A seguito del rinforzo della squadra navale della Guardia Costiera Tunisina (ad opera perlopiù dell’Italia…) alla fine ha visto la luce la cosiddetta “zona SAR” di competenza della Tunisia. Prima le “barche” dei trafficanti di esseri umani imbarcavano le “volenterose risorse paganti le pensioni degli europei” direttamente dalle coste e finivano subito o in zona SAR Libica e o in quella Maltese (in quest’ultimo caso ciò voleva dire arrivare indisturbate in Italia).
Ora tutta la costa Tunisina è SAR di sua competenza e la Tunisia è autorizzata ad intervenire con i suoi mezzi per “portare soccorso” e soprattutto RIPORTARE indietro sulle proprie coste qualunque presunto naufrago lanci un SOS.
Ovvie le flatulenze delle ONG stipendiate dal solito “filantropo” sul quale capo pesa più di un mandato di cattura (citofonare Putin per info…), le quali considerano “porto sicuro” solo quello che garantisce ai “poveri angeli mikranti” soldi, cibo, assistenza medica e possibilità di rendere un porcile ingovernabile ogni luogo che li “accolga”. Ma se ne faranno una ragione.
In Tunisia la “veste” di “associazione caritatevole” NON è ritenuta sufficiente per impedire indagini e arresti se qualcosa NON quadra.
– https://www.webdo.tn/fr/actualite/national/tunisie-migrants-la-nouvelle-zone-sar-fait-craindre-des-refoulements/214839
– https://www.webdo.tn/fr/actualite/national/tunisie-implication-d-associations-caritatives-dans-un-reseau-de-financement-terroriste/214833
Su RICHIESTA DELLE “ASSOCIAZIONI UMANITARIE” SULLA PELLE DEGLI IMMIGRATI, Il Consiglio di Stato Italiano sospende la fornitura di motovedette alla Guardia Costiera Tunisina proprio il giorno che la Tunisia (sotto pressione della UE e dell’Italia in primis) mette in opera la sua zona SAR per il recupero e salvataggio dei presunti “naufraghi”, che vengono dalle stesse ASSOCIAZIONI UMANITARIE SULLA PELLE DEGLI IMMIGRATI traghettati in Italia, la destinazione deve essere una sola: l’Italia e le tasche dei suoi abitanti. Votate….votate…:):)
– https://www.webdo.tn/fr/actualite/national/migration-italie-suspend-le-transfert-de-vedettes-a-la-tunisie/214849 :
<<Le associazioni promotrici dell’appello, tra cui ASGI, ARCI, ActionAid e Mediterranea Saving Humans, hanno espresso serie preoccupazioni per il rispetto dei diritti umani in Tunisia. Citano rapporti di pratiche preoccupanti, come arresti contestati, presunte deportazioni illegali e accuse di maltrattamenti nei confronti dei migranti. Queste organizzazioni chiedono un esame approfondito della situazione prima di qualsiasi trasferimento di attrezzature.
Il Consiglio di Stato italiano ha ritenuto che tali preoccupazioni meritassero un ulteriore esame e ha fissato l’udienza in camera di consiglio per l’11 luglio. Questa sospensione temporanea consentirà alla giustizia italiana di valutare la legalità dell’accordo prima della sua attuazione.
Questa decisione si inserisce in un contesto di crescenti tensioni sulle politiche migratorie nel Mediterraneo e solleva interrogativi sulla cooperazione tra l’Unione Europea e i paesi terzi in termini di controllo delle frontiere.
Ricordiamo che la Tunisia ha notificato ieri, mercoledì 19 giugno, all’Organizzazione marittima internazionale (IMO) l’istituzione della sua zona di ricerca e salvataggio (SAR) nel Mar Mediterraneo, rafforzando così la sua sovranità marittima.
All’interno della sua zona SAR, la Tunisia sarà ora responsabile di garantire il coordinamento dei salvataggi marittimi. Concretamente, le sue navi potranno intervenire legalmente in questo spazio marittimo, senza tuttavia esercitare ampie autorità o diritti.>>