Charles-Louis de Secondat, barone di La Brède e di Montesquieu, più noto col solo nome di Montesquieu appunto, tra le menti più brillanti dell’Età dei Lumi, è ancora oggi riconosciuto come il padre di un principio imprescindibile delle moderne democrazie occidentali: il principio della cosiddetta tripartizione dei poteri. Conscio del fatto che “chiunque abbia potere è portato ad abusarne” e che “una sovranità indivisibile e illimitata è sempre tirannica”1, Montesquieu arrivò a formulare questo famoso principio, individuando tre tipologie di potere che compongono lo stato nella sua essenza fondamentale: il potere legislativo, ossia banalmente il potere di fare le leggi, il potere giudiziario, cioè il potere di giudicare secondo le leggi, ed infine il potere esecutivo, che consiste essenzialmente nel potere di applicare le leggi e di farle rispettare.

“Quando nella stessa persona o nello stesso corpo di magistratura il potere legislativo è unito al potere esecutivo, non vi è libertà, poiché si può temere che lo stesso monarca, o lo stesso senato, facciano leggi tiranniche per eseguirle tirannicamente. Non vi è nemmeno libertà se il potere giudiziario non è separato dal potere legislativo e dall’esecutivo. Se fosse unito al potere legislativo, il potere sulla vita e la libertà dei cittadini sarebbe arbitrario: infatti il giudice sarebbe legislatore. Se fosse unito al potere esecutivo, il giudice potrebbe avere la forza di un oppressore. Tutto sarebbe perduto se lo stesso uomo, o lo stesso corpo di maggiorenti, o di nobili, o di popolo, esercitasse questi tre poteri: quello di fare le leggi, quello di eseguire le decisioni pubbliche, e quello di giudicare i delitti o le controversie dei privati”2.

Questa classificazione è ancora oggi alla base del cosiddetto stato di diritto. Una democrazia che non rispetti fedelmente il principio della tripartizione dei poteri, nei fatti, non può dirsi tale. Volendo, se ne può aggiungere un quarto, di potere: appunto, il quarto potere, che altro non è che quello espresso dai mezzi di comunicazione di massa3, fondamentali – oggi più che mai nell’epoca di internet in cui le notizie vengono diffuse praticamente in tempo reale – per la loro capacità di informare sull’operato dei tre summenzionati poteri il popolo; popolo che – è bene ricordarlo – dovrebbe essere in democrazia il detentore ultimo del potere sovrano incarnato dallo stato. Non a caso, il giornalismo viene definito, invero in maniera assai pomposa, come il cane da guardia della democrazia: informando la collettività su quanto fanno e non fanno i rappresentanti politici del popolo, i giornalisti e tutti gli operatori dei media si assumono una responsabilità enorme nei confronti del popolo medesimo, in quanto è innegabile il fatto che essi sono in grado di determinare la vita politica, l’esito elettorale e persino la sussistenza della stessa vita democratica in un paese. Vi siete mai chiesti perché quando avviene un golpe militare sempre, ma proprio sempre, uno dei primissimi obiettivi dei rivoluzionari consiste nel prendere possesso della televisione di stato e degli altri mezzi di comunicazione? Anche nel recente tentativo di colpo di stato in Turchia nel 2016 ai danni di Erdoğan non passarono che pochi minuti prima dall’inizio del putsch prima di vedere i golpisti fare irruzione nella sede della televisione pubblica turca. 4

Questo è quanto succede in un paese democratico: i tre poteri agiscono nell’interesse della collettività controbilanciandosi l’uno con l’altro in modo che nessuno dei tre possa prevalere sugli altri; nel mentre, il quarto di essi, i media, vigila così da fornire costantemente alla cittadinanza le informazioni necessarie per il proliferare di una corretta vita democratica. Ecco, questo è quello che succede in una democrazia. Per lo meno, quello che dovrebbe succedere. E poi c’è l’Italia…

Può ancora dirsi l’Italia una democrazia? Domanda retorica. Vediamo un po’. Siamo il paese in cui trent’anni fa un’intera classe politica fu spazzata via da una serie di inchieste giudiziarie che portarono alla fine della cosiddetta Prima Repubblica. Certo, non erano perfetti quei politicanti. Rubavano ed intascavano tangenti. Ma grazie anche ad essi ed al loro operato ci si era ritrovati che il Corriere della Sera poteva titolare nella seguente maniera:

Poi venne Tangentopoli e con essa il panfilo Britannia, su cui viaggiava l’attuale presidente del consiglio, ossia il vile affarista, come ebbe modo di descriverlo Francesco Cossiga: “è il liquidatore, dopo la famosa crociera sul Britannia, dell’industria pubblica, la svendita dell’industria pubblica italiana, quand’era direttore generale del Tesoro. E immaginati che cosa farebbe da presidente del Consiglio dei ministri. Svenderebbe quel che rimane: Finmeccanica, l’Enel, l’Eni, e certamente ai suoi ex comparuzzi di Goldman & Sachs”5. Parole di un ex presidente della Repubblica.

Purtroppo sembra di poter dire che Cossiga non fosse nel torto. La situazione economica delle famiglie italiane è andata costantemente peggiorando da quella famosa crociera. Tra deutsche mark camuffato (pardon, euro), trattati internazionali capestro firmati dai nostri cosiddetti rappresentanti del popolo negli ultimi decenni, concorrenza cinese e crisi economiche varie, siamo oggi nella situazione di rimpiangere quel titolo di giornale come se appartenesse ad un’altra epoca geologica. Eppure sono passati appena trent’anni!

Le conseguenze del lockdown pandemico rischiano di essere la pietra tombale sul tessuto industriale di quella che solo pochi anni fa era arrivata ad essere la quarta potenza economica al mondo. Per la necessità di far ripartire i consumi dopo i mesi di stop della primavera 2020, molti governi occidentali hanno iniziato a drenare soldi nelle tasche dei propri cittadini. Questa forma di helicopter money ha persino permesso a buona parte delle famiglie di avere un reddito superiore. In Usa, addirittura, le aziende faticano a trovare lavoratori poco specializzati dai bassi stipendi, perché in molti preferiscono restare a casa potendo contare su sussidi di disoccupazione che quasi pareggiano le paghe che percepirebbero lavorando6. Ma altrove non è così. Non dappertutto le famiglie si ritrovano ad avere più soldi in tasca. Altrove? Ovviamente in Italia:

Questo sarebbe un grafico per il quale il nostro presidente del consiglio dovrebbe perdere il sonno. Per lo meno, lo perderebbe se non fosse stato in crociera sul Britannia. Ma il “vile affarista” (sempre secondo la definizione di Cossiga) è in tutt’altre faccende affacendato. Ci vuole così bene da obbligarci tutti a vaccinarci. Ma perché ci tiene alla nostra salute, perdinci! Non ha altro in testa dalla mattina alla sera: è solo per il nostro bene. “Chi invita a non vaccinarsi invita a morire. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini, ti ammali, contagi, qualcuno muore”7; queste le sue parole di qualche settimana fa. Nel prosieguo del presente articolo sarà facile confutare la veridicità di queste affermazioni, che non hanno fondamento alcuno. Ma il problema non sta nel fatto che il nostro capo di governo abbia fatto asserzioni così scientificamente ed intellettualmente imbarazzanti da doversi dire pesta e corna di lui. In fin dei conti, vi sarà un perché se persino un potentissimo della DC come Cossiga era arrivato al punto di chiamarlo con un epiteto, quello di vile affarista, tanto forte e dispregiativo. Evidentemente, l’ex picconatore aveva visto nell’innominabile una qualche propensione alla menzogna ed al tradimento. Quindi non ci si sorprende che costui abbia detto e continui a ripetere cose per le quali chiunque al posto suo si sentirebbe in imbarazzo. Il problema è che in uno stato democratico, ma democratico sul serio, queste dichiarazioni da parte di un capo del governo avrebbero quanto meno fatto drizzare le orecchie a tutte quelle altre persone che appartengono a titolo diverso a ognuno dei quattro poteri costituenti una democrazia (i tre poteri canonici più la stampa). E questo perché ognuna di queste persone non potrebbe non percepire queste parole come un qualcosa che, per usare un eufemismo, non si confà ad un paese sinceramente democratico.

Vi sono milioni di italiani che rifiutano il vaccino. Da mesi ormai questi sono bollati con gli epiteti più ingiuriosi. La vulgata comune li dipinge costantemente come terroristi che, in preda ad un irrazionale egoismo, non vogliono sottoporsi ad un trattamento sanitario che metterebbe in sicurezza sia loro sia le persone con cui entrano in contatto. Insomma, si avrebbe a che fare con degli autentici pazzi! In verità, le cose non stanno così, ça va sans dire. Fondamentalmente, qualsiasi persona riottosa a farsi inoculare il vaccino lo farebbe se avesse due certezze: la certezza che il vaccino sia effettivamente efficace nel prevenire il virus, bloccandone il contagio ed immunizzando i vaccinati, e la certezza che questo sia sicuro per la salute personale e non dia grosse complicazioni nel medio-lungo periodo. Avendo queste due sicurezze, le obiezioni da parte di tutti costoro nel farsi vaccinare decadrebbero.

Però la realtà ci dice ben altro. Israele è, per così dire, il paese più vaccinato al mondo, cioè quello in cui il programma di vaccinazione della propria popolazione è in stato più avanzato. Dunque è un termine di paragone fondamentale perché quello che oggi succede in Israele presto, tempo giusto un paio di mesi, succederà anche altrove. In Israele si è già iniziato a inoculare la cosiddetta terza dose8. Nonostante ciò, la curva dei contagi è ormai impazzita.

Israele, dove quasi tutti gli over 12 sono stati vaccinati con doppia dose, è divenuto il paese che accusa il più alto numero di contagiati in rapporto alla popolazione:

Chiaramente la stragrande maggioranza di essi riguarda persone pienamente vaccinate; ma non avrebbero dovute essere totalmente immuni al virus:

Sorprende come non si veda alcuna differenza tra chi è vaccinato e chi non lo è:

Oggi gli stessi responsabili sanitari israeliani sono nel pallone e non sanno più dove sbattere la testa. Cyrille Cohen, tra i principali consiglieri scientifici del primo ministro Naftali Bennett, non ha potuto fare altro che manifestare davanti alle telecamere della TV francese il proprio stupore per il repentino ed inaspettato calo della protezione determinata dai vaccini9. Nel frattempo la Svezia, paese che viene ricordato per non aver attuato alcuna misura di lockdown nella primavera 2020, per non saper né leggere né scrivere ha deciso di bloccare l’accesso al proprio territorio ai viaggiatori che provengono da Israele10. Che dire? Un vero smacco per tutti coloro che pensavano che il piano di vaccinazione di massa avrebbe coinciso la fine delle limitazioni alla nostra libertà. Che si fa? Glielo vogliamo ricordare a Bubu quello che lui stesso scriveva solo pochi mesi fa?

Ma i dati parlano chiaro: l’immunità naturale conseguita dalle persone che si sono ammalate di covid e che poi ne sono guarite è molto superiore a quella che viene garantita artificiosamente dai vaccini e dura di più11.

In ogni caso, le autorità israeliane hanno fatto sapere che senza la terza dose anche le persone con doppia inoculazione non avranno diritto al green pass, il quale andrà comunque a scadenza dopo 6 mesi; questo di fatto apre la strada ad una quarta ed eventualmente pure ad una quinta vaccinazione12.

Questo è un altro punto meritevole di approfondimento. La ratio alla base del green pass – ci dicono – consiste nella volontà di contenere il contagio da parte di persone che, non essendosi vaccinate, potrebbero essere estremamente contagiose. Già di per sé questa è una scemenza. Per quale motivo persone che fino a prova contraria sono sane dovrebbero risultare contagiose nei confronti di persone che hanno assunto un vaccino proprio allo scopo di immunizzarsi? Sembra una banale considerazione, questa. Infatti lo è. Ma evidentemente sfugge a tutte quelle persone che, vaccinate, credono di aver assunto una pozione miracolosa che magicamente fa scomparire la malattia tranne che nei non vaccinati. Invece, come ha avuto modo di confessare anche il famigerato dottor Fauci che certo non può essere tacciato di essere un no-vax complottista, la carica virale dei vaccinati è pari a quella dei non vaccinati13..

Dunque, dovendosi partire dal presupposto che vaccinati e non vaccinati sono contagiosi in eguale misura, l’unico caso in cui il green pass possa aver senso dal punto di vista sanitario senza diventare una misura apertamente discriminatoria, consisterebbe nella necessità di limitare l’accesso a certi luoghi pubblici non alle persone non vaccinate le quali, essendo semplicemente sane, non sarebbero affatto contagiose, o comunque lo sarebbero tanto quanto le persone vaccinate, ma a tutte quelle persone che non avendo un numero sufficiente di anticorpi potrebbero essere facilmente contagiate. Quindi la vera discriminante nell’elargizione del green pass dovrebbero essere gli anticorpi. Bisognerebbe eventualmente stabilire un limite di anticorpi al di sotto del quale una persona dovrebbe essere considerata come a rischio contagio. Ma che questi anticorpi siano di origine naturale, perché la persona in questione si è ammalata di covid e ne è guarita, o di origine artificiale, perché ci si è fatti inoculare il vaccino, non dovrebbe avere alcuna importanza. Invece non solo si viene considerati immuni solo dopo aver ricevuto l’inoculazione (o meglio, le differenti inoculazioni già in programma), ma colpevolmente si ignora il fatto che le persone più protette sono proprio quelle che hanno anticorpi di origine naturale. Il che è – nel migliore dei casi – assolutamente illogico.

Ci si chiede altresì se il vaccino sia sicuro e non pregiudichi nel medio-lungo periodo la salute dell’inoculato. Questo è un argomento delicato e spinoso, soprattutto molto doloroso, su cui si preferirebbe soprassedere. Ma non si può. Ci si limita pertanto a specificare, in questa sede, quanto pullulino in questi ultimi mesi nelle cronache locali notizie di persone, anche giovani, se non giovanissime, e notoriamente in salute, che a distanza di pochi giorni dall’inoculazione collassano misteriosamente e crollano a terra prive di vita. “Nessuna correlazione tra decesso e vaccino”, si affrettano a dire i media mainstream. Ma i casi sospetti sono incredibilmente numerosi. Ammesso e non concesso che sia vero che non vi sia alcuna correlazione, rimane il fatto che il caso di questo così alto numero di decessi per malori improvvisi di persone vaccinatesi solo pochi giorni prima non può che suscitare apprensione. È forse da pazzi avere paura quando si leggono notizie tanto drammatiche?

Pure in Svizzera, paese che non è secondo a nessuno in quanto a rigore metodologico specialisti della sanità hanno iniziato a porsi delle domande. Swissmedic14, l’ente governativo svizzero incaricato di vigilare sui farmaci distribuiti nella confederazione, ha lanciato un allarme: secondo l’associazione elvetica non si può escludere la possibilità che esista una correlazione concreta tra i vaccini anti-covid e l’insorgere di malattie come pericarditi e miocarditi15. Anche in America emergono studi dove si evidenziano i rischi principalmente per i più giovani:

Che vi sia qualcosa di anomalo, lo dimostra anche un fatto curioso Il VAERS, ossia Vaccine Adverse Event Reporting System16, è un database americano sviluppato da CDC e FDA per monitorare il numero di reazione avverse ad un vaccino segnalate dalla popolazione. In ormai trent’anni di esistenza, VAERS ha catalogato un numero cospicuo di segnalazioni e accumulato un database di tutto rispetto; un autentico punto di riferimento in materia. Chiunque può visitare il sito17 e provvedere a scaricare i file zip contenenti le segnalazioni effettuate dagli utenti. Quest’anno si è verificata una grossa stranezza: il file relativo al 2021, che è ancora incompleto perché contiene le segnalazioni effettuate sino a fine agosto, è incredibilmente più pesante rispetto a quello degli anni precedenti.

Certo, si potrebbe obiettare che gli anni scorsi non era stata implementata una campagna vaccinale tanto massiccia quanto quella che si è resa necessaria per il covid; quindi sarebbe solo conseguenziale il fatto che il numero di segnalazioni di reazioni avverse sia molto più elevato oggi che in precedenza. Però vi è da chiedersi se i benefici superino i rischi; considerando il tasso di letalità del covid, i dubbi permangono:

Quindi, perché l’innominabile presidente del consiglio italiano si è sentito in dovere di usare parole tanto forti da denotare un astio palese nei confronti di persone che non possono in alcun modo essere accusate di egoismo o irresponsabilità, ma che hanno la sola colpa di nutrire dei dubbi e di esprimere il proprio dissenso nei confronti di provvedimenti che sono percepiti come dispotici, antidemocratici, lesivi delle libertà della persona e senza alcun fondamento scientifico? Anzi, qui la scienza non c’entra proprio nulla. Chiunque può, semplicemente consultando i tanti dati disponibili in rete, come quelli da noi menzionati in questo articolo che provengono da fonti affidabili, farsi un’idea precisa se quanto detto dal capo di governo italiano ed i provvedimenti intrapresi dal suo esecutivo siano o meno improntati alla logica ed al rispetto del diritto. Non serve aver conseguito una laurea in medicina o biologia; il buon senso e la propria capacità di raziocinio bastano e avanzano.

Ma – come detto – non è neanche questione di domandarsi perché quello dica queste cose. In fin dei conti, viene da pensare che non sia altro che il suo compito. Diversamente non occuperebbe Palazzo Chigi. Il vero problema è che nessuno di tutti coloro che esercitano il potere secondo il principio della tripartizione dei poteri tipico di una democrazia, così come individuati da Montesquieu, osi obiettare dell’operato di questo premier. Ma questo lo vedremo nella seconda parte dell’articolo.

  • 1 C.L. DE SECONDAT DE MONTESQUIEU, Lo spirito delle leggi, trad it. a cura di B. Boffito Serra, Milano, 1967, p. 207 e ss.
  • 2 https://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaM/MONTESQUIEU_%20I%20TRE%20POTERI%20DELLO%20.htm
  • 3 https://it.wikipedia.org/wiki/Quarto_potere_(sociologia)
  • 4 https://it.wikipedia.org/wiki/Colpo_di_Stato_in_Turchia_del_2016
  • 5 https://nonelaradio.it/video-cossiga-contro-draghi-vile-affarista-svendera-litalia/
  • 6 https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/incertezza-e-voglia-di-cambiare-gli-stati-uniti-senza-lavoratori
  • 7 https://www.affaritaliani.it/politica/scontro-lega-draghi-il-senza-vaccino-si-muore-a-salvini-non-piaciuto-751209.html
  • 8 https://www.epochtimes.it/news/dati-covid-israele-vaccinati-terza-dose/
  • 9 https://twitter.com/i/status/1433832216983920640
  • 10 https://www.zerohedge.com/covid-19/sweden-bans-travelers-israel-one-most-vaccinated-countries-world
  • 11 https://www.zerohedge.com/covid-19/ends-debate-israeli-study-shows-natural-immunity-13x-more-effective-vaccines-stopping
  • 12 https://newstarget.com/2021-09-01-israel-third-booster-covid-green-passes-expire.html
  • 13 https://www.youtube.com/watch?v=j4iyZgxW-pM
  • 14 https://fr.wikipedia.org/wiki/Swissmedic
  • 15 https://www.mittdolcino.com/2021/08/19/bang-forse-scoperto-il-motivo-gli-strani-infarti-mortali-ed-incurabili-vaccini-covid/
  • 16 https://it.wikipedia.org/wiki/Vaccine_Adverse_Event_Reporting_System
  • 17 https://vaers.hhs.gov/data/datasets.html