Pubblico alcune mie vecchie cose, scritte nel 2013, quando non avevo ancora inizato la mia epica battaglia contro i nazifroci ucraini.

Enjoy!

Reductio ab berlusconem

Visto il titolo, il mio ragionamento si presta a innumerevoli giochi di parole, uno tra tutti:

“va a puttane perchè…..”

Ma non siamo qui a lucidare i cavatappi, il discorso che va a cominciare è serio.

Persone molto più intelligenti di me si sono cimentate nel reductio ad absurdum, un gambetto logico , dove si spiega una ipotesi , si fa un ragionamento tirato per i capelli su di esso e si dimostra, per assurdo, che il ragionamento iniziale è errato.

Euclide saprebbe spiegarlo meglio.

facciamo un esempio:

Ecco la prima ipotesi:

“chi vota per Berlusconi è un ladro”

Uno dei milioni di persone che votano per Berlusconi risponderebbe:

“non possiamo essere tutti ladri, siamo milioni!”

Non fa una grinza, tipica risposta da berluscoide, intaccabile.

O no?

Proviamo a riformulare la teoria:

“chi vota per Berlusconi o è un ladro , un possessore di casa abusiva , un colluso o uno dei tanti servi stipendiati dal boss”

Ineccepibile, a prima vista , ma vale sempre la prima obiezione, sono sempre troppi i votanti.

Riformuliamo e teniamo conto del concetto tertium non datur, ovvero la semplice locuzione latina che significa, più o meno: “o una cosa è vera o è falsa, non ci sono alternative”.:

“Voti per Berlusconi? 
Sei un Mafioso? 
Un Ladro?
Un funzionario statale con lauto stipendio? 
Hai la villetta abusiva da condonare?
Hai mai pagato le tasse? 
Ti paga lui lo stipendio?
Sei una prostituta? 

Niente di tutto questo?


Allora perché lo voti?

Che cosa ci guadagni?

Ho capito, sei un imbecille”

E arriviamo alla formulazione finale dell’enunciato:

“Chi vota per Berlusconi è un ladro, un colluso , un servo,una puttana, ma, più spesso, è solo un imbecille”

E possiamo fare esempi eclatanti, tipo Dell’Utri e Previti, che rispondono a tutti i requisiti, tranne forse l’esercizio della nobile arte della prostituzione, e l’imbecillità.

Ma a quello ci ha pensato un nutrito manipolo di femmine compiacenti, in Parlamento e fuori, tranquilli.

E a questo punto il berluscoide si incazza, non so perché.

Non è che all’orizzonte ci sono tante alternative al voto, ma, poveri coglioni, provate a cambiare, cosa avete da perdere?

L’elogio dello Stronzo

Tutti noi, ogni giorno facciamo qualcosa di stupido o sbagliato , per esempio non ci laviamo le mani con il sapone, sbagliamo strada quando andiamo al lavoro o versiamo l’otto per mille alla Chiesa.

Cose così.

E la differenza tra una persona stupida e una intelligente è quante volte al giorno lo facciamo.

E se a volte appaio tracotante è perché in quel momento sono stupido, e non riesco ad esprimere concretamente il mio pensiero.

Diverso è il discorso è quando parlo della Chiesa Cattolica, mi scateno e, certe volte, mi sembra di essere un vero stronzo.

Stronzo nella accezione buona del termine, ovvero come spirito libero che non ha paura di dire quello che pensa.

O un persona così stupida da non rendersi conto delle conseguenze delle sue azioni, il risultato non cambia, sempre stronzaggine pura è.

E qui le acque si fanno profonde, Carlo Maria Cipolla definisce la stupidità come : ” una persona che causa un danno ad un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita”.

E dicendo che non c’è nessun Dio , nessun coro di angioletti svolazzanti e nessun paradiso , non faccio un torto a nessuno.

Posso al massimo causare turbamento a chi ha passato anni inutilmente inginocchiato a pregare un crocifisso.

In quel caso , li, sì sarei davvero uno stronzo.

E , secondo il senso comune, un predicatore che viene messo al rogo , è uno stupido.

Certe volte, però, non ci si riesce a trattenere, il sacerdote che blatera della fede, il politico che parla della ripresa, ti muovono qualcosa dentro, ti senti come un magone, una spinta interiore a dire o fare qualcosa, qualsiasi cosa, per dirlo a tutti , una volontà d’espressione, una piccola ribellione involontaria.

Ma forse la parola stronzo è utilizzata a sproposito, facciamo qualche esempio.

Pensiamo a persone come Sallusti, Ferrara, Brunetta, il buon vecchio Emilio Fede.

Parlano di cose che sanno essere delle balle, il dogma dell’innocenza di Berlusconi , del liberismo che ci salverà e della malvagità innata dei giudici comunisti.

Possiamo definirli Stronzi?

No, certamente (e poi ci denunciano).

possiamo definirli stupidi?

Noi siamo qui , e loro sono là, vicino ai soldi e al potere, con ottimi stipendi e pure la scorta, se qualcuno li minaccia.

Possiamo definirli dei geni?

Forse no , se lo fossero avrebbero capito che l’altra parte ha maggiori possibilità di carriera, e anzi, essere un intellettuale di sinistra che contesta il PD, è un ottimo trampolino per la fama, la ricchezza e legioni di studenti adoranti, fama e potere senza responsabilità.
Pensiamo solo a Dario Fo, che ha addirittura avuto il Nobel per le sue idee rivoluzionarie ( si è un comico e un guitto, ma un guitto mooolto intelligente).

E Beppe Grillo?

Lui è lo Stronzo per definizione, la sabbia negli ingranaggi, il dito nell’occhio, eccetera.
Ricco, potente e famoso , genovese tirchio come pochi , ha addirittura speso dei soldi , per fondare un partito che , per definizione, soldi non ne vuole…..

Come possiamo definire allora quegli esseri adoranti , quei cani da guardia del nano di Arcore?

Dei servi, dei venduti, piccole creature senza importanza, che hanno deciso che i soldi sono tutto , e al diavolo gli altri.

E chi non fa niente, chi si ostina a fare ogni tanto una croce su di un foglio, il giorno delle elezioni, e lascia che a tutto pensino coloro per cui ha votato?

Non possiamo definirli stupidi, tra di loro ci sono anche persone intelligenti, purtroppo.

Diciamo dei coglioni.

Se la scelta è tra essere uno stupido, un venduto, un coglione oppure essere uno stronzo, allora io scelgo quest’ultima parte.

Sono uno stronzo, e me ne vanto

 

By Nuke il Luminoso. www.liberticida.altervista.org