“C’è sempre un momento nella storia degli uomini in cui la difesa
della propria tradizione culturale vuol significare che tutto ciò
che è accaduto non è stato vano,
che il tormento, la gioia, l’odio, l’amore folle e smisurato
per affermare la realtà di una passione continua a vivere e ad avere un senso.
Ma quando, guardando indietro, si pensa di appartenere ad una tradizione
non più recuperabile, ci si persuade che il destino non dà nessuna spiegazione
e nemmeno l’ombra di una motivazione su ciò che è stato,
allora la ricostruzione di un’identità perduta e dimenticata diventa impossibile
e rimane soltanto l’angoscia dello sradicamento,
la desolazione e la solitudine vissute come incubo quotidiano”.
Stefano Zecchi – Introduzione a “Il tramonto dell’Occidente” di Oswald Spengler –

Ed. 1978 Longanesi Editore

Non mi trovo d’accordo con la definizione del Prof. Zecchi, perché densa di pessimismo, però ha un fondo di verità solo nella misura in cui l’incubo quotidiano colpirà i nemici di Dio.

Il nostro secolo è il più perturbato da forme millenaristiche, da neo-religioni oltre che da forme religiose che si rivelano tenacemente emergenti, soprattutto nel mondo americano, il quale sta influenzando finanche quello cattolico, ma anche attraverso un atteggiamento di arrendevolezza nichilista in salsa massonica che tenta di stemperare la Verità.

È infatti agevole dimostrare lo spostamento da una visione Cristo-centrica verso l’approvazione e la validazione di soddisfazioni individualistiche, che si manifestano anche attraverso una sorta di consumismo della libertà. Il sincretismo si propone così, in maniera astuta, come una vaga inclinazione fiduciosa, per eliminare dall’impegno ciò che il Cristianesimo esige, ciò per cui il Cristianesimo è Unico. Si è così attenuato il tema del peccato e della colpa, e tutto allora diventa permesso, perché in linea con una “libertà” individualista, attraverso uno pseudo-linguaggio religioso che ha depotenziato la Tradizione Una del Logos1.

Le varie sette e le neo-religioni, così come l’asfittico mondo Protestante, nelle sue forme differenziate, acquisiscono potere sia per mezzo un’evangelizzazione intensa sulla fine dei tempi, che si rivela sempre più incisiva, nelle menti deboli, sia attraverso il circo mediatico televisivo oramai si sono ben infiltrate in Occidente e nel Vaticano stesso.

Accadde anche nella Russia di Eltsin, subito dopo la caduta dell’URSS, quando Clinton, il furbacchione che si fingeva amico del fallito statista, diventò l’elemosiniere della decadenza “sovietica” per permettere l’accesso ai movimenti religiosi americani di matrice protestante, che le aziende americane ed i loro magnati i quali invasero quella terra per comprarsi a pochi dollari i ricchi pozzi di gas e di petrolio del quale è ricco tutto il territorio.

Queste organizzazioni religiose e quei miliardari assetati di conquista (i loro sodali russi furono imprigionati o scapparono nelle loro residenze londinesi o americane) furono poi cacciati, quando il nuovo Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin,2 ne intuì la pericolosità e la volontà di potenza che era determinata allo spezzettamento della Russia. Tale piano è ancora in piedi attraverso la “resurrezione” del mondo nazista che apparteneva a Bandera3, un personaggio estremamente controverso, che riappare in un mondo irrazionale, dove certi atteggiamenti sono rivolti ad una idolatria che scambia la rappresentazione per la realtà, l’immagine per la sostanza e, forse si può dire, il significante per il significato, al fine di creare una violenza verbale che si esprime in una volontà di odio per tutto ciò che rappresenta la sfera di Civiltà Russa alla quale gli stessi Ucraini appartengono. Il mondo anglo-americano, al solito, e, questa volta anche l’UE si sono allineati nel generare una vulgata “affidabile” da dare in pasto ai loro popoli, come una sorta di pittura che copre la realtà di un fanatismo nazista che viene celebrato come liberatore e come democratico.

L’Europa avrebbe potuto fermare con la propria volontà ed autorità, questa lotta fratricida, ma i proclami dei rappresentanti politici e religiosi lasciano esterrefatti, e solo il Paraclito a questo punto potrà parlare ai loro cuori e convincerli di terminare questa rappresentazione irreale di una realtà che era scomparsa durante la II guerra4 mondiale con la caduta di Hitler.

È estremamente necessario pregare il Paraclito che metta ordine nel disordine che è stato causato, e che apra i cuori di tutti coloro che hanno responsabilità per metterli di fronte ai loro obblighi verso la TriUnità. Non ci vuole l’odio ma l’Amore che corregge tutti gli errori, molti compiuti sicuramente anche in buona fede; a Dio debbono affidarsi per questa revisione, richiedendo il Suo Aiuto per districare la matassa aggrovigliata delle varie volontà di potenza.

Tornando ai movimenti protestanti e pseudo-esoterici, si può affermare che nel crollo di tutto un sistema ideologico, che è stato consegnato alla storia per la sua brutalità, avevano sfruttato il momento di debolezza dello Stato per confondere i popoli che ivi abitavano con il tentativo di proporre un modello sociale, morale, etico, economico5 e spirituale in completa antitesi con una tradizione pluralistica religiosa millenaria.

Il mondo Ortodosso, ad esempio, è invece fortunatamente, un mondo riservato, mistico e profondamente legato alla Tradizione, così come lo sono i vari popoli che vivono nel territorio della Federazione Russa, Musulmani e Buddisti inclusi che in primis si sentono profondamente russi. Lo sono anche gli Ucraini, anche se si fa del tutto per fare loro dimenticare la grande storia millenaria alla quale appartengono, in quanto parte del mondo Russo. In ogni Nazione andrebbe eretto un monumento agli eroi di Černobyl’, che sacrificarono la loro vita per impedire al reattore esposto all’aria, di diffondere le particelle radioattive di uranio. Costoro rappresentano la parte migliore della Piccola Russia, come è veramente definita l’Ucraina.

L’Ortodossia Russa è maggiormente messianica nella misura in cui si auto-percepisce con l’idea di una missione universale da portare a compimento. Questa formulazione venne anche adottata dal Comunismo Sovietico, perché l’anima del valore della Storia era ed è profondamente radicata nella natura dei popoli della Federazione ed anche nei popoli Ucraini e Bielorussi.

Non bisogna dimenticare che la Rus’ di Kiev e la nascita dell’idea Russa, sono merito della Principessa Olga di Kiev (Княгиня Ольга Киевская) che si convertì al Cristianesimo nel 945 d.C. (e da regnante feroce, dopo la conversione, divenne improvvisamente saggia ed amata) e del nipote il Principe San Vladimir I di Kiev detto il Grande (Святой Владимир Великий) convertito nel 988 d.C., considerando inoltre che la fondazione di Mosca risale al 1147 da parte del Principe Jurij Vladimirovič Dolgorukij6.

Quindi abbiamo a che fare con una struttura politica millenaria, e questo spiega anche il motivo per il quale è stata scelta l’Operazione Militare Speciale, che sta patendo molti morti da una parte e dall’altra, ma che nell’idea Russa, non si poteva fare altrimenti per salvaguardare la storia stessa della nascita della Russia.

Se non fosse stato così, il Governo Russo non avrebbe esitato a inviare un regalo atomico sull’Ucraina, come i democratici americani fecero col povero Giappone, oggi succube e pompato nell’odio anti-cinese sempre dai guerrafondai anglo-americani; il Giappone ebbe già a che fare con la Cina durante l’invasione del 1937, dove la ferocia e la crudeltà contro la popolazione fu sconvolgente7. La cosa buffa, se non fosse talmente orribile, è che i bombaroli americani, sin dall’inizio della loro misera storia di circa trecento anni, con solo dodici di pace, nata attraverso una guerra civile (che si prospetta nuovamente all’orizzonte quasi a certificare il vecchio aforisma: “chi semina vento raccoglie tempesta”), hanno immesso nel mondo il presunto “concetto” di esportazione della democrazia, con il risultato di aver prodotto milioni di morti in guerre inutili che hanno alimentato l’odio e creato strutture estremiste pericolose; questa realtà è figlia di un totalitarismo della moneta, anche questa destinata comunque al crollo perché condita di puro materialismo.

Il mondo “cosiddetto democratico Occidentale, che ha dimenticato la sua storia millenaria (Europa si erge a difensore delle idee più stravaganti, estremiste, debosciate, dissolute, depravate e profondamente corrotte rendendole legali8 al fine di compiacere la decadenza anglo-americana che nel tempo si manifesterà in modo apocalittico.

Sinceramente mi auguro che il mondo americano ritrovi il senno, perché sta influenzando negativamente molti popoli ed instillando l’odio, l’ostilità, il disprezzo e la denigrazione verso popoli millenari come quelli Russi ed ora anche contro, la millenaria Civiltà Sinica.

Questa opera di distruzione della storia d’Europa è co-finanziata anche dal Regno Unito, che storicamente è sempre stato avverso alle Monarchie Europee, e specialmente verso la Francia, anch’essa in una condizione etico-morale terrificante, che fa presagire l’avvento di una nuova Rivoluzione, la catarsi necessaria per avere stravolto il mondo con le malsane idee illuministe9, che portarono in seguito alla Rivoluzione Francese e di conseguenza alla Rivoluzione Russa gestita da un prezzolato (Lenin), finanziato dai soliti spiriti che oggi hanno nomi diversi, ma che sono figli della rabbia, dell’odio e dell’invidia e che vivono specialmente negli Stati Uniti e nel Regno Unito, uniti dalle loro trame sataniche, non pensando che l’Ira di Dio è in cammino.

Questi esseri odiano le Civiltà, le vogliono spegnere, modificare, falsificare, desiderano e finanziano un’immigrazione incontrollata che porterà a situazioni problematiche a livello sociale, civile, morale e spirituale; ciò accade perché coloro che vengono o con una speranza o con “altre motivazioni”, portano le loro tradizioni, che non sono le nostre, e questo è il motivo per il quale si tenta di creare un melting pot incontrollabile nell’Europa che è stata una grande Civiltà passando per le tre Rome (Roma, Costantinopoli ed ora Mosca10). Le nazioni social-democratiche che si sono appiattite in questo progetto, specie nel Nord Europa, avranno a che patire, e le depravazioni che alimentano, non saranno gradite specialmente dalle comunità islamiche viventi ed oramai parti sociali integranti la popolazione.

Poiché la Madonna a Fatima ha parlato della Santa Russia, bisogna tentare di capire il perché Dio possa avere scelto questo popolo per salvare il mondo dall’apostasia satanica e nell’odio in cui sono caduti tanti paesi europei e l’America settentrionale (Canada ed Usa).

La comprensione del male (il comunismo), Dio può trasformarla in Bene, perché la conoscenza è tempo rispetto alla Volontà di Amore11 di Dio per i popoli che è infinito. Egli vuole salvare tutti i popoli del mondo, ma poiché i governanti rimangono ostinati nelle loro idee, allora il Padre si serve di una Nazione che ha avuto la capacità di non rinnegare la propria storia, al fine di riportare l’Ordine della Carità, volente o nolente la volontà distruttiva dei nemici dell’umanità e di Dio.

Il Cattolicesimo, infatti, sta vivendo la piena apostasia12 e finché non ritroverà la luce navigherà a vista nella sua trascendenza contraffatta. In realtà queste sensibilità millenaristiche racchiudono la sensazione che un ciclo eonico stia per completarsi ecco perché è importante riconoscere i segni dei tempi.

La funzione euristica della filosofia è terminata nel materialismo intellettuale13 e pertanto oggi vive un mondo chiuso nel suo autodafé, non essendosi fatta filocalica, non avendo, vale a dire, compreso che è necessaria il riesame di tutto, per rivolgersi pertanto alla visione di una Filosofia dell’Amore.

Il senso del Sacro sta lentamente riprendendo il suo posto della storia dell’umanità, ma è, almeno al momento, un sacro moralista, apolide, distorto e distaccato, e, per quanto riguarda il mondo occidentale, la Chiesa di Roma tenta di influenzare le masse grazie alla contaminazione con il materialismo ed il protestantesimo, che hanno dato il via all’eresia Modernista che ora la governa14.

La sovversione in tutto il mondo occidentale ha raggiunto apici paradossali che fanno pensare ad una pronta restaurazione e ad una distruzione dei diritti delle mode psichiche, per un ritorno ad una visione maggiormente Tradizionale e Reale della società come specchio della terra come in Cielo.

La fine dei tempi è in realtà la fine di un tempo, la fine del tempo per coloro che hanno operato come se Dio non fosse mai esistito; Dio li ha lasciati fare per vedere sino a che punto costoro avessero potuto portare la discordia tra gli uomini e la manipolazione oscura ed irrazionale oltre che anti-spirituale. La tirannia opera per dimostrare che l’Amore di Dio è inconoscibile e, nei suoi psico-sofismi, si adopera con neo-linguaggi precari atti a minare la circolarità del Logos che si ripresenta sempre come coordinatore e creatore di Civiltà.

La sovversione annulla sé stessa, perché non ha più mire se non la distruzione, e tutto ciò che è al di fuori di essa si avvicina in un modo o nell’altro ad un ritorno verso una visione Veritiera, nonostante il conformismo politicamente corretto che si accentuerà sempre di più, sino a cadere nel ridicolo15.

Il mondo notturno, irrazionale, ed osceno della ribellione, verrà distrutto dall’irruzione di un nuovo linguaggio che metterà chiarezza e che annuncerà la fine di un tempo: il tempo del caos. Deve avvenire una nuova separazione tra Luce e tenebre, tra volontà di potenza e volontà di servire, tra legge ed Amore.

Il mondo intellettuale di destra, che dovrebbe avere una maggiore sensibilità nel ritrovare il proprio senso rimane ancorato e quasi congelato tuttora su Nietzsche, su Evola, su Spengler (peraltro Nietzsche era un odiatore del Cristianesimo e di Cristo16) e quindi gira attorno, condendolo da parole forbite, sempre vicino agli stessi personaggi.

Anche la destra17, che si proclama conservatrice, non comprende i segni dei tempi e la fine di un mondo e non del mondo, che verrà per coloro che si ostinano a non ripristinare Cristo come base della loro cultura è come ristabilimento della base della Tradizione Occidentale.

I figli di Evola vogliono replicare Evola, senza essere autentici, cioè voce originale che rielabora un pensiero forte (quello evoliano), ma sulla base di un rinnovamento Cristiano sempre nell’ambito della memoria, eliminando tutti i modernismi ed i dialoghi condotti sino ad ora.

La Chiesa invece si deve occupare della cura delle anime, non dell’ecologia o del lavoro o delle stupidaggini avventuristiche e di mode psichiche che sono fallaci perché non è un sindacato; deve evitare tutti i dialoghi perniciosi e deleteri per la Virtù dell’Amore verso Colui che è Risorto per salvare tutti coloro che crederanno in Lui. Ma anche Evola, pur nella validità della sua analisi sul crollo della società moderna, non ha saputo altro che fornire come risposta la possibilità di rivolgersi alla tradizione Indù.

Ciò è colpa anche dei continui tradimenti della Chiesa Cattolica Petrina, che nei secoli, non ha dato una buona opinione di sé, cadendo troppo spesso nelle corruttele e nelle crudeltà più infami.

La Chiesa, nella dissoluzione più completa, rimarca il fatto dell’impossibilità che si possa avere un colloquio diretto con Cristo, un colloquio nel cuore, come è sempre stato per gli uomini che con fervore lo hanno pregato e ciò è già il segno del Misterium Iniquitatis, nel quale è caduta.

La Russia, che è vissuta settanta anni peggio di noi, ma fortunatamente non aveva il Papa a rompere le uova del paniere, sta rivedendo il suo legame con il trascendente, in una riscoperta della Regalità Santa della vecchia Monarchia Zarista che, seppur non perfetta, garantiva il rispetto e l’onore di un grande Impero; noi, che dovremmo dare l’esempio, invece siamo qui a discettare su questioni inutili, inconcludenti e senza senso oltre che su un’auto-vanità intellettuale.

Altrettanto lo sono i figli di Guenon, che non riescono ad essere originali, ripetendo sempre come un mantra le parole del vecchio maestro sufi, che aveva una visione del mondo certamente interessante e forse meno ideologica di quella di Evola.

Manca uno slancio creativo nel mondo della destra che è come rinchiusa in un’ostrica a guardare la perla che si forma.

Peraltro il mondo della destra conservatrice è, in un modo o nell’altro troppo legato alla Chiesa, attraverso la nobiltà nera che vorrebbe addirittura il papa-Re (roba da manicomio) anche se questa, negli ultimi anni, si è “modernizzata” con il Concilio “sconciliante” sposando pienamente l’eresia modernista, ovvero si è slegata andando ad avvalorare le “ermeneutiche” di filosofi che non dispongono di alcun afflato Cristiano; così come le loro dichiarazioni di “amore” per il mondo e pertanto del Principe di questo mondo.

La destra più vera dovrebbe vedere i fatti, e proclamare che solo Cristo può guidare il nostro paese, così come ha deciso la Polonia18 ed il lontano Perù.

Questi sono segni importanti che la Destra italiana non coglie. Mi stupirei nel vedere delle manifestazioni di piazza che chiedano di consacrare l’Italia a Cristo come Re. La destra è stata colpita dalla mania dell’intellettualismo di sinistra, che si attua se non ripetendosi nelle stesse formulazioni in un mondo appassito.

La destra italiana è diventata auto-referenziale non riuscendo a trovare e proporre una voce originale. Sono dei nichilisti senza sapere di esserlo, perché non hanno il coraggio di credere e proclamare la preminenza di Cristo.

Sia la destra che la sinistra obbediscono allo stesso padrone, perché si sono fatti servi di ideologie folli e delle varie cricche massoniche europee ed americane; le stesse che finanziarono la Rivoluzione Russa per distruggere la Sacralità di un Impero voluto da Dio.

Pertanto permane la domanda dove e come possiamo essere voci originali?

Solo nella riscoperta del Cristianesimo più autentico e nella visione di un Re Cristianissimo che governi l’uomo può ritrovare la piena stabilità della società.

La Russia in questo ci sta dando una grande lezione anche di senso pratico quando riesumò le salme dello Zar Nicola Romanov e dei suoi figli e della moglie e, attraverso il riconoscimento della validità del DNA resero loro degna la sepoltura ufficiale19.

La Russia ha avuto il pregio di non rinnegare la propria storia millenaria, anzi tutte le varie esperienze, anche di male (come il comunismo) sono state utilizzate per forgiare un popolo anzi i popoli di un mondo che utilizza il russo come lingua franca.

In Italia, per volere di qualcuno, vale a dire dei “soliti noti” che hanno la bocca impastata di “democrazia”, non riusciamo nemmeno a riportare la salma del vecchio Re Vittorio Emanuele III al Pantheon, pur riconoscendo il suo errore di aver permesso e non controllato con efficacia l’attività autoritaria di Mussolini; pertanto da questa destra non c’è da aspettarsi nulla di buono. Sì, sono nemici dei comunisti (sono ancora comunisti? N.d.R.), ma abbiamo visto anche come nei rami del Parlamento abbiamo inciuciato pur di mantenere un po’ di potere.

Bisognerebbe intronizzare i Sacri Cuori di Gesù e di Maria come Re e Regina d’Italia, ma se la sinistra solleverebbe il borioso sopracciglio, la destra sarebbe imbarazzata e Bergoglio intronizzerebbe volentieri i migranti in attuazione del piano Kalergi.

Pertanto siamo nel pieno caos dove non si vedono spiragli perché i politici sono troppo intenti a farsi battaglia mentre lentamente saremo invasi attraverso la solidarietà più spinta che porterà ad una lenta sostituzione etnica, di spirito, di usanze, di etica e di morale. Mai come oggi l’Italia avrebbe bisogno di un Re Cristianissimo che spazzi via tutte le correnti ed i partiti e metta a tacere il mondo papalino e le varie scemenze solidali ed inclusive, per prendere in mano le redini dell’Italia e tirarla fuori dal tunnel di idee pseudo-intellettuali nella quale è caduta sul tipo della necessità di riscoprire l’Umanesimo. L’Italia è la prima potenza culturale del mondo, e solo con la sua parola potrebbe far cambiare idee a quegli incoscienti che stanno andando a trecento km orari contro un muro di autodistruzione.

L’Apocalisse

San Giovanni scrive il libretto della Rivelazione

Non rientro in quel mondo millenarista che vede soltanto sventure, che auguro comunque a tutti quelli che odiano Cristo, perché rimango ottimista sul fatto che Cristo interverrà con forza. L’Apocalisse è sia una Rivelazione che una punizione per coloro che scelgono le tenebre piuttosto che la Luce.

“Di nuovo Gesù parlò loro: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita»”.
Giovanni 8:12
“La luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta”. Giovanni 1:5
Svela cose profonde e occulte e sa quel che è celato nelle tenebre e presso di lui è la luce. Daniele 2:22

La dimensione apocalittica toccherà tutti i rami della vita, la politica, la cultura e specialmente la chiesa mondialista. Senza la mistica il Cristianesimo si congela e non riesce ad esprimere altro che regole, regole, regole per una dittatura delle coscienze spingendo l’afflato dell’intelletto verso il basso, verso la massa informe.

Di fatto essendo l’Apocalisse una rivelazione, significa che rivela ciò che non è ancora conosciuto dalla Chiesa troppo presa dalle sue ermeneutiche cerebrali ed intellettuali.

Vi sono stati alcuni filosofi che hanno intuito alcuni aspetti del cambiamento in atto, nell’introduzione del concetto di modernità, già sperimentato dagli illuministi con i danni che si sono, in seguito susseguiti, e forse nel mondo filosofico Italiano Luigi Pareyson20 ha avuto qualche presentimento, insieme ad Augusto del Noce21. Di Leonteev, Sestov, Florenskij, Caadaev e Berdjaev abbiamo parlato a sufficienza nei nostri precedenti scritti, forse un po’ frettolosamente, ma abbiamo preferito mettere il lettore di fronte alle frasi dei filosofi, affinché la meditazione non fosse influenzata dal nostro pensiero.

È un po’ come scrutare con attenzione un’icona e coglierne tutti gli aspetti misterici nell’apparente fissità.

La Russia ha conservato per noi la fede22 rafforzata dopo settanta anni di comunismo che l’hanno come depurata ed ha evitato il contatto con il mondo occidentale che già si avviava alla corruzione nel suo consumismo materialista che consumerà alla fine anche i cervelli. Io vedo la gente che cammina per strada a testa bassa leggendo lo schermo dei loro smartphone come degli automi.

Siamo all’assurdo, la gente è stata resa come ubriaca, depressa e senza pensieri.

L’Italia è però il mistero di tutto, dove il nome segreto di Roma contiene il significato di un rovesciamento che potrebbe avvenire grazie al Katechon che Dio susciterà o ha già probabilmente suscitato.

Il mistero di questo nome segreto23 è anche il Mistero del Bambino perché in linea con ciò che Cristo disse
nel Vangelo secondo Matteo 19,13-15: In quel tempo, furono portati a Gesù dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano.
Gesù però disse loro: “Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli”.
E dopo avere imposto loro le mani, se ne partì.

Ora questo mistero del Bambino si presenta con grande frequenza, molti quadri hanno la Madonna con tre Bambini (Cristo, San Giovannino e San Giovanni Battista), molti Santi sono raffigurati mentre tengono in braccia Cristo Bambino (ad esempio Sant’Antonio da Padova, San Simeone, San Cristoforo, San Gaetano da Thiene, San Felice di Cantalice, Santa Francesca Romana, Santa Rosa da Lima, San Stanislao Kostka, Santa Caterina da Siena);
anche P. Florenskij parla del Bambino quando scrive:

…Il bambino …emana una sapienza straordinaria, e solo un uomo eccezionale può raggiungere da adulto questa sapienza, e con l’ascesi di tutta la vita…
Se la vita in genere ha senso e valore, dimenticare il passato è ingratitudine e insensatezza, poiché tutto diventa passato, e allora tutta la vita, tirate le somme, deve rivelarsi uno zero…
Il segreto dell’attività creativa sta nel conservare la giovinezza.
Il segreto della genialità, nel conservare l’infanzia, la disposizione d’animo dell’infanzia per tutta la vita.
È proprio questa disposizione che dà al genio una percezione obiettiva del mondo, non centripeta, una sorte di prospettiva rovesciata del mondo, e per questo tale percezione è integrale e reale.
La percezione illusoria del mondo invece, per quanto splendente e chiara possa essere, non sarà mai definita geniale.
Infatti, l’essenza stessa della concezione geniale del mondo sta nella capacità di penetrare nel profondo delle cose, mentre l’essenza della concezione illusoria sta nel nascondere a sé stessi la realtà. Pavel Florenskij “Non dimenticatemi».

Altro esempio di quest’adorazione del Bambino lo si ha nell’Ara Coeli che venne costruita dall’Imperatore Augusto perché vide un bimbo scendere dal cielo ed al quale edificò un Ara dedicandola a Colui che egli definì il “Dio sconosciuto”, e nel Bambino di Giulianello, non lontano da Roma, che assomiglia straordinariamente a quello dell’Ara Coeli ove oggi è presente una copia (chissà chi l’ha “rubata” … N.d.R.).

Anche a Fatima questo Bambino misterioso apparve insieme alla Sacra Famiglia24.

Pertanto la Chiesa deve capire chi è questo Bambino misterioso che gli Etruschi chiamavano Tagete,25 così come anche i Romani con i Saturnalia26 lo veneravano e costui “era il Signore della Giustizia e delle Misure”. “Questo Saturno-Kronos, in cui è difficile distinguere gli apporti greci da quelli specificamente etrusco-laziali, venne detronizzato da Zeus che lo gettò dal carro, esiliandolo in un’isola desertica ove dimora addormentato perché, essendo immortale, non può morire: vive in una specie di vita-nella-morte, avvolto in lini funerari fino a quando non verrà il tempo destinato al suo risveglio, ed egli allora rinascerà a noi come bambino; rinascita che coinciderà con l’inizio del nuovo ciclo27”.

Anche San Padre Pio diceva di vedere Cristo solo come un Bambino. Il Bambino misterioso potrebbe essere la salvezza dell’Italia e della Chiesa, ma la Chiesa deve intronizzare Cristo, altrimenti guai e bastonate colpiranno tutti coloro che hanno operato per la confusione indotta verso il popolo posto ad adorare il caos, ripresentandolo come se fosse un Gesù Cristo svuotato della sua Unicità. Bisogna anche considerare che l’Apocalisse spoglia completamente il senso della storia, perché ripresenta Dio stesso come parte della storia, avendolo i filosofi eliminato e reso lontano, come il Dio di Hegel o le “amenità folli” dei filosofi Enciclopedisti.

Rientrando nella storia Egli combatte fianco a fianco con i suoi amici, perché si ricostituisce il Patto di amicizia come lo fu con Abramo; i suoi amici sono coloro che hanno saputo utilizzare la propria coscienza per difendere i Diritti di Dio contro i diritti degli uomini.

Difendendo Dio si difende anche l’uomo. Eliminando Dio l’uomo cade vittima della propria autodistruzione perché “se Dio non esiste allora tutto e permesso…Colui che mente a sé stesso e dà ascolto alla propria menzogna arriva al punto di non saper distinguere la verità né dentro sé stesso, né intorno a sé e, quindi, perde il rispetto per sé stesso e per gli altri…Fintanto che ciascun uomo non sarà diventato veramente fratello del suo prossimo, la fratellanza non avrà inizio. Nessuna scienza e nessun interesse comune potrà indurre gli uomini a dividere equamente proprietà e diritti.

Qualunque cosa sarà sempre troppo poco per ognuno e tutti si lamenteranno, si invidieranno e si ammazzeranno l’un l’altro.28”. Generalmente queste poche pagine meriterebbero una conclusione a lieto fine, invece cito Dostoevskij così capirete cosa aspetta a coloro che hanno operato per dissolvere l’Amore Unico di Cristo e hanno propagato dottrine e diritti surreali che sono satanicamente all’opposto dell’Ordine che Dio desidera.

Finché la Chiesa o il popolo, con un atto di coraggio, non proclamerà Cristo Re d’Italia non se ne uscirà mai.

Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!

Il volto dell’uomo è la sua storia. Senza la storia egli diventa indefinito, vago ed indeterminato. La storia riporta alle origini, vale a dire, che di rinnova alle persone come Volto del Paraclito che è il Padre dell’Amore e delle Civiltà umane. Tutte le Civiltà, più o meno perfette, si debbono trasformare in Civiltà dell’Amore tra i popoli. Tutti coloro che opereranno contro questa Volontà Divina subiranno le conseguenze dell’Ira di Dio. (N.d.R.)

FONTI:

  • 1 Cfr. – La nube del telatio – Elèmire Zolla – Oscar Saggi Mondadori 1998 – “Quanto a logos, parola e ragione, provenendo da léghein, «raccogliere», denota ciò che è raccolto e riunito insieme, quindi il discorso coerente, la parola sensata, il detto memorabile, l’oracolo, l’origine, l’indagine. Nel mondo antico la parola assume il massimo dei significati con Filone: designa il programma della creazione universale, il supremo dei poteri di-vini, l’idea delle idee e infine l’intuizione intellettuale o contemplazione che se ne impadronisce e vi si identifica, ed è più elevata del pensiero. Questa oscillazione di sensi rende enigmatico l’introito al Vangelo di Giovanni, salvo vi si legga logos come traduzione dell’aramaico mem’ra Adonai: discorso del Signore ovvero Torà. Sulla scorta di Cratilo 407e si può immaginare come suonasse a orecchie greche: logos è un abile ermeneuta, un ingegnoso sapiente o anche un mercante, un ladro, un messaggero, Hermes bambino-e-vegliardo, ovvero l’anima che, secondo Stobeo, Dio inviò in questo mondo a insegna-re i misteri”.
  • 2 Cfr. https://www.treccani.it/enciclopedia/vladimir-vladimirovic-putin/
  • 3 Cfr. https://www.balcanicaucaso.org/aree/Ucraina/Stepan-Bandera-l-eroe-criminale-che-divide-l-Ucraina-154127 “I banderovtsy, per chi abita a est, sono un po’ tutti gli ucraini da Kiev in qua, fino ai Carpazi. Che si tratti di veri seguaci di Bandera o meno, chiunque non ne rinnega il nome e la memoria è un banderovets, un nazista, un violento. Patriota della Seconda guerra mondiale e criminale di guerra, partigiano, filonazista, eroe nazionale e sterminatore di polacchi ed ebrei, Bandera è tutto questo allo stesso tempo. La figura più controversa della storia recente dell’Ucraina, taglia il paese in due: dove gli sono intitolate vie e piazze e dove il suo nome è associato a quello di Hitler. Non esiste una via di mezzo. “Non vogliamo essere governati da quei banderovtsy”, mi ha detto Marija, mentre dal palco suonava una marcia russa. “È stato un golpe. A Kiev c’è una giunta fascista, per loro un criminale nazista come Bandera è un eroe. L’Urss, la Russia ha sempre combattuto il nazifascismo. Come possiamo andare d’accordo?”.
  • 4 La guerra non è mai una cosa buona, ma talvolta è necessaria. In un mondo pieno di peccatori (Romani 3:10-18), la guerra è inevitabile. A volte l’unico modo per impedire a dei peccatori di fare molto male è andando in guerra contro di loro.
  • 5 “l’imperialismo statunitense non mostrò alcun segno di voler allentare la pressione sulla Russia: al contrario. Come analizzato all’epoca dal World Socialist Web Site, l’imperialismo statunitense era determinato a portare sotto il suo diretto controllo tutte le risorse che si erano rese disponibili grazie alla distruzione dell’Unione Sovietica nel 1991 da parte della burocrazia stalinista”. Cfr. https://sakeritalia.it/sfera-di-civilta-russa/nuovi-documenti-sulle-conversazioni-eltsin-clinton-espongono-ulteriormente-le-interferenze-americane-nella-politica-russa/
  • 6 Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Jurij_Dolgorukij_di_Kiev
  • 7 Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_guerra_sino-giapponese
  • 8 Cfr. https://www.ilsussidiario.net/news/esteri/il-tempio-di-satana-adesso-e-una-chiesa-riconosciuto-ufficialmente-da-stati-uniti/1876817/
  • 9 Cfr. Zeev Sternhell – Contro l’Illuminismo – Ed. Baldini & Castoldi – “Quando il pensiero degli Illuministi franco-kantiani viene tradotto in termini concreti dalla Dichiarazione dei diritti dell’uomo, dopo che era stata formulata, in condizioni meno drammatiche ma in termini altrettanto chiari e fermi, anche nelle colonie inglesi d’America, Edmund Burke diffonde le sue Riflessioni sulla Rivoluzione francese. Questo grande pamphlet è preceduto da A Vindication of Natural Society del 1756 e dall’Inchiesta sul Bello e il Sublime del 1759. Fin dagli esordi della sua attività politica e intellettuale, l’autore delle Riflessioni sulla Rivoluzione francese definisce l’Illuminismo come uno spirito che nutre un movimento di cospirazione intellettuale il cui obiettivo è la distruzione della civiltà cristiana e dell’ordine politico e sociale da essa creato. Secondo lui infatti l’essenza dell’Illuminismo consiste nell’accettare come unico principio quello per cui la ragione è il solo criterio di legittimità di qualsiasi istituzione umana. La storia, la tradizione, il costume, l’esperienza non possono pretendere di rivestire il ruolo della ragione. Sapendo che questa critica da sola non potrebbe valere, Burke aggiunge che la capacità di una società di garantire ai suoi membri una vita decente non basta più agli Illuministi e non può più legittimare tale società. Per loro una vita decente non è sufficiente: esigono la felicità, in altri termini l’utopia”.
  • 10 L’idea di Mosca come Terza Roma ebbe fortuna sin dall’antica Russia zarista. A pochi anni dalla conquista di Costantinopoli da parte di Maometto II (sovrano dell’Impero ottomano), avvenuta il 29 maggio 1453, alcuni nominarono Mosca Terza Roma o Nuova Roma; uno degli storici appellativi di Costantinopoli è infatti Seconda Roma.L’idea si sviluppò durante il regno di Ivan III di Russia, detto Ivan il Grande, Gran Duca di Mosca, che sposò Sofia Paleologa. Sofia era nipote di Costantino XI, l’ultimo Imperatore di Costantinopoli, e Ivan reclamò l’eredità storica, religiosa e imperiale della città che si definiva Seconda Roma sin dalla fondazione voluta dall’imperatore Costantino come Νέα Ῥώμη (Nuova Roma). E il fatto che numerosi nobili, vescovi, scienziati, matematici, filosofi e altre persone di alto rango dell’Impero Romano d’Oriente fossero emigrate proprio in Russia rafforzò l’immagine e l’idea della Russia come erede dell’Impero Romano d’Oriente e, di conseguenza, dell’Impero Romano. Ivan IV, nipote di Ivan III, proclamò durante la sua incoronazione a zar di Russia: Due Rome sono cadute ma non Mosca! E non vi sarà una quarta Roma! Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Terza_Roma
  • 11 Cfr. E. Zolla – La nube del telaio – Oscar Mondadori 1996- Nel “Simposio” Platone finalmente giunge a una formulazione esente da dubbi: il sapere superiore alla razionalità e all’irrazionalità nasce dall’amore o amicizia del sapere, che promuove una scienza non soltanto razionale.
  • 12Cfr. https://youtu.be/Bs8rxZ4qads
  • 13 Cfr. “All’epoca in cui fu coniato, nei primi anni di questo secolo, il termine «intellettuali» rappresentava un tentativo di riprendere e riaffermare quella centralità sociale e quelle prospettive globali che avevano accompagnato la produzione e la diffusione del sapere nell’età dei Lumi. Il termine definiva un insieme disparato di romanzieri, poeti, artisti, giornalisti, scienziati e altre figure pubbliche, i quali ritenevano che fosse loro dovere morale e loro diritto collettivo intervenire direttamente nel processo politico agendo sugli intelletti della nazione e indirizzando le azioni dei suoi dirigenti politici. All’epoca in cui il termine fu coniato, i discendenti dei “philosophes” o la “république des lettres” erano già stati suddivisi in ambiti specializzati, ciascuno con i propri interessi particolari e le proprie preoccupazioni specifiche. Da quel momento in poi l’espressione costituì un grido di richiamo che risuonava al di sopra delle frontiere gelosamente custodite delle professioni e dei generi artistici; un invito a ridar vita alla tradizione (o a dar corpo alla memoria collettiva) degli «uomini di sapere» che incarnavano e praticavano l’unità di verità, valori morali e senso estetico”. Zygmunt Bauman – La decadenza degli intellettuali – Ediz. Bollati-Boringhieri Torino 1992
  • 14 “Nel 1907 il Santo Uffizio condannava il modernismo con l’enciclica di Pio X. Con questi documenti di condanna la Chiesa reagiva in modo estremamente duro contro un movimento che si definiva sintesi di tutte le eresie. Il modernismo, affermatosi prima in Francia e poi in Italia tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento non era in realtà un fenomeno unitario…L’adozione del metodo storico moderno come strumento di ricerca comportava una maggiore spregiudicatezza nell’esegesi biblica, un più libero atteggiamento nei confronti dell’insegnamento religioso, il richiamo all’esperienza religiosa e come testimonianza della verità della fede e tutte queste aperture al mondo e alle problematiche sociali che poi vennero riprese dal Concilio Vaticano Secondo”. (Che portò al caos attuale N.d.R.) Cfr. https://www.agoravox.it/Il-modernismo-sintesi-di-tutte-le.html
  • 15 Cfr. “Ci prendono per fessi” di G. Akerlof e R. Shiller – Ed. LDB – “Nel corso di oltre un secolo gli psicologi, con una varietà di stili e contenuti che va da Sigmund Freud a Daniel Kahneman, ci hanno insegnato che spesso le persone prendono decisioni non conformi al loro interesse; in poche parole, non fanno ciò che gli converrebbe davvero, non ciò che vogliono realmente, e queste decisioni sbagliate le rendono vulnerabili ai raggiri. È una verità così elementare da assumere un ruolo centrale anche nella prima storia della Bibbia, quando il serpente convince l’ingenua Eva a prendere la folle decisione di cui si pentirà all’istante, e per sempre”.
  • 16 Cfr. «Gesù è esattamente l’opposto di un eroe: è un idiota. Si senta la sua incapacità di intendere una realtà: egli si muove nel giro di cinque o sei concetti da lui prima uditi e a poco a poco capiti (cioè falsamente) – in essi ha la sua esperienza, il suo mondo, la sua verità – il resto gli è estraneo. Dice parole che tutti adoperano, ma non le intende come tutti, capisce solo i suoi cinque o sei sfuggenti concetti. Che i veri e propri istinti virili – non solo quelli sessuali, ma anche quelli della lotta, della fierezza, dell’eroismo – non siano mai maturati in lui, che sia un ritardato e sia rimasto infantilmente nell’età puberale: ciò fa parte del tipo di certe nevrosi epilettoidi. Gesù è nei suoi istinti più profondi antieroico: non si batte mai; chi vede in lui qualcosa come un eroe, come Renan, ha volgarizzato il tipo fino a renderlo irriconoscibile. Si senta d’altra parte la sua incapacità di intendere alcunché d’intellettuale: la parola ‘spirito’ diventa in bocca a lui un equivoco. Neanche il più lontano soffio di scienza, di gusto, di disciplina mentale, di logica ha sfiorato questo santo idiota: non più di quanto la vita l’abbia toccato. Natura? Leggi di natura? Nessuno gli ha rivelato che c’è una natura. Egli conosce solo effetti morali: un segno della cultura più bassa e assurda. Si deve tener fermo ciò: egli è un idiota» (Friedrich Nietzsche, Frammenti postumi 1888-1889, tr. it. di Sossio Giametta, Adelphi, Milano 1974, 28-29).
  • 17 Cfr. “Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra: se lo chiedeva Gaber in una canzone composta nel 1994 (l’anno della discesa in campo di Berlusconi, l’anno della fine della Prima repubblica), che denunciava quanto di queste due Grandi Narrazioni fosse rimasto soltanto un life-style, una serie di cliché, di tic linguistici, di consumi. Già allora, nel ritratto ironico ma impietoso di Gaber, i presunti valori di sinistra sembravano delle pose caricaturali: un certo gusto per il sacrificio, un altruismo che sfociava in masochismo ricattatorio, un’eroica e patetica vocazione alla sconfitta. Trent’anni dopo questo ritratto si è calcificato, ed è diventato ancora più «evidente che la gente è poco seria / quando parla di sinistra o destra». I partiti di centro-sinistra oggi, così come tanti elettori ma anche molti attivisti della sinistra che si presuppone più radicale, sembrano convinti che “sinistra” coincida tout court con il progressismo legato ai diritti – specie civili – e alla lotta contro le discriminazioni (sessismo, razzismo, classismo, ma anche omofobia, transfobia, abilismo, thin privilege…). Il che è molto curioso, specie perché mai come ora anche la destra non sembra contestare questo impegno: sono rari i casi di partiti, anche di destra estrema, che rivendicano apertamente la discriminazione su cui si fondano. La destra è sempre stata abile, si dirà, nell’appropriarsi di battaglie di sinistra, pur di fugare accuse di fascismo, fare proseliti e vendersi ipocritamente per quello che non è, e questo è certamente un fatto”. Elisa Cuter – Non si può più dire niente? – UTET 2022
  • 18 Cfr. “Al fine di segnare la conclusione dell’Anno della Misericordia il 20 novembre, 2016, in occasione della solennità di Cristo Re, un evento piuttosto notevole ha avuto luogo in Polonia il 19 novembre, quando il governo polacco, insieme con la gerarchia della Chiesa ha riconosciuto ufficialmente Cristo come il Re di Polonia.
    L’atto della ricezione di Cristo come Re e Signore è stato poi ripetuto il giorno successivo in tutte le parrocchie in Polonia il 20 novembre. Questa iniziativa, che è stata effettuata dalla Conferenza episcopale polacca, sembra essere stato inteso come un gesto in gran parte profetico legato alla devozione della Divina Misericordia, e l’impeto iniziale per questa azione simbolica può essere saldamente attribuito a certe rivelazioni private date alla Serva di Dio [quindi si tratta di una veggente riconosciuta dalla Chiesa] Rozalia Celakòwna nel 20esimo secolo, poco prima della seconda guerra mondiale”.
  • 19Cfr. https://www.youtube.com/watch?v=9yVRmmZp7AQ
  • 20 Cfr. “Che cos’è dunque il Male? Il Male non è assenza di Essere, Privazione di Bene, mancanza di realtà, ma è realtà, più precisamente realtà positiva nella sua negatività. Esso risulta da un positivo atto di Negazione: da un atto consapevole e intenzionale di trasgressione e rivolta, di rifiuto e rinnegamento nei confronti di una previa positività; da una forza negatrice che non si limita a un atto negativo e privativo ma che, instaurando positivamente una negatività, è un atto negatore e distruttore. Da “Ontologia della Liberta. Il male e la sofferenza” … Questa è la tragedia dell’uomo. Egli è immerso nel Negativo, autore del Male e soggetto al Dolore, marchiato dall’onnicolpevolezza e destinato alla sofferenza universale. Ma è anche la tragedia di Dio, perché la Caduta umana, segnando il fallimento della creazione, colpisce l’opera sua e lo costringe a intervenire per rettificarla, ciò che Dio non può fare se non soffrendo a sua volta, perché solo col Dolore si può vincere il Male”. Luigi Pareyson
  • 21 Tuttavia, quando è unito alla parola “filosofia” o viene trasformato in un sostantivo introducendo l’idea di “modernità”, generalmente assume un significato assiologico. Indica un “punto di non ritorno”, che “oggi non è più possibile”. Augusto del Noce – L’idea di Modernità – Editore McGill-Queen’s University Press Montreal & Kingston • London • Ithaca
  • 22 Cfr. “Un fatto poco conosciuto, che getta una luce di speranza sull’Europa, nonostante l’apostasia silenziosa…, è accaduto in Russia nel 1917 all’inizio della rivoluzione bolscevica, qualche mese prima delle apparizioni di Fatima. Una contadina di Pererva, Evdokia Adrianova, udì in sogno una voce, che le disse: “C’è nel villaggio di Kolomenskoye una grande icona nera”. La donna cominciò a pregare per avere indicazioni più precise su dove trovarla e, due settimane più tardi, vide in sogno una chiesa bianca, in cui era maestosamente seduta sul trono la Regina del Cielo. Allora decise di andare a Kolomenskoye, dove riconobbe subito la Chiesa dell’Ascensione vista in sogno. Dietro sua richiesta, l’abate della chiesa cominciò a cercare dappertutto, finché non trovò un’icona annerita in mezzo alla polvere e alle vecchie tavole dello scantinato. Dopo averla ripulita, scopri l’immagine della Madonna con Gesù Bambino sulle ginocchia, seduta sul trono e con i segni del potere imperiale: la corona degli zar, lo scettro e il globo sormontato dalla croce, da cui il nome di Madonna Sovrana (in russo: Derzhavnaya). Per una sorprendente coincidenza – ma nulla accade per caso – l’icona fu ritrovata nel giorno della firma del Manifesto zarista dell’abdicazione, il 2 marzo 1917, quando lo zar Nicola II rinunciò al trono in favore del principe Mikhail. Sta di fatto che la Madonna a Fatima, qualche mese più tardi, disse che “la Russia si convertirà” è il mio Cuore Immacolato trionferà”. E nell’ottobre 1981, rispondendo a due domande di Marija la Madonna aggiunse: “Quello russo è il popolo nel quale Dio verrà maggiormente glorificato. L’Occidente ha fatto avanzare il progresso, ma senza Dio; come se non fosse Lui il suo creatore”
  • 23 Cfr. “Roma ebbe quasi sicuramente un nome segreto che era addirittura proibito pronunciare, pena la morte, e di cui erano a conoscenza solo i Pontefici Massimi che se lo tramandavano. Un antico commentatore di Virgilio, tale Servius, scrisse in una nota all’Eneide: «Nessuno, nemmeno nei sacrifici, ripete il vero nome della città. Ché, anzi, un tribuno della plebe, Valerio Sorano (come lasciò scritto Varrone), fu messo in croce per aver ardito pronunciare quel nome». Ma qual era il nome segreto di Roma? Il Poliziano indicò «Amarillis» e «Antusa», che in greco significa «fiorente»; per altri fu «Flora», nome che si ricollega anche con quello di aprile (da «aperire», aprirsi alla vita, il mese in cui si aprono i fiori, il mese di Roma; per altri ancora il nome segreto fu «Valentia»; ma per la stragrande maggioranza degli storici questo nome fu AMOR, che è il bifronte di ROMA, e l’equivalenza «Roma-Amor» ha suscitato sempre una grande suggestione. Anche un palindromo avvalora questa supposizione: ROMA TIBI SUBITO MOTIBUS IBIT AMOR (Roma, con dei movimenti letterari, diventerà Amor). Sorprendente, a questo proposito, e non meno suggestivo, è il fatto che in lingua serba Roma è detta «Rim», e che il suo bifronte, «Mir», significa «pace». Ora, sia «Amor» che «Mir» sono in perfetta armonia con la missione che questa città avrebbe dovuto e dovrebbe esercitare. Ma che fosse stato «Petra» il nome segreto di Roma? Il giornalista Silvio Cremonese (in Paese Sera del 15.12.1949) faceva notare che la parola «Petra» si presta alla creazione di un sorprendente anagramma: «ept a») che, in greco e in latino arcaici, significa «i sette colli» … Il mistero rimane…”
  • 24 Cfr. “I tre pastorelli dissero di aver visto dapprima anche la Madonna, San Giuseppe e Gesù Bambino, mentre benedicevano il mondo tracciando un ampio segno di croce, successivamente apparvero loro la Vergine, in vesti di Addolorata, seguita da Gesù con la croce e la corona di spine, in seguito la sola Vergine vestita come Madonna del Carmelo. Il 13 ottobre 1930, col documento A Divina Providência, il vescovo di Leiria José Alves Correia da Silva dichiarò “degne di credito le visioni dei fanciulli nella Cova da Iria”, autorizzando ufficialmente il culto della Madonna di Fatima col titolo di Nossa Senhora de Fátima[9]. Questo ha portato quindi anche al riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa cattolica della “natura soprannaturale del miracolo del sole”.
    http://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_di_Fatima
  • 25 Cfr. “Un giorno un contadino che arava un campo nei pressi del fiume Marta, in quei di Tarquinia, vide una zolla sollevarsi dal solco e assumere le sembianze di un fanciullo. Lo chiamò Tagete. Il fanciullo era dotato di grande saggezza e di virtù profetiche (per cui talvolta viene raffigurato con i capelli bianchi). Visse soltanto il tempo necessario per insegnare agli Etruschi, accorsi sul luogo dove era nato, l’arte di predire il futuro, scomparendo poche ore dopo la sua miracolosa apparizione”. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Tagete_(divinit%C3%A0)
  • 26 Cfr. “Questo Saturno-Kronos, in cui è difficile distinguere gli apporti greci da quelli specificamente etrusco-laziali, venne detronizzato da Zeus che lo gettò dal carro, esiliandolo in un’isola desertica ove dimora addormentato perché, essendo immortale, non può morire: vive in una specie di vita-nella-morte, avvolto in lini funerari fino a quando non verrà il tempo destinato al suo risveglio, ed egli allora rinascerà a noi come bambino; rinascita che coinciderà con l’inizio del nuovo ciclo”.
  • 27 http://www.centrostudilaruna.it/saturnalia.html
  • 28 Fëdor Dostoevskij