Non serve scovare i tartufi, non serve fare i detective, è tutto alla luce del sole e ve lo dicono candidamente, solo che dovete essere in grado di unire i puntini dopo che avrete fatto pulizia del superfluo. Proprio di quelle luci di distrazione di massa, quella confusione derivante da quella enorme massa di informazioni che usano come cannoni puntati su di voi.
Dovrei scrivere un articolo troppo lungo per spiegare come sia stato possibile giungere alla situazione attuale, servirebbe riavvolgere il nastro sino agli anni ’90, spiegare che la Finestra di Overton venne aperta sotto Renzi con le vaccinazioni obbligatorie che resero possibile abrogare i diritti costituzionali in nome della tutela della salute. Aperta quella, oggi è possibile imporre il 41bis a tutta una popolazione in nome del diritto supremo alla salute.
All’epoca, in pochi capirono le conseguenze antidemocratiche di quell’imposizione, dove si sarebbe andati a parare sul lungo termine, in pochi capirono che questo esperimento sociale propedeutico al controllo sociale di massa, fu solo rimandato dopo che l’influenza suina si rivelò un flop. All’epoca come oggi, venne pompata mediaticamente a dismisura una influenza (suina) che sfiga volle per “loro” scomparire da sola. Erano già pronti i vaccini, ce li fecero comprare lo stesso, milioni di dosi sotto il governo Berlusconi che rimasero nei magazzini a marcire, ma la pandemia mondiale, quello a cui miravano non ci fu. Ecco che allora fu tutto rimandato, perché è dalla fine degli anni ’90 che aspettano il colpo grosso della pandemia già individuata nei coronavirus influenzali, soggetti ad epidemie ricorrenti e mutazioni. Lo provano tutte le simulazioni intercorse proprio in quegli anni e di recente, gli scenari apocalittici ipotizzati, gli studi e l’allarme mai sopito tenuto costantemente vivo in sottofondo. Si trattava di attendere pazientemente e poi alla prima occasione partire con il Piano.
Cosa meglio di una emergenza sanitaria, con un nemico invisibile che può nascondersi dentro il vicino di casa, nel cane, persino nell’aria o sugli oggetti che tocchiamo quotidianamente? Può indurre una intera popolazione ad accettare supinamente la perdita della libertà in cambio di una salvezza che necessariamente passerà come ci dicono a “non sarà mai più nulla come prima”, che cambierà le nostre abitudini sul lavoro, nella scuola, le relazioni sociali e che come un virus, ha già instillato dentro di noi una buona dose di diffidenza verso l’altro.
Andreotti diceva che non ha importanza quel che si dice, quel che conta è quel che intendono i tuoi interlocutori, al pari aggiungo io, si è responsabili di quel che si scrive ma non di quel che intende chi legge. E i “loro” interlocutori privilegiati siamo noi, ci vezzeggiano, dicono di amarci e di avere a cuore la nostra salute, perché dal nostro buono stato di salute dipende la “loro”. Ma “loro” per meglio assicurarci e garantirci la buona salute e la salvezza dal nemico invisibile che si annida ovunque, hanno bisogno di controllarci, necessitano del controllo totale su noi, devono conoscerci ancor più di quanto noi conosciamo noi stessi, sia individualmente che come comportamento di massa. E’ la precondizione imprescindibile per tutelarci, il prezzo da pagare per godere di buona salute che è poi la “loro”.
In questa fase a “loro” non interessano i nostri risparmi, non almeno in questo momento, esiste già il collaudato Pilota Automatico della U€ con i suoi strumenti come l’€uro, il MES, lo spread.
Non vogliono neppure Draghi, forse sarebbe meglio dire che “chi” non voleva Savona oggi non vuole neppure Draghi, silenziato con metodi mafiosi intimidatori con l’autocombustione della sua casa in Umbria.
Oggi è centrale possedere il controllo sociale per via pandemica, scardinare la società come neppure con l’immigrazione e con l’emergenza clima si era riusciti a cambiare gli stili di vita. Il controllo sociale Pandemico abbatte tutte le asimmetrie, tutti i Paesi sono sulla stessa barca accerchiata dal virus e la soluzione non potrà che essere unica come il controllo. Non a caso i Paesi peggio colpiti, anzi diciamolo pure, esclusivamente colpiti dal virus sono quelli occidentali e/o legati al sistema capitalistico occidentale.
Una volta acquisito il controllo digitale di una società opportunamente terrorizzata ed impaurita ad hoc, diffidente al suo interno, sospettosa e terrorizzata dalla morte che aveva cancellato dal mondo reale relegandola alla virtualità e al potere di una scienza medica che tiene in vita anche dei cadaveri, sarà un gioco da ragazzi applicare la AI per pilotarle e indirizzarle. Non se ne uscirà più. “Loro” ce lo dicono da alcune settimane: i nostri stili di vita cambieranno, gli stili di vita del virus che si annida ovunque diventeranno i nostri. Una versione meno rozza degli stili degli immigrati di Boldriniana memoria che diventeranno anche i nostri. Ma il virus spaventa di più dell’immigrato che ora è sceso al secondo posto nella classifica dei Babau che ci rappresentano nella Caverna di Platone in cui viviamo e siamo allevati. E’ un messaggio ma ancor più una realtà orwelliana quella ci attende: sconfiggeremo il virus trasformandoci noi stessi in virus. Sconfiggeremo il virus tanto più noi “ci sottrarremo al virus adattandoci allo stile di vita del virus”.
- Indosseremo mascherine ovunque: perché “ce lo impone il virus”.
- Rapporti sociali fisici e relazioni ridotte al lumicino e comunque vissute in perenne apprensione, “ce lo impone il virus”.
- Modelli di produzione, di circolazione, metodo scolastico e sanitario, persino i rapporti politici, istituzionali e di rappresentanza compresi i riti democratici come le elezioni, non potranno prescindere da quel “che impone il virus”.
- Il virus non scomparirà mai, sarà sempre in agguato, ingigantito e ridimensionato all’occorrenza come “loro”desidereranno, gli “esperti medici” confermeranno anch’essi all’occorrenza mettendo il sigillo di provata verità scientifica, indiscutibile e imperscrutabile da noi poveri tangheri.
L’atto di fede è la Verità! Questo sarà il quarto comandamento del bipensiero orwelliano.
Datemi il controllo dell’informazione e io vi concederò la democrazia! E chi controlla l’informazione non ha interesse a informarvi puntualmente e oggettivamente, quello che conta in ossequio al principio di Andreotti, quel che conta veramente è quel che credete, intendete, credete di aver capito dall’Informazione che vi viene data in pasto opportunamente preparata e resa facilmente digeribile anche da chi ha l’intestino sensibile.
Stiamo entrando nella Dolce Dittatura della Pandemia. L’aspettavano da tempo, il progetto era pronto da decenni nel cassetto, si attendeva solo l’occasione per tirarlo fuori dopo il flop dell’influenza suina. Una Dolce Dittatura dalla quale nessuno potrà sfuggire, come credo a nessuno sfugga che l’art.32 della Costituzione, da una parte sancisce la tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, (tralasciamo poi il fatto che si sancisce le cure gratuite agli indigenti mentre “miracolosamente” le si garantiscono anche ai “non indigenti e ai ricchi”, cosicché di fatto, i poveri che sono tanti, la pagano ai ricchi che sono pochi e che potrebbero pagarsela come sancisce l’art.32) ma sancisce anche che ogni cura, trattamento sanitario non può essere obbligatorio se non in forza di una legge.
Tralasciamo l’aspetto odierno ove una legge che imponga misure draconiane di contenimento e di limitazione delle libertà personali non esiste, il parlamento è esautorato e si viaggia già come un regime con DPCM, non è questo il punto, ma piuttosto l’impossibilità che rientra tra le libertà fondamentali di non obbligo di cura e di trattamento sanitario, che fanno sì che chiunque almeno prima di febbraio, poteva rifiutare le cure firmando un modulo per “essere rilasciato” dall’ospedale senza cauzione e obbligo di soggiorno a casa, completamente libero di non curarsi per sua volontà e scelta firmando atto liberatorio e di manleva verso i medici.
Oggi nella Dolce Dittatura, non è neanche più possibile questo. Oggi chiunque si rifiutasse di sottostare alle misure di contenimento, politicamente parlando, uno che se ne frega del virus, non gliene frega una beata mazza di morire, ma che intente e pretende di condurre una vita normale in sfregio al nemico invisibile, non sarebbe più possibile!
Sia perché gli analfabeti funzionali, quelli strutturali, quelli ornamentali alla Butac e di ritorno, gli ignoranti e quelli che si bevono tutto dal biberon – che non sono pochi, ma la maggioranza in questo Paese – lo indicherebbero come Untore una volta avvistato dai solerti delatori appostati sui balconi palesati di tricolori, e sia perché una volta segnalato alle Guardie Speciali Sanitarie, sarebbe una prima volta denunciato, se recidivo, arrestato con l’accusa di attentato alla salute pubblica. Nessuno sfuggirebbe!
Almeno sotto i nazisti il nemico sapevamo chi era, sapevamo chi aveva occupato il nostro Paese, sapevamo che avevamo degli orari ben precisi da rispettare, al di fuori dei quali vigeva il coprifuoco e chiunque fosse stato trovato per strada era passibile di arresto. Ma oggi è ancor peggio, il coprifuoco è h24, il nemico invisibile, non esiste una linea di demarcazione e un confine netto tra il Badante della Salute Pubblica e il Nemico Pubblico Invisibile. Comunque ai nazisti interessava solo che noi cooperassimo, non avendo alcun interesse a trasformaci in tedeschi, anche perché secondo la loro filosofia ariana non eravamo degni di esserlo.
Sembra di esser tornati indietro al 2011, quando un certo napoletano regalò lo scranno di senatore a vita a Rigor Mortis avendolo individuato – come poi emerso – diversi mesi prima, per poi catapultarlo dalla sera alla mattina al posto del governo legittimo e regolarmente eletto di Berlusconi, con l’aiuto della U€ “solidale”, a cui facevano da contorno i sorrisini ironici della Merkel e di Sarkozy ovvero dei mandanti con lo spread pilotato ad arte da un altro italiano alla BCE. Una congiura. Altro termine non mi sovviene per descrivere al meglio quei momenti.
Quasi dieci anni dopo la storia si ripete, i ruoli istituzionali rivestiti dagli attori sono gli stessi, la tessera di partito in tasca la stessa, e il principale partito di quella congiura è lo stesso di oggi: il PD. PD che dal 2011 sino ad oggi, a parte la breve parentesi di poco più di un anno del governo Salvini-Di Maio, ha sempre governato per più di 8 anni e mezzo pur non avendo mai vinto un’elezione, diversamente vincendo quelle del 2013 e perdendo sonoramente quelle del 2018. Un caso che andrebbe studiato a fondo da certi costituzionalisti che si stracciano le vesti parlando di derive fasciste se al governo regolarmente passando per le urne ci va la Lega, mentre tacciono e diventano muti come tanti picciotti, quando al governo ci va un partito che perde tutto quello che poteva perdere ma che governa quasi 9 anni, avendo pure la faccia tosta nel suo segretario e sodali unitamente all’inurbato avvocato, di pontificare di aver il Paese dalla loro parte. Tralascio le dichiarazioni del M5S oramai ruota del carro del PD, ininfluenti su tutti i fronti e tutte tese esclusivamente a giustificare il loro attaccamento alle poltrone e l’aver rinnegato lo scibile.
La storia non si ripete mai, vero, ma dalla storia impariamo anche che cambiano i musicisti ma la musica è sempre la stessa. Oggi niente più senatori a vita, niente più spread, oggi vanno per la maggiore i “Comitati di Esperti” che sono la versione dei Saggi del napoletano ma con Pieni Poteri. Sì perché, questi sedicenti “esperti” a capo di Comitati non spuntano dal nulla, per dirla alla politicamente corretto, non sono farina del sacco del governo, o quantomeno, non possono venire alla luce senza il consenso del tesserato del PD al colle.
Non è complottismo, ma semplicemente è la costituzione a dirci che il governo riferisce al PdR e in armonia e di comune accordo, pur senza la previsione di alcuna promulgazione e/o autorizzazione di prassi, il meglio informato di quel che ha in mente il governo è proprio il PdR. Tanto che è investito della prerogativa di poter sciogliere le camere in qualsiasi momento una volta sentito il parere non vincolante dei presidenti del senato e della camera. Si tenga ben presente questo, si tenga ben presente sempre il distinguo tra il nonnetto affabile che si lamenta anche lui in diretta tv di non poter andare dal barbiere, da quello che il ruolo istituzionale gli conferisce e impone.
Il Capo degli Esperti della Fase2, ossia della ripresa economica, è un certo AD Colao della Vodafone. Chi è l’ho già scritto in un precedente articolo dal titolo “La Vodafone ci salverà”, al quale successivamente ho scoperto e ciò va ad integrazione, che:
- – In un articolo di Bloomberg del 2010 si racconta come si sarebbe accompagnato con il direttore generale dell’MI-6 (i servizi segreti esteri britannici) John Sawer nei locali della British Petroleum per organizzare il supporto al grande capo Tony Hayward allora nei guai per il disastro del greggio nel Golfo del Messico. https://larouchepub.com/eiw/public/2010/eirv37n24-20100618/eirv37n24-20100618.pdf
- – Pare abbia rapporti professionali ma sopratutto personali con Bill Gates , al punto che si parlava di un suo coinvolgimento nelle Fondazioni. Filantropie che oggi, tra vaticini di pandemie magicamente avverate e centinaia di milioni versati all’OMS e alle ricerche vaccinali, appaiono quantomeno enigmatiche per non dire inquietanti se pensiamo che il governo Conte penderà dalla sue labbra. https://www.corriere.it/economia/leconomia/18_maggio_18/colao-tutti-vogliono-ma-sua-scelta-un-altra-null-12307b22-5abd-11e8-be88-f6b7fbf45ecc.shtml
Ancor più se pensiamo che il Maniaco dei Vaccini – Bill Gates – in questi giorni si sta dibattendo come un forsennato su tutti i media per promuovere il suo “Vaccino Digitale Universale” da impiantare senza indugio (ce lo impone il virus!) su 7 miliardi e mezzo di persone.
Sempre più inquietante quello che emerge man mano che si viene a capo del bandolo della matassa. Questo personaggio, con questi collegamenti sia personali che professionali a personaggi ricchissimi e che appartengono alla Cupola dei Filantropi che destinano miliardi per apparire il quanto più disinteressati nelle loro finalità, senza passare da una elezione, senza sapere sino in fondo chi sono realmente, con metodo che ricalca appieno l’imposizione di Monti, saranno coloro che prepareranno la Fase2 ed a cui la politica (ossia un governo ai limiti non solo della legittimità politica ma anche quella democratica di rappresenta reale del Paese) si uniformeranno al Piano che allestirà questo Comitato presieduto dalla Vodafone.
A questo punto sorgono delle domande:
- Qual è il nesso, l’affinità, l’esigenza e quale apporto può dare di così importante un AD della Vodafone alla stesura di un programma politico per la ripresa economica del Paese?
- Perché questo non può farlo la politica benché ampiamente screditata?
- Perché non un apporto esterno come consulenza non vincolante come avviene in tutto il mondo anziché nominare un Comitato con poteri assoluti che di fatto appare come un commissariamento del governo dell’avvocato?
Perché vi è dell’altro di ancor più inquietante: Borghi ha rilanciato in un tweet che alla prima riunione di questo Comitato presieduto da Colao con il governo, dove stranamente l’avvocato era assente (forse non invitato perché commissariato?), è stata avanzata la richiesta dell’immunità penale e patrimoniale quale forma di tutela per le decisioni che verranno prese da codesto comitato.
E si noti poi ad ulteriore conferma della forma massonica di questo Comitato inquietante, i nominati del Comitato abbiano sottoscritto «un obbligo di riservatezza che vieta loro di fare qualsiasi dichiarazione pubblica» come conferma il Corriere. Ora qui sorge spontanea un’altra domanda: ma cosa hanno in mente di fare tanto da necessitare dell’immunità penale e patrimoniale? Forse dei crimini contro la democrazia tanto da porre l’immunità come precondizione imprescindibile senza la quale non è possibile andare avanti nel Piano? Sempre più inquietante…
E qui pare esserci lo zampino del colle, perché è evidente che non può non sapere e neppure non vedere e capire. E i costituzionalisti dove sono? E’ assurdo che si tolga l’immunità a Salvini al grido di quelle oche starnazzanti del M5S “nessuno è al disopra della legge”, mentre al contempo si conceda l’immunità penale e patrimoniale ad un Comitato presieduto da un AD della Vodafone, tutti quanti non eletti, che non rispondono a nessuno neppure alla legge dello Stato. Perché piaccia o non piaccia, serve un atto governativo se non addirittura parlamentare per concedere l’immunità e dovranno votarlo con voto determinante queli del M5S.
Dove sono i grullini amici di Davigo? Dov’è anche lui? Dove sono tutti quei palamari che spaccavano il capello in quattro per Salvini?
Ma ci rendiamo conto? Ma quale Piano hanno in mente?
Ebbene, non è un mistero, lo ha scritto nero su bianco lo stesso Colao in un articolo a sua firma sul Corriere, ossia sulla Voce del Padrone, giornale che non scrive mai a caso e che per scriverci devi essere accreditato tra quelli che contano e che tirano le fila. Si noti bene anche la data di pubblicazione, è il 25 Marzo 2020 https://www.corriere.it/economia/consumi/20_marzo_25/coronavirus-nostri-dati-solo-salvarci-poi-uscire-crisi-8223aeca-6e09-11ea-9b88-27b94f5268fe.shtml ben prima che ufficialmente venisse investito a capo del Comitato. Ciò a riprova che da tempo la tresca andava avanti. A ben leggere, si tratta di un vero e proprio manifesto del totalitarismo elettronico italiano, sul modello di quello cinese e coreano – espressamente citati, infatti, quali esempi virtuosi. Ora si spiega bene il nesso di un AD della Vodafone con la Fase2 dedicata alla ripresa economica, ossia di una agenda digitale per il Paese dove il controllo sarà digitale e tutto avverrà secondo logiche digitali compresa la circolazione delle persone. Si tenga presente che codesto Colao, intervistato sempre dal Corriere il 29 marzo presso il Museo della scienza di Milano per la realizzazione di un documentario dal titolo “Italia paese sempre in crisi. Ma è vera crisi?” dichiarava quanto segue: «La gestione della crisi greca, la gestione della crisi Italiana del 2011… dimostrano che dobbiamo essere contenti di come strutturalmente questo meccanismo europeo gestisce le crisi»
Vi ricorda Monti per caso? Andiamo avanti… Nel Manifesto orwelliano, si parla con grande disinvoltura di «hi–tech decisivo contro la crisi»; di «individuazione di nuovi modelli organizzativi e relazionali»; di «tracciare e testare i contatti sociali», cosa «possibile solo se si utilizzeranno i dati delle reti mobili insieme a una app dedicata con GPS». Testuali parole. Nero su bianco. Serve altro per capire il perché ci sia “L’Uomo delle telecomunicazioni” capo del governo reale? Detto fatto!
La bozza di progetto che circola (chiamata Trace, Test, Treat) va nella giusta direzione e potrebbe esser anche più coraggiosa. I dati possono esser pseudonomizzati (che vuol dire: non anonimi, ma neanche trasparenti) e si potrebbe prevedere per le forze dell’ordine la possibilità di intervenire individualmente e assicurare la rapidità e l’efficacia della “danza” dei prossimi mesi.
E la privacy? E la libertà? Nessun problema.
Mi domando quale italiano non vorrebbe esser avvisato immediatamente e decidere di fare un tampone se fosse stato a contatto con un contagiato. E, guardando oltre, come pensiamo di rassicurare i turisti per indurli a tornare nei nostri alberghi senza informazioni online molto dettagliate e trasparenti che li rassicurino? Ma voi direte: questo è un progetto, ben lungi dal venir alla luce, il controllo di massa in Italia non passerà mai e comunque non sarà possibile in un Paese scalcinato come il nostro, finirà come al solito in una pagliacciata. Mica vero.
Già vi controllano e sanno ogni vostro spostamento. A voi i dati “anonimizzati” ossia quelli pubblici, mentre “loro” sanno perfettamente a chi appartengono. La prova?
Vi siete mai chiesti come facesse Sala, Fontana & C. a dire che ancora troppa gente circolava? Ecco chiedetevelo, perché l’unico modo per saperlo era essere in funzione un controllo informatico che raccogliesse le informazioni degli agganci alle celle telefoniche, ma anche dei Gps associati al telefono o ai navigatori satellitari oramai installati di default sulle auto, anche gli antifurti satellitari. E quando vi avranno installato il 5G dappertutto, col famoso IoT il controllo sarà ancor più totale. Ecco il sito – che grazie a gentil concessione è possibile consultare sino al 31 maggio per poi scomparire ed essere solo consultabile dalle P.A. – approntato da Enel X assieme a https://www.here.com/ un’azienda globale nei servizi di dati geografici e di mappatura https://www.enelx.com/it/it/smart-city/soluzioni/soluzioni-smart/dashboard-covid-19.

“I dati possono essere consultati gratuitamente fino al 31 maggio 2020, sia dalle istituzioni (Pa, enti locali, Protezione civile) che dai cittadini, sul portale Enel X YoUrban, e utilizzati per comprendere gli impatti delle misure di contenimento del COVID-19; indentificare le aree che necessitano di maggior supporto nell’attuazione di tali misure; analizzare in modo data driven il graduale ritorno alla normalità, una volta che la pandemia sarà finita. https://www.enelx.com/it/it/smart-city/soluzioni/soluzioni-smart/city-analytics —->>>> https://prod.enelx-mobilityflowanalysis.here.com/dashboard/ITA/info.html
“La nuova release di City Analytics – ha commentato Francesco Venturini, amministratore delegato di Enel X – è uno strumento innovativo sviluppato per venire incontro alle esigenze della Pubblica Amministrazione, impegnata nel fronteggiare l’emergenza. Grazie alla collaborazione con HERE Technologies abbiamo messo a disposizione del Paese una soluzione concreta attraverso la quale è possibile valutare i dati dell’evoluzione dei flussi di mobilità sul territorio, utili per la pianificazione della fase di ripresa”.
Perché voi avete i dati anonimi, mentre “loro” sanno il numero di telefono di chi si sposta da una cella all’altra, sanno quale GPS è associato alla vostra auto se montato di serie (hanno tutti un Mac Address come i pc e come qualsiasi periferica), sanno a chi è associato il vostro antifurto satellitare, e se avete quello vostro personale non di serie sull’auto, nessun problema, si confrontano i dati filtrati con le telecamere fisse di ogni città e strada associandolo con la targa dell’auto.
In fondo cosa aggiunge Colao per farci intendere che il processo è in corso, irreversibile, il cui compito della politica è solo quello di trovare la formula e le parole adatte per farlo digerire? https://www.corriere.it/politica/20_aprile_15/coronavirus-colao-riunisce-task-force-l-idea-far-ripartire-prima-aree-meno-fabbriche-e93c0a38-7ed2-11ea-a4e3-847238ee431e.shtml Semplice: “Pensando prima al breve termine e non al nodo democratico di lungo termine, sono convinto che non utilizzare dati individuali per fronteggiare la crisi Coronavirus e soprattutto per uscire in maniera controllata, efficiente e sicura dal lockdown sarebbe un errore per l’Italia e l’Europa intera. Eclissata rapidamente la soluzione britannica dell’immunità di gregge, tutti i Paesi europei si sono convinti che l’unica strategia che preserva i sistemi sanitari e permette di ridurre le vittime è quella del blocco immediato – con le chiusure e la distanza sociale – seguito da fasi di «allentamento guardingo» delle misure di soppressione, pronti a reintrodurle se i focolai riprendono. Una strategia chiamata di «martello e danza»: martellare subito il virus chiedendo alla popolazione di stare a casa; alternare azioni selettive quando i contagi scendono, intervenendo rapidamente con azioni mirate geograficamente, per tipo di popolazione e per settori di attività, sulla base del rischio di contagio.” Insomma… il solito bastone e la carota in salsa digitale. Che noia…
“Per farlo, governi, amministratori e autorità di pubblica sicurezza avranno bisogno di informazioni granulari e freschissime. Potremo trovarci con aree «pulite» e aree limitrofe più contagiate, fabbriche in grado di ripartire ma sistemi distributivi non sicuri, cittadini vulnerabili esposti al rischio e giovani in grado – e desiderosi – di tirarsi su le maniche e ripartire. Non si potrà aprire indiscriminatamente, ma la pressione sociale – e il costo economico – richiederanno decisioni flessibili e tempestive.” Che barba che noia e che barba… sempre la solita storia: abbiamo bisogno dei tecnici, i tenici devono imboccare la politica e fargli da badante. Ma non si deve notare…
E per concludere: “Tra gli orientamenti già consolidati c’è quello di sostituire l’autocertificazione su carta che abbiamo imparato a conoscere in queste settimane di quarantena con un’app da scaricare sul telefonino. Una delle raccomandazioni che il governo è già pronto a recepire riguarderà poi lo scaglionamento degli orari di ingresso e di uscita dalle fabbriche e dagli uffici.”
Evvai così… dovrete comprarvi lo smartphone per scaricare la App di Stato ossia il braccialetto elettronico che vi accompagnerà in ogni vostro spostamento. Altro che il primitivo foglio di carta su cui fate l’autocertificazione. I grullini e i gretini festeggeranno!!
Al lavoro, come, quanto e a che ora, ve lo dirà la App che avete scaricato sul vostro telefonino, come un Rider qualsiasi!! In caso di smarrimento del cellulare e/o perché anziani non sapete usarlo, il Vaccino Digitale Universale con su impressi i vostri dati personali visibili solo con lo scanner, vi consentiranno di poter accedere al fantastico mondo che stanno preparando per voi!!
Il Mondo della Vodafone!!
Anche se bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare, la primogenitura appartiene alla Casaleggio Associati. Nel video-manifesto – Gaia – si preconizzava che la democrazia digitale si realizzasse attraverso questa trasparenza assoluta dove la privacy viene sostituita dal Grande Fratello in un mondo totalmente interconnesso (Internet of Things, 5G). Soprattutto, come dice il video, in un mondo in cui solo una miliardata scarsa di terrestri sopravvive ad una micidiale guerra batteriologica…
Profezia oppure coincidenza? Benvenuti nel Capitalismo di Sorveglianza!! Nulla sarà mai più come prima, ma sopratutto Voi non sarete più quelli di prima!! Il virus si è impossessato di Voi, si è impossessato della vostra mente, perché del corpo non era necessario, quello appartiene già allo Stato che lo tutela negandovi le libertà costituzionali… che a dire il vero erano già poche, alcune inevase ed altre ancor li da divenire.
“Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’Occidente è che perdono la salute per fare soldi, e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente, né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.” ( Dalai Lama )

https://enelx-mobilityflowanalysis.here.com/dashboard/ITA/index.html#42.1059!12.9819!6!2020-04-15T00:00:00.000Z (cliccate e curiosate)