Vedo che, periodicamente, quando si parla di vittime del Nazi-fascismo
c’è sempre quello che salta su e dice “si, ma perché non si parla mai
delle vittime del comunismo? Perché se è vero che i nazisti hanno ucciso
12 milioni di persone fra ebrei e altri, è anche vero che il solo Stalin
ha fatto massacrare circa 20 milioni di persone, e almeno altrettante
Mao in Cina. Quindi – dice il nostro amico – il comunismo ha ucciso più
persone del nazismo”.
E’ vero?
Al di là del fatto che sui numeri c’è una variabilità pazzesca, il fatto
essenziale, a mio avviso, è la natura diversa di queste morti.
La strage nazista è stata teorizzata. Nel “Mein Kampf” Hitler sostiene
la necessità di procedere all’eliminazione fisica di ebrei, comunisti e
handicappati.
Quindi la strage nazista non è stata l’iniziativa demenziale di un
dittatore impegnato a rafforzare il proprio potere. Era stata invece
progettata fin dall’inizio, faceva parte delle fondamenta teoriche del
nazismo.
Nel caso del comunismo e del socialismo, invece, non si trova nella
teoria alcuna traccia delle violenze che seguirono. Se è previsto l’uso
della violenza per impadronirsi del potere, da nessuna parte si sostiene
l’uso della violenza di massa contro strati della popolazione. Quel che
è successo ai tempi di Stalin non è stato il frutto avvelenato di una
teoria politica, come invece successe per il nazismo. La violenza
stalinista fu il risultato della brama di potere di un uomo che,
raggiunti i vertici, usò la violenza di massa per rafforzare il proprio
potere ed annullare ogni possibile opposizione. E lo stesso fecero Mao e
Pol Pot.
Per essere più chiari, in “Mein Kampf” c’era scritto tutto, e Hitler non
ha fatto altro che mettere in pratica quel che aveva promesso quando
aveva posto le basi teoriche del Nazismo.
Mentre negli scritti fondanti del Comunismo, nel “Manifesto del Partito
Comunista” e nel “Capitale” non si trova alcuna traccia, alcun
fondamento delle violenze che seguirono. Il Comunismo non teorizza
l’eliminazione fisica di interi gruppi umani, come invece lo teorizza il
Nazismo.
L’Olocausto è il frutto di una teoria, di una lunga e lucida
premeditazione. E chi ha aderito al Nazismo dopo aver letto Mein Kampf,
sapeva benissimo cosa sarebbe successo.
Le stragi staliniste invece sono il frutto della follia di un dittatore,
senza alcun supporto teorico.
Chi di dice Nazista non può ignorare il messaggio delirante che è alla
base del Nazismo.
Chi si dice Comunista, invece, lo può fare senza alcuna contiguità
teorica con le morti delle stragi staliniste.
Le stragi naziste sono la diretta conseguenza delle teorie naziste.
Le stragi staliniste invece non hanno alcun nesso con l’idea stessa del
Comunismo.
Per questo, a parer mio, non ha il minimo senso mettere sullo stesso
piano Nazismo e Comunismo basandosi solo sul conteggio dei morti.