Nel gennaio 2019 Guaido, sostenuto dagli Stati Uniti, provò il colpo di stato in Venezuela e si fece nominare presidente ad interim, il che era completamente incostituzionale ma aveva il sostegno occidentale, principalmente americano.
Per quasi quattro anni i governi occidentali hanno sostenuto Guaido, negli ultimi tempi è emerso che aveva stretti legami con la mafia della droga colombiana, poi l’interesse su di lui è svanito e i suoi stessi sostenitori lo hanno estromesso nel dicembre 2022. Di recente Guaido è fuggito negli Stati Uniti all’inizio del 2023.
Di recente è emersa una nuova figura, Maria Corina Machado che dopo il fallimento di Guaido, già viene dipinta come nuova “combattente per la democrazia in Venezuela”.
Attualmente il Venezuela versa in gravi condizioni economiche a causa delle sanzioni imposte dall’Occidente (guidato dagli Stati Uniti), è stata ostacolata la fornitura di medicinali vitali attraverso le sue sanzioni e la Gran Bretagna ha confiscato l’oro dello stato venezuelano.
Tutto nasce dal fatto che l’Occidente e gli Stati Uniti vogliono mettere le mani sul petrolio (a cui le multinazionali statunitensi vogliono accedere), il Venezuela possiede le maggiori riserve di petrolio. L’opposizione del governo venezuelano alle società statunitensi – che estraggono e vendono petrolio venezuelano – è la vera ragione per cui il governo di Caracas è stato dichiarato nemico dall’Occidente e dagli Stati Uniti.
Der Spiegel di recente ha iniziato a parlare della politica venezuelana Maria Corina Machado, ma Der Spiegel non menziona che lei e il suo movimento politico Súmate sono stati finanziati con milioni di dollari dal National Endowment for Democracy (NED) almeno dal 2004. Il NED è responsabile dei colpi di stato filoamericani in tutto il mondo.
Altrettanto pazzesco è che Machado è favorevole alle sanzioni statunitensi contro il Venezuela, al momento attuale le è stato proibito di candidarsi alle prossime elezioni.
Emerge anche che: “Se dipendesse da lei, un futuro governo privatizzerebbe la compagnia petrolifera statale PDVSA, dove recentemente sono venuti alla luce diversi casi di corruzione. Ai loro occhi, la certezza del diritto è necessaria anche per attrarre investitori stranieri nel Paese”. Ebbene questo è esattamente ciò che vogliono le compagnie petrolifere statunitensi: vogliono rilevare la compagnia petrolifera statale PDVSA e quindi i diritti di sfruttamento dei giacimenti petroliferi del Venezuela.
Casualmente si scopre che i figli di Machado vivono negli Stati Uniti “per motivi di sicurezza”. Da sempre gli Stati Uniti attribuiscono privilegi a questi oppositori, come borse di studio affinché i loro figli possano studiare nelle università d’élite statunitensi.
Ad esempio Daria Navalnaja, la figlia di Navalny, studia a Stanford.
I media occidentali fingono simpatia per la popolazione sofferente in Venezuela, ma nascondono il fatto che le sanzioni occidentali hanno causato questa sofferenza. L’Occidente si preoccupa solo del petrolio venezuelano, le sanzioni hanno solo lo scopo di rovinare la nazione finché non viene rovesciato Maduro.
Sostenere una presidenza filo-americana vuol dire privatizzare il petrolio venezuelano, consegnandolo di fatto alle compagnie petrolifere statunitensi, ed è quello che sta sostenendo Maria Corina Machado.