14 gennaio 2023 <<Le autorità del Burkina Faso (il paese – fino a poco tempo fa – faceva parte dell’impero neocoloniale francese) hanno invitato la Russia ad aprire un’ambasciata nella capitale del Burkina Faso, Ouagadougou, e hanno anche offerto di concludere un accordo di cooperazione.
Nel settembre 2022 nel paese ha avuto luogo un colpo di stato militare. La giunta militare che salì al potere stabilì una rotta per la cooperazione con la Russia. La Francia accusa PMC “Wagner” di complicità in un colpo di stato militare in Burkina Faso e nel dispiegamento dei suoi contingenti in questo Paese, sul modello della Repubblica Centrafricana e del Mali
… Questo è il terzo paese a uscire dalla sfera di influenza francese sotto Macron. Le consegne di attrezzature all’Ucraina e i tentativi di entrare nel Transcaucaso da parte della Francia (tra le altre cose) sono tentativi di pareggiare i conti per 3 fallimenti di fila in Africa, quando la Francia perde le sue posizioni che esistono da decenni. In effetti, Macron presiede al crollo dell’impero neocoloniale francese nell’Africa nordoccidentale.
PS. In precedenza, il ministero degli Esteri russo ha riferito che non molto tempo fa la Russia ha cancellato parte dei debiti sovietici del Burkina Faso e ha anche offerto al governo locale di acquistare petrolio dalla Russia. Vale la pena notare che il Burkina Faso, come il Mali, confina con il Niger, dove le miniere di uranio sono fondamentali per il programma nucleare francese. È giunto il momento che il Niger sia coinvolto nel processo di liberazione nazionale dai colonialisti francesi.>> Tratto da https://colonelcassad.livejournal.com/8101620.html?utm_source=3userpost

23 gennaio 2023 <<… Le nuove autorità del Burkina Faso, sullo sfondo di massicce manifestazioni antifrancesi, hanno chiesto alla Francia di ritirare le sue truppe dal paese. Stiamo parlando del ritiro del battaglione delle forze speciali francesi, che forniva le posizioni di potere della Francia in Burkina Faso. È ovvio che dopo il loro ritiro saranno occupate localmente dalle PMC Wagner, come già avvenuto nella Repubblica Centrafricana e in Mali.
… Il Burkina Faso ha chiesto un “rapido” ritiro delle truppe francesi dal suo territorio, scrive Le Figaro. Secondo le fonti della pubblicazione, ai francesi viene concesso un mese per questo. È questo il periodo che è stato stabilito nell’accordo tra i due paesi il 17 dicembre 2018. “Questa non è una rottura nei rapporti con la Francia. La notifica riguarda solo gli accordi di cooperazione militare”, hanno affermato le autorità del Burkina Faso.
… alla fine di settembre, si è verificato un colpo di stato in Burkina Faso ed è salito al potere un governo di transizione. Il presidente di transizione ha promesso che la “lotta per la sovranità” è iniziata e che i rapporti con alcuni Stati saranno rivisti.
La scorsa settimana Parigi ha inviato lì il suo segretario di Stato, che ha detto: “La Francia non impone nulla, è pronta a creare un futuro comune”. Ma le nuove autorità intendono diversificare le loro partnership.
Tra i presunti nuovi partner, le autorità menzionano regolarmente la Russia, osserva l’autore dell’articolo. “La Russia è la scelta intelligente in questa dinamica” e “crediamo che la nostra partnership debba essere rafforzata”, ha detto il primo ministro del Burkina Faso dopo l’incontro con l’ambasciatore russo Alexei Saltykov. E all’inizio di dicembre ha visitato segretamente Mosca.
La scorsa estate, le autorità del vicino Mali hanno ordinato alle truppe francesi di lasciare il paese in cui si trovavano da nove anni. Diverse fonti riferiscono che allo stesso tempo il PMC russo Wagner è stato invitato in Mali, sebbene questa informazione sia stata negata dal Mali stesso
.
Ora la Francia sta pensando di ridistribuire le forze dal Burkina Faso al vicino Niger, dove ci sono già circa 2.000 soldati francesi, scrive Le Figaro, citando le sue fonti.
https://russian.rt.com/inotv/2023-01-23/Le-Figaro-vlasti-Burkina-Faso-hotyat 
Continua il crollo dell’impero neocoloniale francese. Si attende l’inizio degli eventi in Niger nel 2023 e la contestazione del controllo francese sulle miniere di uranio.>> Tratto da https://colonelcassad.livejournal.com/8119849.html?utm_source=3userpost

Video notevole sulla decolonizzazione dell’ex Africa francese. I video sono girati con un occhio al pubblico africano locale: https://colonelcassad.livejournal.com/8112785.html?utm_source=3userpost

26 gennaio 2023 <<Dopo le richieste del Burkina Faso di rimuovere le truppe francesi dal paese, la Francia ha ritirato il suo ambasciatore dal Burkina Faso. Nel vicino Niger sono già iniziati i lavori per preparare il dispiegamento di un battaglione delle forze speciali, attualmente di stanza in Burkina Faso, ma che dovrebbe essere ritirato a breve termine. Si presume che il suo posto in questo paese (insieme alle basi) sarà preso dal Wagner PMC.
La Francia sta inoltre stanziando ulteriori fondi per rafforzare le sue posizioni in Niger, temendo che qui possa verificarsi un colpo di stato militare (come è avvenuto in Mali e Burkina Faso) e anche da qui verrà chiesto alla Francia di partire. Diverse fonti francesi osservano che il riconoscimento del Wagner PMC come “organizzazione criminale transnazionale” è collegato, tra l’altro, alle denunce di Macron a Biden, dove i francesi hanno effettivamente firmato che non potevano fare nulla con la strategia russa nel nord-ovest Africa, dove il PMC “Wagner” funge da strumento della politica russa.
È degno di nota, ma anche il concetto di sviluppo delle forze armate francesi fino al 2030 prescrive già la situazione in cui la presenza militare della Francia in Africa sarà ridotta, il che allude in modo trasparente alla presenza di una consapevolezza da parte di Parigi di un semplice fatto: la Francia non sarà in grado di ripristinare l’ex impero neocoloniale, che è stato distrutto non senza l’aiuto della Russia negli ultimi anni (anche se i restanti Paesi dipendenti come il Niger o il Senegal saranno tenuti fino all’ultimo). Di fatto, ora possiamo affermare che la Francia ha perso il suo impero neocoloniale in Africa sotto Macron.>> Tratto da https://colonelcassad.livejournal.com/8128841.html

Noi europei siamo molto disattenti sulla politica africana. Errore fatale.
Nel prossimo futuro andrà seguita con maggiore attenzione per tanti motivi. Non solo nell’ottica del mondo multipolare, dove Russia e Cina già da tempo hanno iniziato a infiltrarsi in Africa con grandi successi di collaborazione, scacciando via l’egemonia europea.
L’Africa è un punto cardine per terre rare, oro, metalli e tanto altro.
Lì si sta giocando una grossa partita, che avviene in concomitanza alla guerra in Ucraina e alla nascita del nuovo mondo multipolare.
Nascono moltissime riflessioni e i risultati li vedremo presto.
Se l’Europa e in particolare la Francia perde il predominio e il controllo sul continente africano, può dire addio al Franco CFA e alle tante miniere/risorse che controlla in tale continente.
Se la Francia si indebolisce, anche l’Europa si indebolisce, perde potere e importanti minerali ed energetici.

Gli USA non combattono mai nessuna guerra in casa o vicina a casa. La guerra in Ucraina ha di fatto portato solo l’indebolimento in UE dell’economia, del tessuto produttivo/industriale/imprenditoriale, ha distrutto solo e soltanto la rete europea che le permetteva di reperire grandi fonti energetiche (petrolio, gas, carburanti…) a prezzo basso. Quindi:

Ma le domande non finiscono, perché girano moltissime teorie.
Una delle tante è che USA e Russia abbiano preso accordi precisi. Tra le quali la distruzione dell’inutile Europa e la spartizione dei domini. Altri affermano che gli USA, per fare ciò, abbiano miratamente permesso che la Francia fosse spazzata dall’Africa sostituendola con la Russia. E tale ipotesi non è nemmeno strampalata. Io del resto non riesco a capacitarmi di una cosa insensata. Io posso capire tutto, ma a una cosa non so darmi risposta.

  • -Perché la Russia vende energetici agli USA (mentre noi europei non possiamo comprare nulla dalla Russia) quando gli stessi americani sono in guerra in Ucraina?
  • -Perché gli USA permettono la fine del controllo francese in Africa e permettono il nuovo predominio russo nella nuova liberata Africa?
  • -Dove sono finite tutte le armi europee e americane sparite in Ucraina? Sono finite per caso in Africa per la nuova finta guerra già concordata?

Ragazzi io inizio a pormi molte domande, ma tante tante…

Sempre Comunque Ovunque Alessia C. F. (ALKA)

NB: ringrazio il gruppo HSH, il gruppo OZ, il gruppo RC, Gianox, il prof. M.D.G. e il prof. R.B. per la salsamenteria e il pensatoio, perché sempre mi portate news e riflessione, amo il Vs fiuto fine. Grazie miei amici carissimi per quanto mi date.
Per altre riflessioni, info e dati scrivetemi a admin@orazero.org


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Alessia C. F. (ALKA)
Esploro, indago, analizzo, cerco, sempre con passione. Sono autonoma, sono un ronin per libera vocazione perché non voglio avere padroni. Cosa dicono di me? Che sono filo-russa, che sono filo-cinese. Nulla di più sbagliato. Io non mi faccio influenzare. Profilo e riporto cosa accade nel mondo geopolitico. Ezechiele 25:17 - "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te."Freiheit ist ein Krieg. Preferisco i piani ortogonali inclinati, mi piace nuotare e analizzare il mondo deep. Ascolto il rumore di fondo del mondo per capire quali nuove direzioni prende la geopolitica, la politica e l'economia. Mi appartengo, odio le etichette perché come mi è stato insegnato tempo fa “ogni etichetta è una gabbia, più etichette sono più gabbie. Ma queste gabbie non solo imprigionano chi le riceve, ma anche chi le mette, in particolare se non sa esattamente distinguere tra l'etichetta e il contenuto. L'etichetta può descrivere il contenuto o ingannare il lettore”. So ascoltare, seguo il mio fiuto e rifletto allo sfinimento finché non vedo tutti gli scenari che si aprono sui vari piani. Non medito in cima alla montagna, mi immergo nella follia degli abissi oscuri dell'umanità. SEMPRE COMUNQUE OVUNQUE ALESSIA C. F. (ALKA)