale questo sarebbe da intendersi come una Grande Macchina, un perfetto meccanismo a orologeria; ed ormai riteniamo che i suoi intricati ingranaggi, che crediamo muoversi secondo un percorso prestabilito, non possano più nasconderci ancora tanti segreti, che quanto prima saremo comunque in grado di svelare. Abbiamo compiuto tali e così tanti passi in avanti nel cammino dell’umanità che non possiamo più avere dubbi sulle modalità di funzionamento della coscienza. Sappiamo già tutto ciò che dobbiamo sapere, o quasi: essa nasce da un processo elettrochimico che avviene all’interno del nostro cervello.
Certo, è pur sempre un processo con le sue singolarità e che si può manifestare solo grazie a quelle peculiarità del cervello umano, esclusive della nostra specie, che non sono riscontrabili negli altri esseri viventi che popolano il nostro pianeta. Ma resta in ogni caso un fenomeno fisico basato sul limite della velocità della luce ed innescato dal continuo scambio che avviene tra i neuroni dell’encefalo di segnali elettrici e chimici che a loro volta vengono veicolati dai neurotrasmettitori attraverso le sinapsi. Quando la rete neurale raggiunge un certo grado critico di complessità – come capita nel cervello umano in cui sono presenti circa di 86 miliardi di neuroni2 ognuno dei quali contiene dalle 1.000 alle 10.000 sinapsi funzionanti come interruttori che si attivano centinaia di volte al secondo – vi è la manifestazione del fenomeno della coscienza In definitiva, l’elaborazione delle informazioni all’interno del nostro cervello è di tipo algoritmico; si tratta cioè delle stesse modalità con cui funziona un qualsiasi personal computer, anche se evidentemente il nostro cervello deve essere considerato un computer grandemente più complesso.
Ecco, in realtà questo è quanto siamo convinti di sapere. Crediamo che il nostro cervello funzioni così, come un computer, solo enormemente più sviluppato. Ma se ci sbagliassimo? Se dovessimo un giorno scoprire che tutto ciò di cui avevamo una granitica certezza si si rivelasse fallace, o comunque solo in minima parte corretto? Se non fossero quelle che abbiamo sempre creduto le modalità di funzionamento del nostro cervello? Se la genesi stessa della nostra coscienza fosse tutt’altro che un fenomeno eminentemente di natura biochimica? E se, addirittura, quest’ultima fosse riconducibile a processi tali da doverci portare ad assumere un approccio, per così dire, più metafisico alla realtà? “Non è che fantascienza, peggio ancora sono baggianate senza senso”, qualcuno potrebbe ribattere. Se tutto ciò fosse mai vero, infatti, occorrerebbe concludere che non solo siamo stati degli sprovveduti nell’illuderci di sapere già tutto sul funzionamento del nostro cervello, ma soprattutto dovremmo ammettere a noi stessi di esserci così clamorosamente sbagliati nell’avere avuto una certa visione della realtà dall’esserci sensibilmente allontanati dall’apprendere la vera conoscenza. Non ci resterebbe dunque che provare rabbia e disdoro rimpiangendo di aver creduto che il tema della coscienza fosse un tema superato, non più meritevole della nostra attenzione.
Ebbene, sì, in realtà esiste; esiste una teoria alternativa sull’origine della coscienza che va ben oltre quella testé brevemente presentata, rispetto alla quale diverge completamente sin dai presupposti sui quali è basata. Si tratterebbe al contempo di una teoria talmente rivoluzionaria da non solo mettere in discussione tutto ciò che davamo per certo, ma tale, soprattutto, da doverci indurre – scusate il gioco di parole – a farci un esame di coscienza. Ma prima di procedere ad occuparcene direttamente, discuteremo di ben altro. Solamente nella seconda parte affronteremo più nel dettaglio questa teoria. Nella prima ci si vorrebbe occupare di un qualcosa che in apparenza non ha alcuna attinenza con il tema della coscienza. Ma in realtà la correlazione esiste, eccome. ma lo si comprenderà pienamente solo alla fine dell’articolo.
L’argomento di cui si discorrerà nelle prossime pagine è uno di quelli di cui ho difficoltà a parlare, poiché per me è molto angoscioso. Immagino comunque che sia lo stesso per tanti altri perché esso colpisce direttamente ciascuno di noi in maniera sin troppo dirompente. Si discuterà cioè del problema dell’immigrazione clandestina incontrollata a cui nessun governo dell’Europa occidentale pare voler porre freno e che oramai, nel volgere di pochissimo tempo, ha trasformato il volto – deturpandolo – delle nostre un tempo belle e fiorenti città. Parliamoci chiaro: si dice immigrazione clandestina incontrollata ma in realtà la si dovrebbe chiamare piano Kalergi. perché questo è il nome con cui è universalmente noto negli ambienti definiti “complottisti”. Sarebbe pure pleonastico specificare ai lettori di OraZero in che cosa consista. Sicuramente ne sono già pienamente informati.
Per la cronaca, esso prende il proprio nome da Richard Nikolaus Eijiro, Conte di Coudenhove-Kalergi, aristocratico austriaco nato a Tokyo nel 1894 da un diplomatico austro-ungarico di origini greche e fiamminghe e da una donna giapponese, appartenente quest’ultima ad una delle famiglie più ricche e potenti del paese3. Considerato uno dei padri fondatori dell’Unione Europea perché principale ispiratore del movimento pan-europeo finalizzato a porre le basi per l’unità economica e politica dell’Europa (anzi, fu all’interno di questo stesso movimento che si coniò il termine Unione Europea e si propose l’adozione della nona sinfonia di Beethoven come suo inno4), vincitore della prima edizione del premio Carlo Magno che viene assegnato “a personalità con meriti particolari in favore dell’integrazione ed unione in Europa”5, massone largamente finanziato nella sua attività politica da alcuni dei banchieri più potenti dell’epoca, come Louis de Rothschild e Max Warburg6, teorizzò un futuro nel quale in Europa sarebbero scomparsi gli stati nazionali, ognuno con storie secolari alle spalle, per fa posto agli Stati Uniti d’Europa. Ma soprattutto egli è noto per il libro Praktischer Idealismus, tuttora non pubblicato in Germania, in cui testualmente preconizzò (o per meglio dire minacciò) quanto segue:
«L’uomo del futuro sarà di razza mista. Le razze e le classi di oggi scompariranno gradualmente a causa della scomparsa dello spazio, del tempo e dei pregiudizi. La razza eurasiatica-negroide del futuro, simile nell’aspetto agli antichi egizi, sostituirà la diversità dei popoli con una diversità di individui. […] Invece di distruggere l’ebraismo europeo, l’Europa, contro la sua stessa volontà, ha raffinato ed educato questo popolo in una futura nazione leader attraverso questo processo di selezione artificiale».
Di recente questo cosiddetto piano Kalergi è ritornato, almeno in Italia, agli onori della cronaca a seguito delle dichiarazioni del ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida – che è anche imparentato con il presidente del consiglio Giorgia Meloni essendo il compagno della sorella di lei – secondo cui “non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica: gli italiani fanno meno figli, quindi li sostituiamo con qualcun altro. Non è quella la strada”7. Come era facilmente prevedibile, Lollobrigida in queste ultime settimane è stato subissato di critiche, anche molto violente, venendo additato di volta in volta come razzista8, nazista9, complottista10, suprematista bianco11, pagliaccio12, e chi più ne ha più ne metta.
Nulla di nuovo sotto il sole. Quello dell’immigrazione clandestina incontrollata, altrimenti detto appunto piano Kalergi, è un argomento tabù di cui nessuno è autorizzato a parlare se non restando rigorosamente nei binari della vulgata comune che recita che si stanno solo aiutando dei poveri ed innocenti bisognosi. Diversamente, per chi dissente è prevista la gogna mediatica e l’esclusione sociale.
Ma è doveroso chiedersi: il ministro Lollobrigida ha dunque sbagliato? O ha detto il vero? Perché, se avesse detto il vero, verrebbe difficile biasimarlo. Come si fa a criticare chi dice la verità? Certamente viviamo in tempi abietti e non si può negare che, come sosteneva Chesterton, “fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate”. Ma la verità è sempre un valore assoluto, come successivamente vedremo. Essa non è mai parziale o relativa; altrimenti non sarebbe tale. Per quanto sia amara da accettare, non possiamo sfuggirle. Orbene, dovrebbe essere evidente a chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale e non soffra di devianze ideologiche che stiamo assistendo ad un fenomeno così dirompente e di una tale magnitudo da non aver pressoché precedenti nella storia umana. È innegabile che la composizione etnica del nostro paese e di tutta l’Europa occidentale sta cambiando tanto velocemente da far ritenere che vi sia almeno un po’ di fondo di verità nelle parole del ministro Lollobrigida.
Che quest’ultima affermazione sia tutt’altro che il parto di una mente malata può essere facilmente dimostrato con poche e semplicissime considerazioni. Prima di tutto, si pensi che solo in Italia, in appena 20 anni, la popolazione di origine straniera è aumentata del 251%13: un dato obiettivamente sconvolgente. Ma alla fin della fiera, è sufficiente guardarsi attorno per intuire quanto questo sia un fenomeno sproporzionato ed al di fuori di ogni logica. Basta vedere come in pochissimi anni nelle città europee interi quartieri, una volta tranquilli e gioiosamente animati, siano diventati terra di nessuno dove si sentono parlare le lingue più disparate ma non più quella della popolazione indigena; come questi stessi rioni siano diventati col passare del tempo zone totalmente degradate e sottratte alla sovranità del potere statale, in cui un europeo etnico non può più mettere piede per il timore di un’aggressione a sfondo razziale; come incessantemente i media ed i politici al governo tentino di installare gravi sensi di colpa, spesso con il corollario di accuse di razzismo, in comuni ed onesti cittadini, il cui unico torto è quello di chiedere ai propri amministratori di arginare il degrado e la povertà conseguenze di queste impetuose ondate migratorie; come sia martellante la propaganda immigrazionista che appare in continuazione su ogni giornale o canale i televisivo, tanto che ormai in ogni pubblicità non può più mancare la presenza di una coppia mista con figlio meticcio; e come ormai, senza alcun ritegno né rispetto per la storia, pullulino serie televisive in cui personaggi storici notoriamente bianchi che più bianchi non si può sono sempre più spesso impersonati da attori di colore.
Sia quel che sia, a parlare chiaro è la matematica, o più precisamente la demografia. Se l’espressione sostituzione etnica suona sgradevole alle orecchie di certi ben pensanti, resta il fatto che gli attuali trend demografici non lasciano spazio al futuro delle popolazioni europee: i tassi di fecondità nei paesi occidentali, ossia il numero di figli partorito in media da ogni donna, sono così bassi da non permettere alle genti europee di mantenere gli attuali livelli di popolazione. E questo per una mera questione statistica. Giustamente si parla di inverno demografico per sottolineare quante poche nascite si verifichino ogni anno in tutto il mondo occidentale. Al contrario, si assiste a tassi di natalità enormemente maggiori nella maggior parte dei paesi africani ed asiatici, da cui provengono in grande prevalenza gli allogeni immigrati clandestini.
Particolarmente devastante risulta essere la situazione dell’Italia, dove il tasso di fecondità è pari ad appena 1,25; è realmente un dato raggelante tenendo in considerazione che, affinché il livello della popolazione rimanga costante nel tempo, è necessario che in media ogni donna dia al mondo almeno 2,1 figli14. Discutere di quella che a tutti gli effetti appare come la prossima ed ineluttabile estinzione del popolo italiano è motivo di dolore. Non ci si vorrebbe nemmeno soffermare ulteriormente sull’argomento. Purtroppo ci tocca rendere conto della tragedia in corso. Pertanto lo si farà solo attraverso alcuni grafici che, ahi-noi, freddamente dicono tutto sul futuro terrificante che attende il nostro paese (sempre che non intervenga nel frattempo la Divina Provvidenza, cui l’Italia è sempre stata così cara, tanto da sceglierla come sede del potere temporale della Chiesa).
Il primo di questi grafici illustra come da alcuni anni a questa parte, malgrado il continuo afflusso di immigrati, la popolazione residente in Italia sia in costante calo; d’altronde nel 2022 si sono registrate appena 7 nascite e ben 12 decessi ogni 1.000 abitanti15:
Il secondo, ancora più esplicativo, illustra quanto sia devastante l’inverno demografico che affligge il paese; mai così pochi bambini sono nati in Italia come lo scorso anno (e non si vuole sapere quanti di questi siano “italiani” di seconda generazione)16:
Un’altra amara verità è che l’Italia non è più un paese per giovani. In Europa siamo la nazione con l’età media più alta come testimoniato dalla piramide dell’età: 48 anni è la media italiana contro quella europea pari a 44,417:
Inoltre, non si può fare a meno di trascurare un dato a dir poco inquietante: in questi ultimissimi anni, specialmente nel mondo occidentale, per motivi ancora da chiarirsi (sic) si sta verificando un inatteso quanto preoccupante incremento della mortalità.
Si tratta di un fenomeno generalizzato di fronte al quale le autorità preposte rimangono sconcertate perché non ne capiscono la causa. Va detto, cinicamente, che ne stanno traendo grande giovamento le casse degli istituti pensionistici. Per esempio, in Germania questa spaventosa anomalia ha permesso al locale sistema di fondi pensione di migliorare i propri conti: se nel 2019 il deficit era pari a 6,5 miliardi di euro, oggi invece, a tre anni di distanza dall’inizio della pandemia e dopo il completamento della campagna vaccinale, come conseguenza di questo eccesso di mortalità lo stesso istituto prevede addirittura un surplus di 2,1 miliardi di euro18.
Ma a dover inquietare maggiormente non è tanto il fatto, già di per sé grave, che vi siano più decessi del solito, ma che questo eccesso di mortalità sembri riguardare in proporzione maggiore le fasce più giovani della popolazione rispetto a quelle più anziane. Questo è davvero un dato molto, molto preoccupante.
Negli USA, ad esempio, è stato calcolato che ultimamente l’aumento delle morti nella fascia di età tra i 18 ed i 49 anni è stata pari al 40%19. Questo eccesso di mortalità fuori dall’ordinario che si manifesta nella fascia più giovane della popolazione, quella cioè in età riproduttiva, è di un’estrema gravità tenendo in considerazione che il tasso di fertilità è strettamente legato all’età: soprattutto nel caso delle donne, per chiari motivi biologici (in questi tempi infausti ci tocca pure ribadire l’ovvio), più si tarda ad avere figli meno se ne faranno nel corso della propria vita (sempre che si riesca a farne). Anche da questo punto di vista, l’Italia spicca – ahi-noi – in negativo. Le donne italiane diventano madri per la prima volta sempre più tardi: all’età di 32,4 anni20.
Bisognerebbe seriamente chiedersi cosa possa mai essere alla base delle anomalie appena segnalate. Ma che sbadato che sono! Ma è evidente, perdinci. Come ho fatto a non pensarci prima? È tutta colpa del claimit ceing: lo dice pure l’ISTAT21!
Purtroppo, sulla base di quanto appena esposto, si deve convenire con Elon Musk che afferma che l’Italia sta scomparendo22. Il seguente testimonia della gravità della situazione: sempre meno nascite e sempre più decessi sono il preludio all’estinzione:
La conseguenza non potrà che essere una: nei prossimi decenni è previsto per l’Italia uno spaventoso calo demografico come di solito avviene solo in tempi di guerra o di pestilenza:
Ad onor del vero, questo terrificante trend riguarderà tutta l’Europa, e non solamente l’Italia; non è certo questo il caso di dire “mal comune mezzo gaudio”.
Ricapitoliamo quanto sta ora succedendo nel nostro paese: anomalo incremento dei decessi soprattutto tra i giovani in età fertile che spaventa le stesse autorità sanitarie che non sanno darsene una spiegazione, se non ricorrendo al mantra ricorrente del cambiamento climatico o amenità del genere; terrificante calo delle nascite dovuto alle più svariate ragioni, alcune di carattere eminentemente economico, altre legate a repentini cambiamenti dei costumi nella nostra società come mai ne erano capitati in precedenza; impressionante decremento demografico dovuto semplicemente al fatto che ci sono più morti che nati in un paese sempre più vecchio da cui i giovani tendono a scappare per trovare migliori condizioni di lavoro; ed infine, un inarrestabile afflusso di immigrati clandestini che, di fronte alla passività dell’opinione pubblica nostrana ed alla completa incapacità del governo di fronteggiare il fenomeno dell’immigrazione clandestina, tanto che qualsiasi ONG se ne fa beffe, ormai si sentono impuniti e capaci di tutto… Cosa potrebbe mai andare storto?
Non è nostro desiderio difendere a spada tratta il succitato ministro Lollobrigida. Anzi, piuttosto, essendo costui parte di un esecutivo salito al potere proprio perché si era impegnato in campagna elettorale ad arginare con ogni mezzo possibile, compreso il blocco navale, l’immigrazione clandestina, egli dovrebbe chiarire perché la cognata, anziché essere intenta a difendere i confini del paese, oggi più permeabili che mai, pensi solo a farsi dei selfie con il noto questuante di armi ucraino.
Per altro, va aggiunto che il ministro non si è propriamente dimostrato un cuor di leone. Non ci possono essere dubbi che le sue parole siano state un chiaro riferimento al piano Kalergi. Nessuno, men che meno un politico esposto ad un altissima pressione mediatica, oserebbe mai pronunciare in pubblico un discorso così chiaro con parole tanto nette se non avesse contezza di quanto sta succedendo. Pertanto il ministro Lollobrigida non risulta credibile quando ha maldestramente tentato di fare marcia indietro asserendo di non aver mai sentito menzionare questo piano23. Ancora più criticabile è l’atteggiamento dello stesso governo che, pubblicando sul proprio sito un post nel quale il piano Kalergi viene definito pregiudizio antisemita24, si è sentito in dovere di prendere le distanze non tanto dal ministro, quanto da questa cosiddetta “teoria del complotto” di cui egli è stato accusato di farsi portatore,
Al giorno d’oggi sempre più frequentemente può capitare di venire accusati di essere razzisti, fascisti, nazisti, antisemiti, complottisti, terrapiattisti, e via discorrendo, senza che questo comporti il fatto che lo si sia veramente. In una società come la nostra in cui la gente – in particolare la gioventù che è stata indottrinata in una scuola post-sessantottina di chiara matrice marxista – ha perduto ogni spirito critico e capacità di ragionamento autonomo, impera un cieco dogmatismo che porta tanti individui ad essere estremamente critici, se non spesso scontrosi e violenti, verso chi ha il solo torto di averli tolti dalla loro comfort zone dicendo loro la verità.
Pertanto, si capisce bene come oggi si abbia quasi paura nel dire la verità per il timore di spiacevoli conseguenze. Ma una volta che la si è detta, non la si può più ritrattare e si deve avere il coraggio di difendere le proprie posizioni. Piuttosto, meglio tacere sin dal principio e fare finta di nulla: ma mai lanciare il sasso e poi nascondere la mano perché, quando si dice la verità ma poi la si rinnega per paura delle conseguenze del caso, si fa solo il gioco di chi vuole diffondere la menzogna. Ed è questa un’accusa che ci sentiamo di rivolgere al ministro Lollobrigida che, con questa sua pavida ritrattazione, non ha fatto altro che servire su un piatto d’argento alla menzognera sinistra immigrazionista la possibilità di una controffensiva mediatica con cui poter gettare discredito su chi invece vuole semplicemente che la verità sia conosciuta.
Qualcuno potrebbe convincersi che il ministro Lollobrigida nel fare certe esternazioni abbia solo dato dimostrazione del fatto di essere afflitto da quel tipico fanatismo cospirazionista di destra che colpisce le persone che condividono la sua stessa affiliazione politica. Per lo meno, questa è la versione dei fatti a cui vogliono tanto credere politici e media di sinistra, cosiddetti fact-checkers, presunti uomini di scienza, associazioni religiose e di volontariato. Si vorrebbe sperare che tutti costoro abbiano quel minimo di onestà intellettuale per mettersi in discussione; ma difficilmente ciò avverrà. Affinché questo possa succedere, occorrerebbe prima di tutto che costoro siano sinceri quando pubblicamente prendono certe posizioni. Ma si ha motivo di dubitare che lo siano per davvero. Dunque non è lecito attendersi alcun cambiamento di rotta da parte di individui che agiscono chi per convenienza personale, chi per opportunismo, chi per cinismo, chi addirittura per malevolenza, ma non certo per via di noba cui loro stessi sono i primi a non credere.
Però si vorrebbe ricordare a tutti costoro un’amara verità: che lo si chiami piano Kalergi, sostituzione etnica od in una qualsiasi altra maniera, o che semplicemente si preferisca fare finta di nulla tacciando chi ne parla di essere uno squilibrato affetto da turbe persecutorie, ebbene, si sappia comunque che di tutto ciò in certi circoli si discute già da decenni. Chiunque abbia conservato un minimo di capacità di giudizio non può che restare allibito nell’apprendere come certe agende abbiano origini molto lontane nel tempo. Tutto ciò dovrebbe indurre a fare delle serie riflessioni. Invece i più si comportano come gli struzzi, preferendo mettere la testa sotto la sabbia ed ignorare così un enorme problema che ha ormai assunto dimensioni tali da rendere ineluttabili prese di posizione fino a pochi anni fa impensabili…
In ogni caso, sono tante le cose di cui ancora si ha da parlare. Per il momento può bastare così. Continueremo questa discussione nel prosieguo dell’articolo.
- 1 https://www.orazero.org/la-coscienza-parte-1/ e https://www.orazero.org/la-coscienza-parte-2/
- 2 https://cervellogiovane.it/quanti-neuroni-ci-sono-nel-cervello/
- 3 https://web.archive.org/web/20190209040710/https://en.wikipedia.org/wiki/Richard_von_Coudenhove-Kalergi
- 4 https://it.wikipedia.org/wiki/Unione_Paneuropea
- 5 https://it.wikipedia.org/wiki/Premio_Carlo_Magno
- 6 https://www.lacrunadellago.net/la-sostituzione-etnica-e-la-storia-segreta-del-conte-kalergi/
- 7 https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2023/04/18/lollobrigida-no-alla-sostituzione-etnica.-schlein-parole-suprematiste_46992cab-c8f6-40e7-a068-9e51f18e5e00.html
- 8 https://www.la7.it/piazzapulita/video/sostituzione-etnica-cazzullo-lollobrigida-ha-usato-unespressione-tecnicamente-razzista-20-04-2023-481530
- 9 https://www.youtube.com/watch?v=iGtcw5uaFrw
- 10 https://www.repubblica.it/politica/2023/04/18/news/sostituzione_etnica_cose_migranti-396654938/
- 11 https://www.corriere.it/politica/23_aprile_18/lollobrigida-fermare-sostituzione-etnica-schlein-suprematista-7c3c4fce-de1a-11ed-9f06-0b90e24301fd.shtml
- 12 https://www.liberoquotidiano.it/news/spettacoli/televisione/35549645/otto-e-mezzo-travaglio-lollobrigida-meloni-clown-porcate.html
- 13 https://www.breizh-info.com/2023/05/19/220136/francesca-totolo-la-population-etrangere-en-italie-a-augmente-de-251-en-20-ans-interview/
- 14 https://www.adnkronos.com/natalita-italia-terzultima-in-europa_1OPKs1JU6qwx2w1LqCt3uk
- 15 https://tg24.sky.it/cronaca/2023/04/07/istat-2023-report-indicatori-demografici
- 16 https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=112767
- 17 https://www.agi.it/estero/news/2023-02-22/italia-paese-piu-vecchio-europa-20213731/
- 18 https://www.tagesschau.de/inland/rentenversicherung-ueberschuss-101.html
- 19 https://www.kusi.com/there-was-an-unexpected-40-increase-in-all-cause-deaths-in-2021/
- 20 https://www.difesapopolo.it/Fatti/In-Italia-nuovo-record-negativo-per-le-nascite.-E-la-denatalita-prosegue-anche-nel-2022
- 21 https://www.ansa.it/ansa2030/notizie/green_blue/2023/04/08/istat-aumentano-le-morti-in-italia-per-i-cambiamenti-climatici_165681e4-7751-4e94-bb9f-58d8ff10a796.html
- 22 https://www.corriere.it/cronache/23_aprile_07/elon-musk-crollo-nascite-l-italia-sta-scomparendo-792216f0-d570-11ed-abda-87da1fb8b4f0.shtml?refresh_ce
- 23 https://www.ilriformista.it/lollobrigida-sostituzione-etnica-non-conoscevo-il-complotto-querelo-chi-mi-chiama-hitleriano-353404/
- 24 https://www.governo.it/it/noantisemitismo/pregiudizi-antisemiti-piano-kalergi/19030