Un altro territorio francese estero è in subbuglio.
Dopo i vari conflitti nati recentemente in Africa, anche la Nuova Caledonia si sta ritrovando in una delicata situazione. Talmente delicata da richiedere l’intervento dell’esercito.
I motivi dei disordini sono scaturiti dalla decisione del governo Macron di estendere il diritto di voto sull’isola a qualsiasi cittadino con almeno 10 anni di permanenza sul luogo.
La popolazione indigena locale (Kanak) considera questa decisione come un tentativo per “annacquare” la loro forza elettorale.
Durante la pandemia si tenne pure un referendum per l’indipendenza che ha visto un largo successo per rimanere sotto il controllo francese, ma quel referendum fu boicottato proprio dai locali Kanak principalmente per motivi religiosi (in caso di decesso di un familiare la tradizione vuole un anno di cordoglio).
https://www.abc.net.au/news/2024-05-23/what-happening-in-new-caledonia-unrest-protest/103878360
Macron andrà direttamente in Nuova Caledonia a verificare quanto sta succedendo
https://www.reuters.com/world/asia-pacific/new-caledonia-protesters-police-play-cat-mouse-before-macron-arrives-2024-05-22
L’Australia è pronta a mandare i propri militari (per conto di chi e per seguire quali interessi rimane un mistero!)
https://www.abc.net.au/news/2024-05-19/australian-defence-force-prepares-to-fly-to-new-caledonia/103867358
Tutta la zona indo-pacifica è sotto una massiccia pressione da parte di Cina e US (con tutti i suoi vassalli appresso).
La Cina ha suscitato clamore e apprensione per via del suo accordo con le Isole Salomone e soprattutto dopo le recenti elezioni e con la vittoria di Manele il rapporto col dragone cinese sembra essersi rafforzato ulteriormente.
https://www.bbc.com/news/articles/cxr3xpw9v04o
L’Australia (sicuramente per conto dei padroni US) ha ratificato un sanguinoso accordo AUKUS con l’Inghilterra e gli stessi US, i quali forniranno sommergibili nucleari per la modifica cifra di 5 billions dollars, in modo da rafforzare il peso atlantista nel sud pacifico.
https://www.afr.com/politics/federal/australia-to-spend-5b-on-uk-subs-in-aukus-pact-20240321-p5fe4m
Inoltre per implementare questa forza ha recentemente trovato un accordo con le Isole Tuvalu che impegna il paese australiano ad accettare migranti tuvalesi senza se e senza ma in nome del climate change.
https://www.cgdev.org/publication/australia-tuvalu-climate-and-migration-agreement-takeaways-and-next-steps
https://www.abc.net.au/news/2024-05-09/penny-wong-australia-tuvalu-signs-climate-security-pact/103825000
In pratica gli US si sono “comprati” l’appoggio di Tuvalu offrendo loro la residenza australiana.
Anche l’Indonesia è appena passata da una tornata elettorale. Il nuovo primo ministro è Prabowo Subianto, personaggio alquanto dubbio, con un passato “turbolento” e accuse di rapimento e torture durante i riots del 1998.
Gli fu pure affibbiato un ban di ingresso negli US (https://www.nytimes.com/2020/10/14/world/asia/indonesia-prabowo-subianto-us-visit.html).
Dove si posizionerà nello scacchiere internazionale è tutto da vedere.
Come l’Indonesia anche il Vietnam ha scelto un nuovo presidente: To Lam.
Se per l’omologo indonesiano è impossibile stabilire da quale lato si posizionerà, qui non sembrano esserci molti dubbi e questo paese del sud-est asiatico sembra pendere per la sudditanza anglo-americana.
https://abcnews.go.com/International/wireStory/vietnams-top-security-official-confirmed-president-110454044
La Cambogia ha ottenuto grandissimi investimenti dalla Cina che sta letteralmente ricostruendo il paese. Considerando i rapporti non proprio idilliaci con i vicini vietnamiti (vedasi la strage Khmer), direi che sono propensi a stare sotto l’ala protettrice del dragone cinese.
Al momento questa terza guerra mondiale non ufficiale sembra essere più una spartizione dei paesi che un conflitto sul campo di battaglia vero e proprio.