E mentre si attende con “trepidante” indifferenza l’arrivo della Borgatara portaordini di Davos qui in Tunisia, continuano le giuste mosse verso una reale ripresa tunisina, dove continuano gli accordi di cooperazione in ogni campo con Cina e Unione dei Paesi del Golfo
https://www.webdo.tn/fr/actualite/national/accord-de-cooperation-tuniso-chinois-relatif-aux-travaux-sur-le-site-archeologique-de-ben-arous/206358 –  6 giugno 2023
<<Lunedì è stato firmato un accordo di cooperazione tunisino-cinese tra il National Heritage Institute (INP) e il Chinese National Archaeological Research Center relativo ai lavori sul sito archeologico di Ben Arous. Quest’ultimo è stato scoperto nel 2019 durante i lavori nella chiesa Maxula-Radès che sarà trasformata in un complesso sportivo e culturale, con finanziamenti cinesi.
La cerimonia della firma dell’accordo si è svolta alla presenza del Ministro degli Affari Culturali, Hayet Ketat Guermazi, dell’Ambasciatore cinese in Tunisia, Wan Li, e della delegazione del suo Paese guidata dal Direttore Generale del Centro ricerche archeologiche.
Questo accordo fa parte del memorandum culturale d’intesa triennale tunisino-cinese, firmato venerdì 18 febbraio 2022 a Tunisi, e in base al quale verranno attivati ​​progetti bilaterali tra i due Paesi, dal 2022 al 2024. L’azione tra i due paesi si rafforza attraverso questo partenariato, che riguarda in particolare i siti ei punti storici del patrimonio nazionale. In base al nuovo accordo, verrà creato un gruppo di lavoro tunisino-cinese con il compito di ispezionare le aree di intervento e produrre una relazione sul lavoro svolto. Tale accordo prevede lo studio dei reperti archeologici rinvenuti, la pubblicazione dei risultati della ricerca e, in una fase successiva, la manutenzione, la valorizzazione e la conservazione del sito.>>

https://www.webdo.tn/fr/actualite/national/memorandum-d-entente-entre-la-tunisie-et-le-conseil-de-cooperation-des-etats-du-golfe/206353 – 5 giugno 2023
<<Il Presidente della Repubblica, Kais Saïed, ha ricevuto lunedì, al Palazzo di Cartagine, il Segretario Generale del Consiglio di Cooperazione per gli Stati Arabi del Golfo (GCC), Jassim Mohamed Al Badiwi.
Al termine dell’incontro con il Capo dello Stato, il Segretario Generale del GCC ha dichiarato ai media di aver firmato con il Ministro degli Affari Esteri, delle Migrazioni e dei Tunisini all’Estero, Nabil Ammar, un memorandum d’intesa volto a “rafforzare la molteplici vie di cooperazione nel quadro delle consultazioni politiche, o nei settori economico, degli investimenti, culturale e accademico”.
Citato in un video pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale della Presidenza della Repubblica, Al Badiwi ha espresso l’auspicio che “il memorandum d’intesa prenda forma concreta quanto prima, attraverso consultazioni a livello di alti responsabili di entrambe le parti. “
Ha inoltre precisato di aver spiegato al Capo dello Stato il contenuto di tale memorandum che, a suo dire, “sarà di grande beneficio per il fraterno popolo tunisino”, esprimendo la ferma volontà del Segretariato Generale del Consiglio di Cooperazione del Golfo di promuovere ulteriori relazioni di cooperazione con la Tunisia, al servizio degli interessi del popolo tunisino e dei popoli degli Stati del CCG.>>

C’è da dire che qui è in atto una vera partita di scacchi.