Il tradimento della dimensione ontologica che si è inverato attraverso il Vaticano II, si è trasformato empiricamente in un linguaggio anti-simbolico che si è incorporato nella dimensione psichica della cosiddetta “società civile”. La temporalità di questi processi deterministici, rivelano come l’incarnazione di un pensiero di tale infondatezza abbia plagiato le menti e provocato confusione nel popolo1.
Le idee di una società sostenibile, ecologista, inclusiva ed oltremodo senza pienezza mistica ci fa comprendere come l’idolatria per le cose del mondo, i nuovi vitelli d’oro, siano stati eretti in una visione totalmente anti-Trinitaria.
La falsa “escatologia buonista” raccoglie tutto il residuato materialista del mondo dialogico, eliminando l’atto creativo per subentrare come forma concettuale.
Purtroppo per i corrotti affabulatori, nemici del Cristianesimo, il tempo spirituale sfugge dal loro orizzonte metafisico che rimane difettoso, scadente, fasullo ed estremamente pericoloso.
Le “civiltà fasulle”, quelle che governano il mondo, attraverso il denaro, il debito, i mercati, pertanto con la creazione ad arte di obblighi, in nome di qualcosa di astratto, provvedono con notevole ingerenza e totale mancanza di rispetto a favorire tutte quelle comunità ed associazioni “buoniste” favorevoli al superamento di una loro dimensione deprecabile di “condizione umana all’interno della cosiddetta società civile”; queste aziende, questi gruppi, queste entità sovranazionali, sono destinate nel tempo a fallire ed a subire l’autodistruzione proprio perché hanno creato un linguaggio demonico che porta verso vicoli ciechi. Si sta assistendo come a livello economico, pertanto materialista, grandi società stiano mettendo sul lastrico migliaia di posti di lavoro. Il politicamente corretto, altro concetto buonista, non è stato sufficiente a garantire loro la necessaria Provvidenza e lo sviluppo ma si sono espanse sempre di più per poi crollare miseramente.
“Il Regno di Dio non è la salvezza personale, è la trasfigurazione della società e del cosmo2” come piena Resurrezione che è Liberazione Creativa.
Gran parte della “Chiesa Cattolica” sin dall’Avvento del Concilio Vaticano II si è divisa in mille rivoli ermeneutici che hanno portato in seguito sia al dialogo con forze nemiche del Cristianesimo, sia al caos nato dalle differenti interpretazioni del Linguaggio Creativo donato dal Figlio dell’Uomo3.
I nemici di Dio si nascondono dietro parole come “solidarietà” per continuare i loro loschi traffici pensando che prima o poi la Giustizia di Dio non arriverà per portare la Sua Bontà per salvare il salvabile, convertire i nemici e far regnare la Volontà di Amore per tutti coloro che crederanno, credono nel Perdono.
Il mondo “buonista” è profondamente politicizzato da esponenti specialmente dalle idee sinistrorse, nemiche dei popoli, della ricchezza, della morale, dell’etica e dello Spirito.
La loro azione opera sempre nel sobillare la società, portare il caos ed incorrere in quella “banalità del male” descritta così bene dalla Arendt durante il processo Eichmann. Quest’omino insignificante che, per adulazione al Nazismo, commise le più gravi crudeltà era esattamente il contrario di quelle espressioni saccenti e gonfiate di Göring al Processo di Norimberga, e, nel ricordare quel processo, l’autore auspica ve ne sia molto presto un altro per gli omuncoli alla Eichmann, distruttori delle coscienze perché in ogni caso, prima o poi, la Giustizia di Dio arriva come Dio degli Eserciti.
La banalità di questi elementi è tale che si rimane stupiti come siffatti individui abbiano avere potuto distruggere attraverso la paura, la sobillazione e l’alterazione della realtà delle loro psico-parole, una nazione prediletta dalla Vergine. Le realtà speciali, produttive e creative di intelligenze di una nazione ricca come l’Italia sono state portate al macero in nome di “buonismi” e di criteri sgangherati ed estranei ad una Civiltà Tradizionale.
Quando, prima o poi, si aprirà un processo, avremo di fronte degli uomini che sembreranno essere anche bonari ma, protetti dalla loro “immunità di legge (non di gregge)” che hanno coltivato nei loro animi marciti, portatori di odio, disprezzo e svilimento, politiche insensate gestite dall’altra parte dell’Oceano per distruggere la millenaria civiltà Greco-Romana.
Il mondo schizofrenico, appiattito e senza valori del buonismo, è la fotografia della crisi filosofica partita dai Lumi del ‘700. Si tratta di un empirismo scientista, spiritista, solidale e deformato che ritiene come l’esistenza possa essere possa essere oggetto di conoscenza modificata e re-organizzata. Il razionalismo, il decostruttivismo, le forme filosofiche, che ne sono seguite, hanno depauperato un patrimonio, anche se la loro durata di vita sarà seppur per un breve tempo sottomettendo tutto all’idea del pragmatismo obiettivato: il tempo necessario a far sviare dalla porta stretta4.
Il mondo delle necessità, si è predisposto per respingere l’Incarnazione del Figlio dell’Uomo in nome di “valori umani” che sono il baratro del peccato e della caduta nelle passioni.
“Ma dopo l’avvento della “Nuova Creazione” in Cristo, l’uomo non deve abbandonarsi alla vita rivelata, bensì reagirvi creativamente. Ciò perché la natura dell’uomo, simile a quella del Suo Creatore, non può esaurirsi nel semplice riscatto della colpa la l’uomo deve essere in modo assoluto, in lui deve manifestarsi e realizzarsi la sua natura positiva, che è quella creatrice5”.
La “deificazione buonista” assume pertanto l’effetto deleterio di un male che si presenta travestito come il serpente ingannatore. Il serpente, infatti, ha sempre bisogno di una colonna di Verità alla quale inerpicarsi per cercare di avere una “autorità” seppur temporanea e psichica sul popolo. Il male, la sofferenza, l’inquietudine, l’afflizione si sono creati un vestito sdrucito per presentarsi al popolo come liberatori e con tale atto hanno lanciato il guanto di sfida al Padre della Bontà6.
Il buonismo è il figlio degenere di quella categoria più ampia denominata purtroppo con un anglicismo e non nella bella lingua italiana col nome di “cancel culture” che è un sovvertimento completo di ogni idea ed anche del buon senso. La “cancel culture” opera per distruggere la bellezza del Creato con le sue forme sentimentali che agiscono, con fretta ed in modo continuo con modelli anti-eroici, al fine di distruggere le menti di una intera generazione che l’ha sposata e ne approva le idee. Costoro sono gli affascinati propagandisti con l’orologio d’oro, i loro attici, la loro musica blasfema ed il marciume dei loro animi che se non chiederanno perdono a Dio saranno sottoposti ad un severo Giudizio sia umano che spirituale.
Tutti si possono salvare se hanno l’umiltà di chiedere. Non lo fece il ladrone a fianco di Gesù morente sulla Croce, ammettendo che la sua condanna era giusta, ma chiedendo a Cristo di salvarlo?
«Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno» (Lc 23,42)
Pertanto questa possibilità di entrare per la Via di una completa Redenzione è offerta gratuitamente a tutti, bisogna solo avere l’umiltà di abbandonare le teorie politiche come base per le proprie “azioni di solidarietà inutile”, e chiedere a Dio di insegnare ad aiutare a far le cose secondo la Sua Volontà.
Gli ultimi non sono i più poveri, ma sono coloro che non hanno ricevuto Cristo e se Cristo, come sappiamo è Via, Verità e Vita, allora tutti coloro che cercano il dialogo con forme religiose psichiche e sentimentali del mondo, pur nel rispetto doveroso e necessario, vanno per strade disfatte, scomposte, disaggregate; al contrario. per ciò che ci è permesso, secondo le nostre forze dobbiamo chiedere sempre aiuto alla Sapienza che la Vergine ci dona e ci donerà ogni volta che la invocheremo, per essere da Lei aiutati a ritrovare il Volto della Vera ed Unica Bontà: quella del Figlio dell’Uomo.
Il Separatore – ilseparatore@protonmail.com – Ilseparatore@yandex.com
- 1 Monsignor Viganò, prendendo spunto da un contributo del vescovo Athanasius Schneider, parla apertamente di un “monstrum generato nei circoli dei modernisti” e che ora si mostra per ciò che è, “nella sua indole eversiva e ribelle”. Inutile girarci attorno: se oggi abbiamo una Chiesa che in molte occasioni prende vie ereticali di matrice gnostica e si ispira a quel vago umanitarismo che tanto piace al mondo e che, non a caso, le procura l’applauso di chi è sempre stato nemico della Chiesa stessa, è perché il Concilio Vaticano II, a differenza di tutti quelli che lo precedettero, pretese, in fin dei conti, di fondare una Chiesa nuova. È vero che ciò non venne mai proclamato e che anzi si parlò della necessità del rinnovamento senza intaccare il depositum fidei, ma i circoli modernisti di fatto utilizzarono il Concilio per introdurre una discontinuità. E lo strumento retorico a cui si fece ricorso fu l’espressione, del tutto inedita, “spirito del Concilio”, concetto che permise di fatto di introdurre sconvolgimenti, ben al di là di quanto era scritto nei testi. Fonte: https://www.corrispondenzaromana.it/notizie-dalla-rete/il-concilio-vaticano-ii-e-le-origini-del-deragliamento/
- 2 N. A. Berdjaev – Verità e Rivelazione – Rosemberg & Sellier 1996 – pag. 23
- 3 https://www.corrispondenzaromana.it/notizie-dalla-rete/il-concilio-vaticano-ii-e-le-origini-del-deragliamento/
- 4 Ill Signore «passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: “Signore, sono pochi quelli che si salvano?”. Disse loro: “Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi» (Lc 13,22-30).
- 5 N.A. Berdjaev – L’ottavo giorno della creazione – Saggio su N. Berdjaev – Marzorati Milano – 1969 pag. 79-80
- 6 1 V’è tra voi chi, avendo una questione con un altro, osa farsi giudicare dagli ingiusti anziché dai santi? 2 O non sapete che i santi giudicheranno il mondo? E se è da voi che verrà giudicato il mondo, siete dunque indegni di giudizi di minima importanza? 3 Non sapete che giudicheremo gli angeli? Quanto più le cose di questa vita!
4 Se dunque avete liti per cose di questo mondo, voi prendete a giudici gente senza autorità nella Chiesa? 5 Lo dico per vostra vergogna! Cosicché non vi sarebbe proprio nessuna persona saggia tra di voi che possa far da arbitro tra fratello e fratello? 6 No, anzi, un fratello viene chiamato in giudizio dal fratello e per di più davanti a infedeli! 7 E dire che è già per voi una sconfitta avere liti vicendevoli! Perché non subire piuttosto l’ingiustizia? Perché non lasciarvi piuttosto privare di ciò che vi appartiene? 8 Siete voi invece che commettete ingiustizia e rubate, e ciò ai fratelli! 9 O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adùlteri, 10 né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio. 11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio!
12 «Tutto mi è lecito!». Ma non tutto giova. «Tutto mi è lecito!». Ma io non mi lascerò dominare da nulla. 13 «I cibi sono per il ventre e il ventre per i cibi!». Ma Dio distruggerà questo e quelli; il corpo poi non è per l’impudicizia, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. 14 Dio poi, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza. 15 Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai! 16 O non sapete voi che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo? I due saranno, è detto, un corpo solo. 17 Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. 18 Fuggite la fornicazione! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà alla fornicazione, pecca contro il proprio corpo. 19 O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? 20 Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo! San Paolo 1 Corinzi 6